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La terza cena, non c'era stata.

Erano direttamente andati a casa di Alan, Gabriel con Dominick e Rose, erano andati via in una mini vacanza.

E aveva portato Jack da lui. Mentre chiacchieravano si erano trovati allacciati in un bacio appassionato.

-Io...dopo....dopo Aver...concepito...Gabriel...non ho mai...non sono...-

Jack gli aveva messo un dito sulle labbra per poi sorridergli dolcemente.

-Sta tranquillo tesoro...quando ti sentirai...pronto...-

Fu alan a sorridere poi. -Allora andiamo nella mia stanza...perché io sono pronto...volevo solo avvisarti che...non so nulla...-

Gli aveva teso la mano ed erano saliti, nella sua stanza.

Lentamente Jack lo aveva spogliato, e si era spogliato.

Gli baciò tutto il corpo, sorridendo quando trovava qualche punto erogeno della sua pelle.

Lo baciava, lo leccava, facendolo gemere, senza mai sfiiorargli il membro. Gli si strusciava addosso, facendo scontrare le loro erezioni in giochi erotici.

Poi scese su di lui, come un aquila sulla sua preda, per prendere la sua erezione fra le labbra, portandolo più volte al punto di non itorno. Alan agitava il bacino, tenendogli le mani fra i capelli, gemendo come mai prima.

Quando un dito gli entrò dentro, pensò di aver toccato il paradiso.

Quando furono due, nominò qualche divinità.

E con tre non ebbe più la forza di pensare lucidamente.

Jack entrò in lui lentamente, scivolando in lui. Era come se i loro corpi fossero stati creati per stare insieme. Per combaciare perfettamente.

Alan riusciva a muoversi istintivamente, sotto le spinte di Jack, si guardavano, si baciavano sempre più con foga.

I loro corpi sudati, che si muovevano sbattendo. I gemiti di entrambi.

Il nome di Jack ripetuto un infinità di volte dalle labbra di Alan.

E poi i corpi sempre più frenetici, cercando il massimo del piacere. Sempre più veloci fino a tendere i corpi come corde di violino. E finalmente l'esplosione.

Alan gridò mentre spandeva il suo liquido fra i loro corpi.

E Jack subito dopo, riempiva il preservativo.

Rimasero allacciati per parecchio tornando a respirare normalmente.

Jack gli riempiva il volto di baci, lo riempiva di complimenti, di coccole.

Era perfetto, lui e il loro stare insieme.

Non lo aveva marchiato, perchè era una richiesta che doveva fare Alan, ed era una cosa intima, molto di più di un atto sessuale.

Jack lentamente si spostò levandosi il profilattico e buttandolo. Per poi riprendere l'omega fra le braccia.

Non riusciva a staccare le labbra da quelle di Alan, o dal suo corpo, le mani continuavano a percorrerlo.

Era come se lo volesse memorizzare totalmente.

-Tu sarai la mia droga...-

Alan ridacchiò.

Jack emise un piccolo sbuffo. -Io...sono un alpha...-

-Noooo, veramente...non lo avrei mai detto...-Rise l'altro divertito.

Jack gli mordicchiò un punto sensibile sul collo. -Sono geloso...tanto geloso...sono possessivo...e territoriale...come tutti gli alpha...quindi...ti chiedo scusa se...in futuro...io dovessi dire o fare qualcosa di sbagliato...riesco a...contenermi...ma...il mio istinto...dall'esatto momento in cui sono entrato nel tuo corpo...è diventato quello di un qualsiasi alpha imbecille...-

Tutte quelle parole avevano commosso Alan.

Commosso, ma anche eccitato.

E con un sorrisino malizioso, Jack lo aveva tirato sopra di se. Lasciando che l'omega prendesse i suoi tempi, e i suoi piaceri.

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Alan esplorò il corpo dell'altro, come aveva fatto prima Jack. Baciandolo, toccandolo, toccandolo e baciandolo intimamente. Per poi portarsi sopra di lui e prendere il suo piacere, da solo. Infilandosi il membro di Jack dentro. E muovendosi frenetico su e giù sul corpo dell'altro, godendo di quell'unione. Godendo dell'alpha. E portano i loro corpi ad una seconda estasi.

Son Of The OmegaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora