Quando feci il primo passo in quella che, da allora, sarebbe stata la mia nuova classe, sentii di non essere a mio agio.
Come in ogni luogo.
E così la domanda mi sorse spontanea, dove mi sentivo a casa? Dove mi sentivo al sicuro?
Di certo non lì, dove tutti mi guardavano come se avessi un braccio in più o solo un occhio.
Ricordai di essermi sentita al sicuro a Parigi, con la mia famiglia; oppure quando avevo volato per la prima volta su un aereo.
E poi, pochi minuti, ero stata al sicuro nel riflesso dei suoi occhi, nel suono della sua camminata, nei gesti delle sue mani, ed infine avvolta nel giallo dell'aula dello psicologo, su quella sedia comoda ed accogliente.
La professoressa era minuta, dai capelli di un poco naturale rosso acceso, occhiali posizionati sul centro del setto nasale ed un sorriso socievole.
- Allora, come ti chiami?
- Il mio nome è Rose
- Bene Rose, parlaci un po di te, cosi che gli altri possano conoscerti meglio
- Ehm..non saprei cosa..uh beh allora..mi sono appena trasferita, ho un fratello di nome Toby, mi piace molto la musica e mi piace parlare e scrivere. Non voglio annoiarvi, anche perché al vostro posto avrei smesso di ascoltare da un pezzo, quindi penso di aver finito qui
- Okay, prendi posto
I posti erano quasi tutti occupati.
Ne rimanevano due, uno in terza fila ed uno all'ultima. Scelsi quello in seconda.
Davanti a me, una ragazza dai capelli perfettamente piastrati, tinti di un biondo chiarissimo, un cardigan rosa, si era appena girata a guardarmi. O meglio, a squadrarmi.
- Il mio nome è Queen, sarà meglio farti buone amicizie in questa scuola, se capisci cosa intendo
Ormai tutta la classe si era girata a guardare la scena.
- ..Rose. Credo di essere in grado di fare le mie scelte, grazie lo stesso
Tra facce incredule e altre divertite, quella di Queen era diventata rossa.
***
- Hei, hei tu aspetta
La campanella era suonata, la prossima aula era quella di chimica, quinto piano. Una voce mi aveva appena fatto sussultare, una ragazza dai capelli neri e dai grandi occhi mi aveva appena toccato una spalla.
- Ciao!?
- Non mi conosci, sono Catrine, ma tutti mi chiamano semplicemente Cat
- Ah, ciao Cat, io sono ..
- So benissimo chi sei, ormai sei già conosciuta per "la ragazza che ha tenuto testa a Queen"
- Ah, davvero?
- Sì, fai qualcosa in questa scuola e tutti la sapranno subito
- ...
-Avevo pensato che dato che è il tuo primo giorno non avessi nessuno con cui parlare, e quindi ho pensato di...insomma...se ti da fastidio
-Ma certo che no, anzi ti ringrazio. Dove vai ora?
-Aula 33, chimica, tu?
L'aula di biologia era molto più grande delle altre, alti sgabelli erano posizionati due per banco, ornato da provette e cianfrusaglie varie.
Cat, la mia nuova amica, era una ragazza bassina e magra. I capelli ricci le cadevano sulle spalle, e aveva una carnagione chiarissima.
- Sediamoci qui!
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Una nuova vita
FanfictionVi siete mai chiesti "Chi sono io davvero? Oltre la maschera che indosso? Oltre ciò che gli altri vedono di me"? La protagonista è una normalissima ragazza di diciassette anni, la sua presenza a volte non è notata, si definisce una ragazza ordinaria...