Capitolo 9

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Il silenzio che seguì mi fece capire che l'Adunanza fosse finita così, prima di essere scoperta da qualcuno mi dileguai da quel posto.
Non ci volevo credere, era arrivato un biglietto con scritto che io ero un errore e nessuno me lo aveva detto, neanche Newt.
Mi diressi alle Facciemorte, e una volta arrivata, mi sedetti ai piedi di un albero.
Ero dispiaciuta e arrabbiata.
Volevo ancora urlare, ma nulla, neanche un gemito.
Così mi immersi nei miei pensieri, e evidentemente mi addormentai.

"Vieni qui, mi hai rubato la mia mela" disse un piccolo Gally.
"No" dissi io facendogli la linguaccia.
"Bambini basta correre che va a finire che vi fate male" disse nostra... madre.
"Ma mi ha rubato la mela" disse Gally con la faccia imbronciata.
"Ne ho un altro se la vuoi è tua" disse lei.
Gally, mangione com'è, l'accettó.

"Evy?? Mi senti?" disse Newt svegliandomi.
Io ancora un po' assonnata annuii.
Poi guardai Newt e gli feci il gesto dell'orologio per sapere che ore sono.
E indovinate un po'? Avevo perso l'intera giornata!
"Sono le 18.00" disse.
Sbiancai e poi feci il segno dell'okay tirandomi in piedi.
"Ti va se parliamo un po'?"
Io non sapevo che fare.
"Giusto, non parli" disse un po' dispiaciuto.
Grazie a dio aveva capito che non parlavo, perché se avessi dovuto spiegarglielo sarebbe stato complicato.
Ad un tratto mi chiese "Ti va se andiamo alla Radura?"
Annuii e mi incamminai.
Una volta arrivati incontrammo Minho.
Gli sorrisi e poi come tutti chiese "Come stai?" poi si ricordó e aggiunse "giusto non parli"
Non so cosa mi prese ma a qual punto sbottai "BASTA! IO PARLO, NON SONO STUPIDA E COMUNQUE STO BENE!" dissi arrabbiata.
Newt e Minho si guardarono scioccati.
Io in tutta risposta me ne andai.

La nuova arrivata - Maze runner Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora