Ventuno🔥

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PREMETTO CHE LA STORIA DI TODOROKI L'HO UN PO' MODIFICATA.
NON SARÀ LA STESSA BACKSTORY DELL'ANIME, MA PIÙ O MENO È QUELLA,
ANCHE PERCHÈ QUI NON HANNO I LORO QUIRK.
DETTO QUESTO BUONA LETTURA😜❤

BAKUGO POV

Mi fermai subito dopo che Todoroki mi chiamò per poi dirmi che mi avrebbe raccontato il suo passato.

Mi sorpresi, ma non lo diedi a vedere.

Non era passato nemmeno tanto da quando gli avevo chiesto di raccontarmelo, e ricordo che quella era stata anche la prima volta che si accoccolò su di me.
La prima volta che sentii il suo profumo.
La prima volta che sentii il suo respiro su di me.
La prima volta che riuscii a stargli vicino.

Pure ora sono consapevole che per lui non sarà facile raccontarmi di se in questo modo, ma non lo fermerò.

Mi girai verso di lui per guardarlo e ascoltarlo.

"Dimmi tutto"
"Ecco...Come sai io ora vivo da solo.
Ti sarai chiesto come mai ho questa cicatrice sul volto no? Beh, iniziamo da questo..."
Prese un respiro profondo e iniziò.
"Mio padre non aveva un buon rapporto con mia madre, lei lo voleva lasciare perchè sfruttava me e i miei 3 fratelli. Era molto severo nei nostri confronti, e tutto questo dopo che Touya, mio fratello maggiore, scappò di casa dopo aver mancato di rispetto a mio padre. Non ricevetti più notize da lui e nemmeno ora so dove sia...
Papà ci disse che non dovevamo prendere esempio da lui, quindi per evitare altri problemi ci educò ancora più severamente.
Mia sorella Fuyumi, essendo l'unica ragazza tra noi, ovviamente non resse tutto questo dolore e tutta questa fatica; decise quindi di allontanarsi prendendosi una casa e trovando lavoro per mantenersi.
Natsuo, invece, dopo che raggiunse la maggior età, se ne andò ad abitare con Fuyumi lasciandomi qua con mamma e papà.
Un giorno, dopo che i miei finirono di litigare, mio padre uscì di casa e tardò molto a ritornare.
Durante la sua assenza sorpresi mamma in cucina a parlare con la nonna.
Ricordo ancora le sue parole, è impossibile per me dimenticarle.."

"Mamma...Lo so che non è giusto, ma io non ce la faccio più.
I bambini...Ogni giorno che passa tendono ad assomigliargli ancora di più. E Shoto...il suo lato sinistro.
Qualche volta lo guardo e odio quello che sto vedendo. Io...non riesco più a crescerlo. Non dovevo crescerlo..."

Si mise seduto stringendo i pugni e sul punto di piangere.

Mi misi seduto pure io mettendogli una mano sulla spalla.

"Sho-"
"Poi...La chiamai e le chiesi che cos'aveva e perchè stava dicendo tutte quelle cose che continuavano a ferirmi.
Man mano che mi avviccinavo a lei, nel suo viso potevo solamente vedere quanto era spaventata...da me, da suo figlio.
Alla fine prese il bollitore e me lo versò addosso dalla paura.
Ricordo ancora come urlai dal dolore e come piansi in preda al panico.
Ero da solo e non avevo nessuno su cui appoggiarmi...pure mia madre mi aveva lasciato cadere ormai, si era arresa pure lei."
Sospirò e si mise la mano sulla fronte appoggiandosi col gomito sulla gamba.

Mi avviccinai ancora di più e lo strinsi a me, fosse l'ultima cosa che avrei fatto.

"Non ti preoccupare...Ci sono io con te e ci sarò sempre. Io ti amo Shoto,farò qualsiasi cosa purchè tu sia felice...davvero"

Gli accarezzai i capelli e la schiena baciandogli poi la fronte.

"Grazie Bakugo..."

Con la coda dell'occhio lo vidi sorridere il chè mi risollevò, almeno di un po', il morale.

"Mh..senti ti andrebbe un po' di soba?Solo io e te?"

Ridacchiai.

"Va bene"

Mi diede un bacio prima di andare in cucina.
Ricambiai e mi alzai pure io seguendolo e poi mi sedetti a tavola.

"Domani è domenica giusto?"
"Si perchè?"
"Nah nulla, ti andrebbe di andare a fare una passeggiata per la città?"
"Okey"

Dopo che Shoto finì di cucinare il soba per entrambi, mangiammo e sistemammo insieme la cucina.

TODOROKI POV

Avevamo appena finito di mangiare e avevo appena raccontato il mio passato a Bakugo.
Non credevo che dopo questo io potessi sentirmi meglio...
È come se mi fossi tolto un grande peso di dosso.

Lo guardai lavare i piatti mentre io stavo pulendo la tavola buttando nella spazzatura le varie cartacce dei cioccolatini mangiati per dessert e i fazzoletti.

Sospirai e mi misi dietro di lui cicondando la sua vita con le mie braccia.
Appoggiai il mento sulla sua spalla chiudendo gli occhi ed annusai quel profumo che mi piaceva così tanto che solo lui aveva.

"Cosa c'è?"
Mi chiese dolcemente.
"Nulla..."

Bakugo si asciugò le mani, senza nemmeno finire di lavare l'ultimo piatto, e si girò verso di me abbracciandomi.
Amavo stare tra le sue braccia, così forti e muscolose.
Mi sentivo protetto...
Mi sentivo amato...
Mi metteva sempre al primo posto.
Ero la sua priorità in tutto.

Solo Bakugo riusciva a suscitarmi tutte queste emozioni in una volta sola ed era per questo che lui era una persona molto speciale per me.
Lui era il mio sorriso,
la mia forza,
il mio tutto.

"Come ti senti?"
"Meglio, ora che sono con te"

Sentii la sua mano accarezzarmi la testa e le sue labbra appoggiarsi sulla mia fronte.

"Bakugo..."
"Mh?"

Alzai lo sguardo incrociando i suoi occhi.
Rimasi a guardarli, completamente rapito dall'intensità di quel rosso intenso che governava le sue iridi.
Poi decisi di annullare quel dannato centimetro che separava le mie labbra dalle sue e rimasi li fino a quando non mi separai per mancanza d'aria.

"Anche io ti amo"

~Il giorno in cui ti incontrai...~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora