Capitolo 5

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La mattinata passó velocemente.
Stetti tutto il tempo in cucina ad aiutare Frypan ridendo e scherzando come non avevo mai fatto prima di allora da quando ero arrivata nella Radura.
"Comunque sei portata per la cucina, io ti vorrei come me, ci stai?" mi chiese Frypan.
"Fry, io vorrei provare prima tutti i lavori, anche se sono solamente due, per poi decidere" dissi un po' imbarazzata.
"Tranquilla ti capisco perfettamente" mi disse sorridendo.
"Evy per oggi qui ha fatto" non serviva che mi girassi per capire di chi era la voce, Newt.
"Va bene" disse Frypan.
"Ciao Fry" dissi io per poi uscire dalle cucine.
Ci dirigemmo verso quella specie d'infermeria, e dopo un veloce saluto Newt tornò al suo lavoro.
"Qual è il lavoro di quel figo?"
Dovevo ricordarmi di chiederglielo.
Ad un tratto entrarono due ragazzi, uno dalla pelle scura e l'altro bianco latte con una folta chioma riccioluta.
"Ciao Fagio, io sono Jeff, l'intendente, lui è Clint" disse il ragazzo di colore indicando il riccioluto.
"Non mi piace essere chiamata Fagio" dissi "Oh giusto, me lo avevano detto" disse Jeff.
Jeff e Clint mi stavano spiegando com'era organizzata l'infermeria quando entrò un... bambino???
"Jeff non è che mi cureresti ?" disse con una voce casta, tipica dei bambini, mista un po' di dolore.
"Chuck lei è Evelyn, come già saprai. Ti aiuterà lei" poi si giró verso di me "Aiutalo." e così feci.
Il bambino, che da quanto avevo capito si chiamava Chuck, si teneva un braccio con una mano, così gliela presi e la spostai per vedere cosa si era fatto.
Sul suo braccio vidi un taglio, non tanto lungo, ma abbastanza profondo.
Presi una specie di disinfettante e incomincia a tamponare la ferita.
Ogni tanto al bambino scappavano dei piccoli versi di dolore, che cercava di trattenere, fallendo miseramente nella sua impresa.
Così per distrarlo decisi di parlarci un po' "Ciao Chuck" "Ciao Evelyn" sorrisi "Ti sto facendo molto male?" "No no ti pare, non sento niente" disse con voce strozzata.
"Ok, Chuck quanti anni hai? Sembri più... più... giovane degli altri" "Si, lo so ho circa 12 anni, tutti gli altri ne hanno 16,17 o 18" "Si, me ne sono accorta, ti posso chiedere una cosa?" " Lo hai appena fatto" disse ridacchiando "comunque si dimmi pure" "Secondo te , quanti hanno ho?" lui mi guardó attentamente e poi mi rispose "Secondo me 16" "Ok, grazie Chuck".
Nel frattempo io avevo finito di disinfettargli e fasciargli la ferita.
"Ok, ho terminato"
"Grazie mille, a dopo" disse per poi correre via.
"Complimenti, sei molto brava" disse Clint.
Io arrossii un po' dall'imbarazzo.
"Clint ha ragione, ti va di lavorare con noi? Non mi servono altre dimostrazioni delle tue capacità per capire che sei competente in questo lavoro"
"Grazie Jeff , e grazie anche a te Clint, vi dispiace se ci penso un po' e domani mattina vi do la mia risposta?"
"No, tranquilla" disse Jeff  "Andiamo a cenare?"
mi chiese Clint. Guardai fuori dalla finestra e mi accorsi che era arrivata la sera, il tempo nella Radura passava molto velocemente.
Ci incamminammo verso la cucina e ci mettemmo in fila per prendere la nostra porzione di cibo.
Tutti mi guardavano...
"Quello non mi sta... no ok, anche lui mi fissa"
La fila sembrava non terminare mai e la fame si stava facendo sentire.
Finalmente arrivó il mio turno e Frypan mi porse il piatto con un sorriso a 32 denti.
Lo ringraziai e cercai un posto a sedere.
Stavo per sedermi in un tavolo da sola quando mi accorsi che Newt...
quel pezzo di manzo, ops (risatina imbarazzata)
...mi stava chiamando, così decisi di andare a sentire cosa voleva.
"Dimmi Newt"
"Siediti con noi"
Al suo tavolo erano presenti tutti i velocisti, Chuck e Gally.
Caspio Gally
"Ok" dissi timidamente.
"Minho, hai parlato con Alby?"
"Si Evy, mi ha detto che la decisione spetta a me"
"E..?"
"E io... penso che... tu... mi debba far vedere di cosa tu sia capace"
"Veramente? Si sì sì per me va benissimo" dissi saltellando sul posto.
"Perfetto allora prima dell'inizio della festa, ti batterai con l'ultimo velocista entrato in squadra: Thomas"
Il ragazzo, sentendo il suo nome, si giró.
Thomas era decisamente un bel ragazzo, come tutti d'altronde, ma non era hai livelli di Newt.
"Ok, ma di quale festa stai parlando?"
"Nessuno te lo ha detto?"
"No cosa?"
"Questa sera, come tradizione quando arriva un nuovo Fagio, in suo onore, facciamo una festa"
"Ahhh, okay"
Newt mi stava guardando, ma no come per dire "Ehi bellezza, sei proprio sexy" , il suo sguardo diceva "Sei proprio stupida".
Sapevo benissimo perché mi guardava in quel modo, ma non me ne importava, io avrei fatto la velocista ad ogni costo.
Finimmo la cena tra chiacchiere e risate.
Poi ci alzammo.
Ci stavamo dirigendo alla porta quando...
"Bel culo, E-V-E-L-Y-N"
Non feci in tempo a rispondere che Newt lo fece al posto mio "Glader è meglio per te se ti stai zitto, pezzo di sploff"
Sploff??? Questa mi è nuova.
"Se no che mi fai?"
Newt perse le staffe.

La nuova arrivata - Maze runner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora