Capitolo V

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CAPITOLO 5

Harry sentì un grosso peso depositarsi sulla sua pancia, improvvisamente, proprio mentre stava sognando di essere scopato da quel bonazzo di Chris Hemsworth. "Chi diavolo disturba il mio sonno!" esclamò, lamentandosi, tentando di girarsi nel letto.

"Bella addormentata, apri gli occhi" una voce femminile iniziò a scuoterlo fastidiosamente. "Su, saluta la tua sorellina preferita!"

A quel punto, Harry sgranò gli occhi di scatto, ritrovandosi di fronte la figura di sua sorella, seduta sul suo ventre (ah, ecco il peso). "Gemma!" esclamò il ragazzo, mettendosi seduto sul letto di scatto, ma un giramento alla testa gli fece strizzare gli occhi.

"Calma, cowboy" lo riprese. "Solo tu puoi essere così sfigato da ammalarti due giorni prima del tuo diciott'anni"

"Grazie, sorella" brontolò Harry. Poi, guardandosi intorno, si rese conto di essere tornato magicamente nella sua stanza. Il riccio portò gli occhi verso l'orario sul comodino e notò che erano le dieci di mattina passate, non dormiva così tanto dalla notte dei tempi.

"Allora, raccontami queste novità" sorrise Gemma.

"Tanto te ne avrà già parlato mamma" borbottò, ritornando a distendersi.

Gemma si sedette al margine del letto, prendendo il panno imbevuto nella catinella appoggiata sul suo comodino, e iniziando a tamponare la fronte calda. "Ma io voglio sentirle da te, fratellino."

Harry socchiuse gli occhi, sospirando. "Allora, io e Xander ci siamo lasciati" la informò. "Xander mi ha riempito di corna per tutta la durata della nostra relazione ed è una ferita ancora aperta."

"Beh, Xander è un coglione" ridacchiò.

"Poi, papà si è fissato con Harvard. Vuole che diventi un avvocato" borbottò ancora.

"Papà può andare a farsi fottere, tu diventi quello che vuoi" commentò la sorella.

"E—infine, la convivenza mi risucchia tutte le energie" concluse.

"Ho conosciuto Louis" sorrise.

Harry aprì un occhio per poter guardare la sorella. "Ah sì? E quando?"

"Sono arrivata stamattina presto, in realtà" alzò le spalle. "E l'ho colto in flagrante mentre, da vero gentiluomo, ti riportava nel tuo letto come fossi una principessa" ridacchiò.

"E' stato gentile, vero" sorrise.

"E' molto bello, sai?" ammiccò.

"Vuoi fartelo?" alzò un sopracciglio. "Insomma, Louis in fatto di donne ha dei gusti molto difficili. Scoperebbe l'intero universo maschile, mentre con quello femminile ci va più cauto. Dice di avere paura delle donne."

"E fa bene" rise. "Ma non intendevo per me, idiota! ma per te!"

"Gemma, Louis è lo stesso Louis del campeggio" gli ricordò.

"Lo stesso?" aggrottò le sopracciglia.

"Stessimo" annuì.

"Dici, quel cuore che ti proteggeva anche dalle zanzare?" domandò, gli occhi a cuoricino.

"Gemma!" esclamò Harry arrossendo. "Parlo della stessa persona che mi ha preso in giro tutto il tempo!"

"Harry, fratello mio. Quell'informazione che tanto ti ha fatto soffrire, ti ricordi chi te la disse?" domandò.

"Xander, perché?" domandò.

"Perché se ti ha mentito tutto il tempo, mentre eravate fidanzati, figurati cosa può fare con uno sconosciuto!" gli fece notare.

You drive me crazyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora