Capitolo 36

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Buon Carnevale ❤️

Io e Shawn siamo due persone completamente diverse.

Lui è buono, gentile e maledettamente dolce. Aiuta chiunque può, ama le sue fans e cerca sempre di rendere tutti felici.
Io sono sarcastica, sulle mie e un disastro. Shawn dice che io faccio ridere, ma non lo faccio apposta. Io cerco di essere una semplice ragazza, ma finisco per essere un caso umano.

«Cosa significano?» Chiedo a Mendes, sfiorando con i polpastrelli il suo tatuaggio. Quello sul braccio, che raffigura una chitarra fatta con un audio. I tatuaggi hanno sempre un significato profondo e c'è sicuramente un motivo se non è una chitarra come un'altra. Lui ha sette disegni sulla pelle.

Shawn mi accarezza i capelli. Siamo ancora nella sua stanza, abbracciati sul suo letto. Io ho addosso una sua felpa, che mi ha dato mezz'ora fa perché gli ho detto che avevo freddo. In realtà non è vero: volevo solo addosso qualcosa di suo, ma lui non lo sa e non deve saperlo.

«La chitarra è per ricordarmi cosa mi piace fare. Suonare e cantare. Ed è anche un omaggio alla mia famiglia: è un'onda sonora della voce dei miei genitori che dicono "ti amo".» Mi lascia un bacio tra i capelli. «L'otto al dito è per il mio compleanno, otto agosto, ma credo che a questo ci eri arrivata.»

Ridacchio e lui con me. Alza il braccio, nonostante io sia appoggiata al suo petto, per farmi vedere il tatuaggio della lampadina. È uno dei più particolari e mi sono sempre chiesta cosa significasse. «Questo me l'ha progettato un fan. È in onore di Illuminate, uno dei miei album.»

È bellissimo, così lo sfioro con le dita. Shawn ha anche un piccolo elefante tatuato sul dito medio, che ha in comune con Karen. Me l'ha raccontato lei, davanti al figlio, così Mendes lo salta. Sul polso ha un omino a gambe incrociate. «Mi piace la meditazione, anche se non l'ho mai praticata, così ho pensato di tatuarmelo. Ho pensato che così sarei rimasto sempre più calmo, se avessi avuto il segno di stare tranquillo sulla pelle.»

Annuisco. Io non ho mai fatto niente alla mia pelle e non credo lo farò. Shawn è di questa opinione, e c'è anche un significato molto profondo, ma io non mi lascerei mai mettere dell'inchiostro indelebile sulla pelle. Sono dell'idea che è la testa che contiene tutti i nostri promemoria. Anche se devo ammettere che mi piace come la pensa Shawn: segni sulla pelle, che ogni volta che li guardi ti ricordano una determinata cosa.

«La farfalla è un po' come la lampadina. Me l'ha consigliato un fan e mi è piaciuto, così l'ho fatto.» Gli sorrido e lui mi ristringe a sé, facendomi appoggiare la testa sul suo petto. «Anche se non ho fatto nessun album che ha a che vedere con le farfalle. Qual'è il tuo animale preferito, Zoe?»

Ci penso un attimo. Da piccola mi piacevano tutti, non sapevo mai cosa scegliere, ma crescendo ho avuto le idee un po' più chiare. E, ovviamendes, dietro la mia preferenza c'è anche una spiegazione. «Le rondini.» Inizio a fare dei cerchi immaginari sul petto di Shawn, anche se da sopra la maglietta. «Ho sempre voluto avere la possibilità di volare e di sapere che cosa si prova. Di essere completamente libera. Possono andare letteralmente ovunque, senza preoccuparsi se devono attraversare un lago o un fiume o una città.»

Shawn rimane il silenzio per qualche secondo. «Mi innamoro di te sempre un po' di più.»

Nascondo un sorriso imbarazzato, con scarsi risultati. Ancora non riesco a crederci.
Non stiamo insieme, perché nessuno dei due l'ha detto, però certamente le cose stanno cambiando.

«Io di te.» Sussurro poi, sollevando la testa e baciandolo.
Le sue labbra entrano in contatto con le mie quasi immediatamente. Mi sembra assurdo che qualche giorno fa ero la persona più impacciata a baciare e adesso mi viene quasi naturale.

Shawn si tiene alzato con i gomiti mentre io gli prendo il viso con le mani e approfondisco il bacio.
Ci separiamo solo quando l'aria non basta più.

Sorrido sentendo il suo respiro affannato, così come è il mio. «Dovremmo andare a cena.» Dice lui, con un broncio. «E se ordiniamo la cena in camera e rimaniamo entrambi qui, a coccolarci?»
La sua voce passa improvvisamente ad allegra e maliziosa. Alza e abbassa anche numerose volte le sopracciglia, cercando di sedurmi.

Già ci è riuscito, gioia.
La mia mente è sempre dalla mia parte, insomma.

Gli lascio un bacio a stampo. Vorrei rimanere così per sempre e capisco il desiderio di Shawn, ma io ho un conto in sospeso. «Volevo parlare con Brendon, prima di andare a cena.» Mi mordo il labbro. «Per te è un problema?»

Lui scuote lentamente la testa. Poi sorride e mi scosta una ciocca di capelli da davanti al viso, fissandomela dietro l'orecchio. «No, tranquilla. Gli dirai di noi e di ieri?»

Annuisco. Glielo devo dire per forza per dirgli anche che ho sentito la conversazione. Forse potrei omettere alcuni dettagli, tipo che io e Shawn siamo andati a letto insieme. «Se per te va bene.» Aggiungo dopo un po'. Non so proprio cosa dovrei dirgli. Non stiamo insieme, ma non ci facciamo neanche schifo.

Dovrei semplicemente dirgli la verità: siamo innamorati.
Se la prenderà bene sarebbe meglio, ma se la prende male non potrebbe fregarmene di meno. Non rinuncerò a l'unica persona che mi rende felice solo perché mio fratello non vuole.

Lui accenna un sorriso che mi fa sciogliere. Mi chiedo come diavolo faccia a essere così bello anche nei momenti più rilassanti della giornata. Dovrebbe avere un'aria pazzoide con i capelli scompigliati, la maglietta stropicciata e gli occhi stanchi; invece io ho voglia di baciarlo fino a consumargli le labbra. «Ovviamendes, Zoe.»

Mostro i denti in un sorriso e mi alzo, non prima di avergli dato un piccolo bacio a stampo. Mi metto le scarpe e mi tengo la felpa. Dovrei preoccuparmi che mio fratello capisca, eppure quando esco dalla stanza e ci penso mi viene in mente solo una cosa. Chi se ne importa.

Amo Shawn e sono stufa di nasconderlo, anche a mio fratello.

I hadn't planned to fall in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora