«Per tutti gli Shawn Mendes del mondo.» Sussurro, il mattino seguente, appena mi guardo allo specchio.
Ieri ho pensato che non poteva andare peggio di così, invece mi sbagliavo alla grande: oltre a tutti i lividi che si erano formati anche ieri, ne ho un'altro vicino all'occhio che non mi permette di aprirlo bene e delle occhiaie mostruose.
Cerco nella valigia il correttore, borbottando imprecazioni tra me e me. In genere non mi trucco mai, ma mia madre mi ha messo alcuni trucchi "per evenienza", come ha detto lei. Sorrido al solo pensiero: una settimana e mezzo e la vedrò.
La sento ogni giorno, eppure mi manca tanto. Non sono mai stata così tanto lontana da lei e mi si stringe sempre il cuore ogni volta che sento la sua voce triste. Per farla rallegrare, però, le ho raccontato alcune delle mie migliori battute e anche le espressioni esasperate di Mendes.
Con un sospiro trovo il correttore e mi posiziono davanti allo specchio per applicarlo. Ma come diavolo si usa? Devo spalmarlo, tipo maschera? Vado nel panico e con le mani che tremano, non so come, il correttore mi finisce in un occhio.
«Porca miseria!» Mi metto a urlare, con l'occhio chiuso per il bruciore.Lascio il correttore e con un occhio chiuso e l'altro socchiuso -perché con la fortuna che ho mi sono colpita l'occhio sano- esco dal bagno e prendo il cellulare sul letto.
Mentre cerco il numero di Alessia nella rubrica, con il piede colpisco il letto e mi faccio un male cane. Tanto per cambiare. «Ma vaffanculo!»
Premo il tasto per chiamare e intanto saltello su un piede per fermare il dolore. Cieca e anche zoppa. Potrei scrivere un libro sulle mie sventure.
Il cellulare smette di squillare e non aspetto neanche che Alessia mi saluti. «Ale, sono la persona più sfigata della terra! Oltre i segni della rissa con lo scimpanzé in calore, mi sono accecata anche l'altro occhio e sono zoppa! Ci manca solo che mi innamoro di Shawn e sono fottuta.»
Riesco a calmarmi e a non saltellare come un'idiota. Aspetto impaziente la risposta di Alessia, che non arriva. O più precisamente, la risposta arriva, ma non di Alessia.
«Carino il fatto che mi consideri tra le tue disgrazie, Zoe. Ne sono onorato.» La voce di Shawn è stranamente ironica, non credo di avergliela mai sentita usare.
Impallidisco all'istante. Cieca, zoppa e la vita mi odia pure. Non tanto per le disgrazie che mi fa passare, ma più per il fatto che non mi ha ancora ucciso. Invece di finirmi, mi fa continuare a far fare figure di merda a go-go. Nella mia vita precedente devo aver commesso veramente qualcosa di orribile.
«Non intendevo... insomma Shawn, sto praticamente morendo. Abbi pietà.» Lo sento ridacchiare dall'altro lato della linea.
«Credi di riuscire a non morire per due minuti, mentre mi racconti come hai fatto?» Domanda dopo un po'. In sottofondo si sentono dei rumori, ma sono lievi, così prendo un respiro profondo e inizio a raccontare.
«Ci proverò, Mendes. È iniziato tutto dieci minuti fa: ho visto le condizioni della mia faccia, che grazie allo scimp- Camila, grazie a Camila volevo dire, è uno schifo e volevo mettere il correttore. Solo che era la prima volta nella mia vita e ho preso l'occhio. Quindi, ero talmente cieca che ho urtato con il piede sul letto o il comodino, adesso non ricordo. Volevo chiamare Alessia per chiederle come diavolo si fa a far smettere di bruciare l'occhio, ma sei capitato tu.» Voglio aggiungere anche che non è esattamendes un male, perché voglio farmi perdonare per averlo messo tra le mie disgrazie, ma vengo interrotta dalla porta di camera mia che si apre.
«Shawn, c'é un assassino in camera mia!» Grido prima di girarmi verso la porta e, quando lo faccio, lascio cadere il telefono e fisso "l'assassino" con rabbia.
Incrocio le braccia al petto, mentre lui ride. «Dovresti smetterla di entrare in camera mia così.»
Shawn smette di ridere, ma continua a sorridere. «E tu dovresti smetterla di lasciare aperto.»
Mi abbasso, senza spostare il mio mezzo occhio da Shawn, e riprendo il cellulare. Controllo che non si sia rotto e lo rimetto in camera. Faccio un passettino in avanti, saltando, perché altrimenti mi viene da zoppicare. «Che ci fai qui?»
«Strano che riesci ancora a parlare.» Alza gli occhi al cielo lui ed io mi ammutolisco. Shawn poi fa un sorriso, che io non ricambio, e si avvicina.
Faccio un passo indietro quando si avvicina troppo a me e caccio un urlo appena mi prende in braccio a mo' di sposa. «Shawn, ma che fai?!»
«Signorina Lewis.» Ridacchia lui. «Non urli e si godi il giro.»
Mi mordo il labbro per evitare di dire che con la faccia premuta sui suoi addominali me lo godo eccome, il giro.
Gli circondo il collo con le braccia e aspiro il suo profumo mentre lui esce da camera mia, per andare non so dove. Prendiamo persino l'ascensore, dove ci sono tre persone, che ci guardano malissimo. Probabilmente pensano chissà a quale disgrazia che mi ha colpito.
«Io non le ho fatto niente.» Si giustifica con loro Shawn, quando si rende conto della situazione e dei loro sguardi strani. «È lei che è completamente imbranata.»
Inarco un sopracciglio, per quanto possa riuscirci. Ai sospiri dei signori, io mi schiarisco la gola. Volevi che non riuscissi a parlare, eh Mendes?
«In realtà lui è molto timido e non dice che quando fa... quello... è violento.» Mormoro, allungando la mano per arruffargli i capelli e gli faccio un sorriso. «Amore, non c'è nulla di male. Mica è colpa tua.»La signora più vicina a noi, tra le tre persone in ascensore con noi, spalanca gli occhi alla mia affermazione.
Shawn fa un sorriso cortese appena le porte dell'ascensore si aprono. Non ho idea del perché siamo al terzo piano e non lo chiedo.
So solo che l'occhiata che mi lancia Shawn appena siamo soli mi fa paura.
«Tu non hai idea di quanta voglia ho di lasciarti qui.»«Che cattivo, Mendes.» Ridacchio. E io che ho voglia di baciarti.
«Tu... tu che?» Sussurra, con gli occhi spalancati. Stringe un po' di più le gambe e il mio fianco.
«L'ho detto... l'ho detto ad alta voce?» Balbetto e Shawn, ancora traumatizzato, annuisce piano.
Sí. Alla vita devo far sul serio schifo.
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I hadn't planned to fall in love
Fanfic✰ Fanfiction su Shawn Mendes ✰ Zoe è tutto il contrario delle ragazze della sua età: riservata, insicura e maledettamente ironica non socializza praticamente con nessuno oltre che con la madre da quando il padre l'ha abbandonata. Non sente il fratel...