Capitolo 8

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Alle dieci del mattino ci vediamo tutti in quella che ho capito essere la piazza principale di Toronto. Brendon ha detto che neanche lui sa che diavolo faremo oggi.

«Ragazzi!» Jordan è praticamente arrampicato su una fontana. Alcune persone lo guardano stranite e mi chiedo perché la polizia non l'abbia ancora cacciato. Nel dubbio sorrido e annuisco. «Siamo qui!»

«Per favore.» Mi sussurra Brendon, mentre siamo a qualche metro da loro e non ci sentono ancora. «Oggi sii normale.»

Sorrido, perché tutta la band ci sta guardando. «Che significa normale, scusa?»

«Zoe!» Simon ci raggiunge e mi abbraccia, poi lo fanno tutti i componenti della band. Immagino sia il loro modo di salutare. «Pronta per la giornata più bella della tua vita?»

«La giornata più bella della mia vita deve ancora venire.» Alzo gli occhi al cielo. «Ed è il funerale di Shawn Mendes.»

Brendon si gira verso di me con gli occhi spalancati. Tutti mi fissano, così mi guardo intorno e inizio a fischiettare, per levare l'imbarazzo.

Jordan finge una tosse per camuffare una risata. Poi Oliver prende parola. «Comunque stanno arrivando.»

«Stanno?» Chiede mio fratello con uno sguardo sorpreso. Manca solo Mendes.

Steve annuisce. «Shawn viene con Camila. A quanto pare si sono visti ieri sera e una cosa ha preso l'altra.»

«Oddio.» Mormoro, mordendomi il labbro. «Non ci sarà una sola gallina adesso, ma due.»

«Dovresti smetterla di parlarmi alle spalle.» Oramai conosco la sua voce. Shawn Mendes mi è arrivato alle spalle. Di nuovo.

Mi giro verso di lui con un sorriso fintissimo. «Tu dovresti smetterla di respirare. Ma non si può avere tutto dalla vita.»

«È lei?» Vicino a Shawn c'è la gallina numero due. Lui annuisce e lei fa una faccia schifata. «Certo che è proprio bruttina.»

Inarco un sopracciglio. «Sarò anche brutta, ma non sono ancora sorda come te. Qualche problema, Cami?»

«Mio Dio.» Mormora Brendon, di fianco a me, e guarda da un'altra parte.

«Cami?» Ripete lei, sbattendo le palpebre un paio di volte. Sembra traumatizzata. Ma dico, non hai mai conosciuto una ragazza? Perché io sono una ragazza (a)normalissima.

«Sì.» Le rispondo, poi mi metto sulle punte per circondarle le spalle con un braccio. Mi guardano tutti tra i basiti e i traumatizzati. «Non senti anche tu che tra noi c'è un certo feeling? Uno di quelli che stai sveglio ore e ore e non a parlare, ma a inventarsi piani per ammazzarsi e non farsi scoprire? Ah, aspetta. Non mi sono presentata. Io sono Zoe, la tua nuova e meravigliosa migliore amica.»

E... «Ce li hai i braccialetti dell'amicizia?» Le chiedo infine. Un tocco di classe.

Shawn si gira verso mio fratello. «L'hanno drogata?»

«Questo è un'effetto collaterale della malattia che mi hai passato ieri.» Lascio stare la meravigliosa Camila e mi piazzo davanti Shawn, puntandogli il dito contro il petto. «È tutta colpa tua.»

«Non di nuovo con questa storia.» Mio fratello si appoggia alla spalla di Steve e inizia a sbattere ripetutamente la testa. Che melodrammatico.

«Ma di che malattia parli?» Camila guarda preoccupata Mendes. Oddio, ma quindi la Barbie bruna prova sentimenti?

«La peste mendesiana.» Mi schiarisco la voce. Shawn mi guarda come se avessi tre teste. «Me l'ha attaccata il tuo ragazzo ieri, toccandomi.»

«L'hai toccata?» Domanda Jordan, aggrottando la fronte.

«Non nel senso che credi tu.» Alza gli occhi al cielo Mendes.

Ma io mi giro verso gli altri e faccio: «Ed io non ero consenziente.»

«Shawn!» Camila dà uno schiaffo in pieno viso a lui. Wow, allora questo è il periodo. In meno di ventiquattro ore gli hanno già dato due schiaffi. «Avevi detto che io ero l'unica!»

«Camila-» Prova ad aprire bocca lui, ma lei sta già camminando via. Shawn mi lancia un'occhiataccia, poi la insegue.

La scena è abbastanza esilarante. Camila che cerca di correre con dei tacchi a spillo in una strada di sampietrini e Shawn che le urla di fermarsi perché c'è stato un malinteso.

Mi giro verso gli altri, che hanno la bocca leggermente spalanca. Brendon mi guarda come si guarda il solito paio di calzini ricevuto a Natale dagli zii che vedi solo durante le vacanze. Probabilmente si sta chiedendo cosa ha fatto di male per avermi come sorella.

«A proposito.» Chiedo, per smorzare la tensione. «Che si fa oggi?»

Intanto Shawn torna verso di noi con aria incazzata. La sua amata è fuggita su un taxi prima di ascoltare le sue patetiche scuse, dove avrebbe affermato che mi ha solo dato due baci sulle guance.

«Volevamo portarti al museo d'arte, al parco più grande di Toronto e infine a cena in un ristorante panoramico niente male per cena.» Oliver si schiarisce la voce appena Shawn ci raggiunge. «Va tutto bene, Shawn?»

Lui annuisce, ma non guarda il suo amico. Guarda me. E non ha esattamente un'aria amichevole.

«Io stavo solo cercando di iniziare un discorso.» Mi giustifico. «Non è colpa mia se fraintende.»

«Non è colpa tua?» Sbotta Shawn. «Sembra che ti abbia stuprato!»

I ragazzi della band si guardano tra loro, finché Brendon non si decide a raccontare che mi ha semplicemente salutato. Peccato che io stia morendo.

«Beh... in un certo senso-» Inizio, ma vengo bloccata da delle voci.

«O mio Dio! Sei Shawn Mendes?» Una ragazza che avrà la mia età si ferma con il suo gruppo di amiche ad ammirare il Dio Greco che ho difronte.

Mi giro con sopracciglio inarcato. «No, è un'ologramma, non lo vedi?»

Le ragazze mi guardano stranite. «E tu chi sei?»

«Zoe, vieni qui e lascia stare queste povere fans.» Brendon mi prende per un braccio e mi stringe a sé, in un abbraccio, in modo che non parli.

Sa già che avrei detto qualcosa di ironico. E sa già che le avrei fatte correre via. Invece mi fa stare zitta e stiamo mezz'ora ad aspettare Shawn che finisce di fare foto con queste.

Camila mi avrà anche dato della cessa, ma almeno non sono una persona falsa e superficiale. Forse la mia ironia può sembrare fastidiosa, ma mi rende reale. Non posso essere perfetta come lei crede di essere.

Quando se ne vanno, mi scatto bruscamente dall'abbraccio di Brend. Lo fa solo per farmi stare zitta. «Non farò scappare nessuno, adesso lasciami stare.»

Brendon deve aver capito che qualcosa non va -che genio, eh?- e annuisce. Shawn anche sembra che si sia rattristito con me, ma non lo fa notare.

Mi faccio spuntare sulle labbra un sorriso finto e saltello sulle punte dei piedi un paio di volte. «Allora? Me la fate vedere questa Toronto oppure no?»

Angolo autrice:
Spero che il capitolo 8 vi sia piaciuto. Grazie per le stelline e i commenti ❤️

I hadn't planned to fall in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora