CAPITOLO 7.
La mattina dopo, Harry si svegliò con un mal di testa assurdo.
Dopo quell'ultimo fantastico bacio, i due erano scesi al piano di sotto e si erano goduti la festa, ahimé, l'uno lontano dall'altro, facendo finta di niente e continuando a bere quantità industriali di alcol.
Alla fine, Harry aveva dei vaghi ricordi su Liam che lo abbracciava e cercava di regolarizzare il suo pianto mentre, pazientemente, lo metteva a dormire nel suo letto quando tutti ormai, erano andati via.
Come ciliegina sulla torta, ricordava anche Louis che, ubriaco forse più di lui, tentava di entrare nella sua stanza per poter stare con lui, bloccato prontamente da Niall, Liam e Zayn che cercavano di farlo ragionare.
Insomma, la festa era stata piena di, ehm, emozioni.
Harry, in quel momento, aprendo gli occhi lentamente, si mise una mano sulla fronte e sospirò profondamente. "Sono un idiota" brontolò.
Insomma, si disse tra sé e sé, che reazione esagerata! Manco fosse finita una storia durata decenni!
Manco fosse finita una storia che riguardava sentimenti forti!
Harry, era vero, quando era piccolo per un'estate, aveva provato qualcosa di forte per lui. Ma aveva quindici anni! Ed era estate! L'estate porta sempre ad amori sfuggenti e brevi.
Con quei pensieri in testa, decise di alzarsi dal letto e indossare la maglietta che aveva rubato dal guardaroba di Mark (voleva decisamente evitare di vedere i segni che Louis gli aveva lasciato sul corpo).
E, proprio mentre formulava quel pensiero, Harry sgranò gli occhi.
Le immagini della loro notte di fuoco gli tornarono alla mente e il respiro iniziò a diventare pesante. Socchiuse gli occhi e ricordò alla perfezione i suoi baci, le sue carezze, i suoi tocchi.
Ricordò Louis sopra di lui che, nonostante lo stesse scopando con violenza, aveva fatto di tutto per prendersi cura di lui.
Quasi involontariamente, la sua mano andò a finire sul cavallo dei suoi boxer neri (quasi a mutanda, ma a lui stavano comodi!) e si sfiorò per pochi secondi il punto critico. Ma furono solo pochi istanti, perché poi scosse nervosamente la testa e scese al piano inferiore.
La casa era vuota, completamente, e anche in ordine.
Effettivamente, erano quasi le due di pomeriggio, ma non credeva che Louis si fosse svegliato presto per poter pulire, senza di lui.
Un altro flash si presentò nella sua testa.
Louis a prima mattina, forse alle sei, era sopraggiunto nella sua stanza e l'aveva accarezzato per ore fino a che Harry non si era svegliato. Non ricorda che cosa si fossero detti, Harry sapeva solo che Louis era rimasto lì fino a che non aveva chiuso nuovamente gli occhi.
Il riccio si chiese se Louis avesse effettivamente dormito, quella notte.
"Louis?" lo chiamò per casa. "Louis?" disse ancora, recandosi in cucina.
Appeso al frigorifero, c'era un biglietto con scritto "Pranzo fuori, ci vediamo stasera. –Louis".
"Ancora meglio" sbuffò Harry, lasciandosi cadere a peso morto su uno sgabello qualsiasi.
Proprio in quel momento, qualcuno suonò il campanello.
Harry si alzò immediatamente e corse alla porta, con la vana speranza che fosse Louis stesso.
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You drive me crazy
FanfictionHarry/Louis | Stepbrothers!AU. Hatetolove!AU Harry e Louis non si sono mai sopportati, essendo troppo diversi tra loro. Il primo, il classico ragazzo con i voti alti, bello, fidanzato con il Quaterback della squadra, perfetto in due parole. Il secon...