Capitolo 6

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Vidi Newt scagliarsi su Glader.
"Newt!" urlai "lascialo stare!"
Minho e Thomas si precipitarono su di lui per cercare di staccarlo da Glader, che ormai aveva il viso ricoperto di sangue, penso per che gli avesse rotto il naso.
Perché Newt stava facendo tutto questo?
Perché mi aveva difeso?
"Tu gli piaci..."
Ma per caso sto impazzendo che sento le voci?
Comunque veramente ero confusa, forse gli piac... no impossibile.
Ero molto preoccupata per Newt, la prima regola, se non mi sbaglio, diceva di non far mai male a nessuno, quindi se una persona non la rispettava, subiva delle conseguenze.
Avevo paura proprio di queste. Quale sarebbe stata la punizione di Newt?
Poi le urla di Minho mi riportarono a galla da quel mare di pensieri...
"Newt! BASTA! Giuro che ti butto giù dalla Scarpata"
Scarpata? Adesso cos'é questa Scarpa, Scappata, a no giusto Scarpata.
Newt si staccó da Glader con il fiatone e posó gli occhi su di me.
Io d'altro canto passavo lo sguardo da lui alla faccia di quella testa di caspio.
Che Newt tenesse veramente a me?
Quante domande mi frullavano nella mente.
Qualcuno entró nella cucina sbattendo la porta, ed io subito alzai lo sguardo sentendo il rumore.
Alby.
"COSA CASPIO È SUCCESSO QUI!?" disse guardando me, Newt e Glader.
"Ha detto a Evelyn che aveva un bel culo" disse Newt indicando Glader.
Evelyn? Newt mi aveva chiamato con il mio nome completo? Non lo conoscevo da molto ma sapevo per certo che non era un buon segno.
"Bene, chiamate i medicali e fategli curare il volto" disse guardando Glader "poi entrambi in gattabuia fino a domani mattina" chiarì Alby alludendo a... bè... lo sapete.

Newt venne portato in gattabuia, che da quanto mi aveva spiegato Chuck, era una piccola prigione.
"Pronta per la sfida?" disse Minho.
Giusto la gara.
"Si si certo"
"Bene così, THOMAAAS!"
Thomas arrivó subito e Minho gli spiegó tutto.
"Accetto" disse infine Thomas.
"Allora la gara consiste nel: arrivare fine alle porte dell'entrata del labirinto e tornare indietro, ovviamente chi fa prima è il vincitore"
"Ok" dimmo all'unisono io e Thomas per poi metterci in posizione.
"Pronti... partenza... VIA" urló Minho.
Io partii in quarta, ma il mio avversario non era da meno.
Mancava sempre meno alle porte del labirinto, quando si incominciarono a chiudere.
Spalancai gli occhi, non credevo alla mia vista.
Lo spostamento di quelle mura andavano contro ogni legge della fisica.
Fui un po' scossa da quel vedere, rallentai, ma non mi fermai.
Thomas per colpa del mio rallentamento mi aveva superato, ma io senza pensarci due volta accelerai la corsa notevolmente, e in men che non si dica lo avevo raggiunto.
Le porte di erano chiuse definitivamente e sia io che Thomas le avevamo appena toccate per poi cambiare direzione e ripercorrere la strada fatta il più velocemente possibile per vincere.
"Di questa gara ne va il tuo ruolo di velocista!"
Ancora quella voce, si è sicuro sto impazzendo.
Non ci avevo mai fatto caso, correre mi procuravo un senso di libertà.
Si dovevo fare proprio la velocista.
Arrivammo al traguardo.
E... incredibile ma vero... avevo vinto.
È ancora più strano era che non avevo il fiatone.
"Benvenuta tra i velocisti" disse Minho con un sorriso smagliante.
Sorrisi di rimando.
"Ora godiamoci la festa" mi disse Thomas.

La festa era durata poco, nulla di speciale.
Avevo conosciuto molti ragazzi, tra cui io un certo Ben.
Era un ragazzo assai simpatico e scherzoso, prevedevo una bella amicizia per noi due.
Quando la festa terminó andammo tutti al Casolare.
Gally mi fece vedere dovevo potevo dormire, in un sacco a pelo.
Mi sdraiai, e dopo una mezz'ora buona capii che non avevo molto sonno.
Così decisi di alzarmi, e andai da Newt.
Lo trovai, stranamente, sveglio.
"Hey" gli dissi.
"Ciao Evy, cosa ci fai qui?"
"Non riuscivo a dormire, così sono venuta a trovarti e a ringraziarti per avermi difesa" dissi arrossendo.
"Non c'è bisogno che mi ringrazi se lo meritava proprio quella testa di sploff"
"Cosa vuol dire "sploff"?"
"Oh, bè, è il rumore che fa la cacca quando..."
"Si si ho capito grazie " dissi ridacchiando.
"Comunque sono diventata una velocista" aggiunsi entusiasta.
"COSA??"
"Si, non sei almeno un po' contento?"
"Io Minho lo smonto." disse infuriato.
"BASTA! Non ti importa di quello che voglio io? Della mia felicità?"
"NON MI IMPORTA DELLA TUA FELICITÀ???, spero tu stia scherzando "
"Non scherzo affatto"
"Se non mi importasse della tua felicità, oggi non ti avrei difesa"
Mi zittii.
A Newt importava di me?
Mi sentii come se nello stomaco fossero appena scoppiati dei fuochi d'artificio.
Ma tralasciando quella sensazione, ero abbastanza arrabbiata.
Così me ne andai di li, neanche degnandolo di un saluto.
Mi diressi verso le faccemorte, è una volta arrivata mi sedetti ai piedi di un alto albero.
Incomincia a piangere, non so bene il perché, ma penso per tutto quello che era successo in generale.
Ma soprattutto per il mio arrivo nella Radura.
Perché mi avevano fatto questo? Perché mi avevano mandato in questo posto?
Dopo un po' che piangevo smisi e incominciai ad asciugarmi le lacrime rimaste sul mio volto.
Mi alzai e mi diressi al Casolare, mi era venuto improvvisamente sonno.
Stavo per entrare quando sentii qualcuno tapparmi la bocca con una mano...

La nuova arrivata - Maze runner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora