Milano, 2 febbraio 1478
Il vicolo buio, stretto e maleodorante, offriva molti nascondigli. I due sicari si muovevano sicuri, impossibili da individuare se non con l'aiuto di una lanterna e di occhi attenti. Erano esperti del settore e venivano pagati profumatamente per svolgere il loro lavoro. A differenza di altri assassini, dopo aver accettato un incarico, obbligavano il mandante a concedere loro del tempo per potersi informare circa la vittima, prima di agire. Questo sistema si era rivelato ben presto vincente e aveva permesso ai due fratelli di sopravvivere mentre altri venivano catturati, torturati e decapitati. Il lavoro che avevano accettato era estremamente delicato e coinvolgeva una importante famiglia nobile del Ducato di Milano vicina agli Sforza.
- Ecco lì la porta - sussurrò il primo poggiando un ginocchio a terra e assicurandosi di restare nell'alcova buia.
- Siamo sicuri che verrà qualcuno? - domandò il secondo accucciandosi accanto al fratello.
- Quel Riario ha confermato la consegna per stasera, ci ha già pagato per questo, non serve dubitare delle sue parole - rispose con voce sommessa, fissando intensamente la porta di spesso legno scuro al centro della quale faceva bella mostra di sé un batacchio rotondo.
- Cosa vuole quel maledetto fiorentino? - sussurrò il più giovane dei due fratelli stringendosi la mantella nera intorno al corpo - È spaventoso - aggiunse rabbrividendo.
- Chi, Girolamo Riario? - lo interrogò il fratello voltandosi verso di lui - Noi siamo più spaventosi - affermò dopo una breve pausa - È ricco ed è nipote di papa Sisto IV oltre che marito di Caterina Sforza, figlia della Landriani, amante del Duca di Milano, Galeazzo Maria. Può contare solo sui soldi e sulle alleanze politiche, noi invece siamo liberi. Vorrà Firenze tutta per sé, avido com'è - precisò con sarcasmo - Inoltre sono convinto che prima o poi qualcuno ci pagherà per ammazzarlo e per me sarà un gran piacere portare a termine l'incombenza - concluse ridacchiando e voltandosi di scatto all'udire un rumore.
Una figura che si muoveva rapida, avvolta in un lungo mantello nero con cappuccio, entrò di soppiatto nella casa che stavano sorvegliando.
- La nostra consegna è arrivata, andiamo - disse il sicario tornando immediatamente serio. Scattò in avanti, preciso e silenzioso e, seguito dal fratello, si infilò attraverso la fessura aperta della porta senza alcun rumore. L'ambiente interno era scuro e da una finestra sulla parete opposta entrava la tenue luce della luna, unica fonte di luce. Abituati all'oscurità, individuarono immediatamente la figura al centro della stanza.
L'assassino avanzò con passo rapido e si fermò di fronte al messo.
- Dammelo - disse a bassa voce allungando la mano guantata. Un istante dopo un delicato profumo di viola raggiunse le sue narici, meravigliandolo.
La figura sollevò il volto cercando di individuare chi avesse di fronte e il sicario osservò stupito il volto ovale la cui pelle chiara era visibile all'interno del cappuccio nero. La donna mise il pacchetto nella mano dell'assassino e si spostò di lato per uscire immediatamente da quel luogo, ma l'uomo l'afferrò per un braccio e la spinse verso il tavolo al centro della stanza. Lei emise un gridolino, ma lui le tappò la bocca con forza.
- Non vorrai andartene senza prima passare un po' di tempo con noi, vero? - sussurrò con tono lascivo mentre la sua mano afferrava con prepotenza un seno coperto da spesso tessuto.
Il sicario più giovane sbatté in una sedia per mettersi dall'altra parte del tavolo. La giovane cercava di divincolarsi e gridare, ma la mano grande coperta dal guanto di pelle le impediva quasi di respirare.
- Non ti agitare, ci divertiremo solo un po'! - gracchiò l'assassino più giovane portando la mano al cavallo dei pantaloni e iniziando a sfregare con forza.
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Legami indissolubili [completo]
RomanceDue omicidi, uno nel 1478 e uno nel 2015 troveranno la giusta soluzione grazie ai due protagonisti che, incontratisi per caso, si innamoreranno condividendo un'ardente passione. La storia è ambientata in Italia fra Milano e Firenze. Le vicende sono...