Mi avvicino ancora di più e...
E arriva Tonno.
To " Scusate ragazzi avevo dimenticato il telefono. "
Corre fuori.
Si sentono delle risate, molto probabilmente gli avrà detto cosa ha visto.
Cerco lo sguardo di Cesare, ma lui non mi guarda. È come se fosse incantato nei suoi sogni. Si stacca definitivamente da me. Ci sono rimasta di merda ma che gli prende ora - mi dico tra me.
Lui si alza, prende il giubbotto e senza dire una parola esce per raggiungere gli altri.
Inutile dire che ero di pietra. - Visto Luana non bisogna mai fidarsi. Fanno tutti così. Non ti ricordi mamma. -
Trattengo le lacrime, mi metto alla mia postazione. Moto le luci e gli audio, carico i video per i due giorni e quando loro dopo un'ora rientrano io mi alzo e prendo lo zaino e la giacca.
To - " Lu ma dove vai ? "
- Dove vuoi che vada mi ha trattata di merda ... -
Io - " Vado a farmi due passi, intanto che voi fate i video e i salotti. Ho montato luci e audio. Basta solo registrare. Ciao ragazzi. "
Mi guardano preoccupati, tutti tranne lui.
Cesare
Mi aveva trattato di merda e ora non si preoccupava neanche per me ? Che stronzo.
Sbotto ed esco da quello studio.
Apro lo zaino prendo le sigarette, ne accendo una e mi avvio verso una strada. Non mi interessa dove porti. L'importante è che io ora stia lontana da lui.
Fumo soltanto quando sono incazzata, quando provo un odio profondo per il mondo. Che non è sempre, a volte.
Inizio a camminare, veloce, veloce. Sempre più veloce finché non arrivo in un parco.
Non c'è nessuno, ci sono delle altalene libere, così decido di sedermi su una di queste
Ascolto il silenzio, le foglie che cadono.
Ma sto in silenzio. Fuori e dentro.Passa una mezz'ora. Decido di tornare in studio. - Non devi mostrarti debole, devi far capire che sei te più forte di lui. Con il cuore di pietra. Fredda come il ghiaccio. - mi dico.
Arrivo in studio, entro e tutti mi guardano, anche lui. Fanno finta che non sia successo nulla e riprendono le riprese.
Io mi siedo accanto a Tonno.
Lui mi guarda e con la bocca mima " tutto ok ? "
Rispondo di sì annuendo. E alla fine mi dice sotto voce che non mi crede, che dopo mi vuole parlare.
Finite le riprese Nelson,Nic,Frank e Dario mi salutano e vanno a casa.
Io rimango lì. Devo spiegare a Tonno.
Cesare mi guarda, deluso.
Si avvicina all'orecchio e mi dice " Scusa, sono stato uno stronzo. "
Non so cosa fare. Il cuore dice di perdonarlo visto che mi sta piacendo più del previsto. Ma il cervello dice di non perdonare, che ha fatto lo stronzo.
Decido di non seguire nessuno dei due e rispondo con un semplice " ok "
Lui mi guarda, è confuso e amareggiato allo stesso tempo.
Mi dice " domani mi farò perdonare " mi da un bacio sulla guancia ed esce dallo studio.
Non so cosa fare. È una lotta continua tra testa e cuore. Non so chi far vincere.Tonno si avvicina a me, si siede.
"Puoi spiegarmi che è successo ?"
Lo guardo, abbozzo un sorriso e gli spiego tutto, per filo e per segno. Dicendo tutti i dettagli e le emozioni. Di lui mi fido. Mi ha aiutato fin da subito.
Lui mi guarda e poi apre le braccia. Io mi ci tuffo e inizio a sussurargli un " grazie per esserci, non ti prometto di essere perfetta. Non mi fido di nessuno ma ci proverò."
" Lu, nessuno è perfetto neanche io, neanche quel povero imbecille di Cesare. Nessuno. Tutti sbagliamo e tutti abbiamo dei difetti. "
Lo guardo con un sorriso enorme. Lui mi sorride a sua volta.
Ci alziamo, ci salutiamo ed ognuno va a casa propria.Appena arrivata decido di farmi una lunga doccia calda. Questo mi aiutarà a buttare via tutte le pesantezze della giornata. Mi metto il pigiama. Prendo due mandarini e mi siedo sul davanzale di camera mia.
Guardo la luna. È l'unica che mi ascolta anche se non parlo. Anche se sono in silenzio. Mangio, mi fumo una millesima sigaretta e poi sto lì, in silenzio.
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Mi Insegni Cosa Significa Libertà ?
RomancePaure e mostri mi inseguono. Ma forse grazie a te scoprirò cosa vuol dire vivere ? Sei tu la mia libertà ?