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Alan non riusciva mai ad abituarsi alla generosità di Dominick e di Annarose, che quando gli chiedevano di passare il fine settimana con loro, prenotavano un volo in prima classe, poi ad attendere lui e Gabriel c'era sempre un autista con la loro limousine.

E poi nella stanza che avevano fatto per suo figlio, era sempre piena di regali.

Lo commuoveva, perche i due non avendo più nessuno lo avevano preso in simpatia, e adoravano Gabriel.

Aveva messo suo figlio a letto, era stravolto, fra preparativi e viaggio si era stancato molto.

-Vorremmo parlarti di un affare...solo che...non sappiamo da dove iniziare...- Disse l'uomo fissando per un attimo sua moglie e riportando lo sguardo su di lui.

-Come sai...nostro figlio Niky, è morto quasi 10 anni fa...lasciandoci soli...senza eredi, senza nipoti...- Mormorò Annarose.

-E dopo aver visto come e quanto dedichi di te stesso al lavoro, senza mai trascurare Gabriel...vorremmo...ecco noi...vorremo...poterti adottare...-

Alan spalancò la bocca sorpreso.

-Sei così bravo, cosi dolce, e meriti molto di piu di ciò che la vita ti ha dato...- Continuò la donna.

-Io....io non so...che dire...-

-Non vogliamo costringerti, tesoro...ma...noi ci siamo affezionati cosi tanto a te e Gabriel...che vi sentiamo parte integrante della famiglia...vorremo...darti un futuro, senza che nessuno piu ti possa snobbare perche sei un padre single. Cambieresti cognome sia tu che Gabriel...daresti una svolta alla vostra vita...-

-Dei soldi, non ho nessun interesse, il vostro affetto verso me e mio figlio...è ciò che mi dà più piacere...-

-Quello lo hai incondizionatamente Alan, ma...ci sono cosi tanti pescecani che vogliono il frutto di tutti gli anni del mio lavoro...non è solo un beneficio per te...ma un assicurazione per noi...che la nostra azienda...non vada nelle mani sbagliate...ti abbiamo osservato in questi anni, e ci tieni veramente al lavoro, e a ciò che fai...-

-E noi non abbiamo piu nessuno a cui lasciare tutto...-

Alan, sorrise ai due si alzò spostandosi vicino a dove erano seduti, si mise inginocchiato davanti a loro.

-Solo per l'affetto che ci date...non per i soldi...non per l'azienda...se volete lasciarla...lasciatela a Gabriel...da oggi vostro nipote ufficialmente...-

I due sorrisero al ragazzo abbracciandolo.

-Tutto sarà pronto in una settimana, dall'adozione tua al vostro cambio di cognome...spero...non ti dispiaccia...-

-Dispiacermi? Mi avete dato piu voi in questi 4 anni che la mia ex famiglia che mi ha cacciato, incinto a 16 anni...non abbiamo legami di sangue, ma nutro un grande affetto per voi...come lo nutre anche Gabriel...-

I due abbracciarono Alan.

-Grazie...-Mormorò Annarose.

-Sono io che devo ringraziare voi...-

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In una settimana la sua vita cambiò, completamente. Da rinnegato e schivato da ogni essere che lo incontrava, a era cercato, e voluto. Desiderato, per i suoi soldi.

Non gli interessava cercare un compagno.

Preferiva rimanere solo tutta la vita.

Sorrise a Gabriel che correva sul prato felice. Correva instancabile. Era felice anche lui che avrebbero vissuto alla tenuta. E ora poteva andare anche alla scuola per Alpha, una scuola privata, che prima non si sarebbe mai potuto permettere.

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Con un sorriso soddisfatto, guardò il nuovo ufficio accanto a quello di Dominick. Aveva richiesto una segretaria donna, non voleva assolutamente aver problemi di nessun genere con pseudo finte relazioni.

Usciva di rado, se non obbligato dall'etichetta, per andare a qualche festa, accompagnando i due nuovi genitori.

Aveva cambiato atteggiamento, se prima era sempre spaventato da tutti, ora non si vergognava e fissava sfacciatamente tutti negli occhi, era un omega, ma aveva piu soldi della maggior parte della gente che stava a quelle feste. E ora si divertiva, a vedere come da reietto, lo trattavano come un principe ereditario.

Naturalmente rifiutava ogni tipo di avances con fermezza.

Ormai riusciva a far abbassare lo sguardo anche agli Alpha.

In qualche mese, aveva acquisito una grande sicurezza.

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-Alan...- Dominick aveva bussato ed era entrato velocemente.

L'omega fissò l'uomo davanti a sé, sembrava nervoso.

-Che succede?-

Dominick emise un sospiro frustrato.

-Nell'ambiente...si comincia a parlare sempre di più di te...e...-

Alan lo guardò incuriosito. Non aveva mai visto l'altro così nervoso, aspettò che continuasse a parlare.

-Hai alcune richieste...alle quali non ho potuto rifiutare...-Sospirò infelice l'uomo.

-Richieste di che genere?-

-Alcuni inviti a cena da parte di alcuni Alpha...molto influenti...so di chiederti troppo...e non sapevo come rifiutare la cosa...-

-Influenti in che modo?-

-Nel modo che non ho potuto rifiutare i loro inviti a cena per te...mi...mi dispiace...-

Alan sorrise. -Non ti preoccupare, sarò gentile ma...fermo...li saprò tenere a bada, ma sempre educatamente...e senza dargli...nulla...-

-Lo...lo faresti...sul serio?- Balbettò imbarazzato.

-Sì...fammi solo sapere gli orari...e...appuntamento direttamente al ristorante...nessuno di loro deve venire a contatto con Gabriel...va bene?-

Dominick gli si avvicinò abbracciandolo. -Grazie...scusa....-

Alan rise. -Non ti preoccupare...-

Son Of The OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora