Capitolo 6.

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« Christopher Smith lei è in arresto per possesso di sostanze stupefacenti e possesso di armi. Ha il diritto di rimanere in silenzio, ha diritto ad un avvocato se non potrà permetterselo gliene sarà assegnato uno di ufficio, tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale.»

«Christopher noooooooo!!!!!!» corro verso di lui, ma la polizia l'ha ammenettato e portato via prima ancora che me ne accorgessi. È stato Caleb, quel figlio di puttana, lo sapevo che non potevo fidarmi di lui. Lurido bastardo!

«Ehiii sveglia! Non urlare, è solo un sogno, ci sono io qui.» Alysha mi sveglia dolcemente ed io ho gli occhi gonfi di lacrime. La abbraccio.

«Ti voglio bene Roxy, ricordatelo sempre. Ora ti alzi e andiamo a farci una bella tisana calda, così ti rilassi e mi racconti di ieri sera, ti va?» come faccio a non volerle bene, è così dolce con me e così paziente. Annuisco e mi asciugo le lacrime. Ci rechiamo in cucina e mettiamo l'acqua a bollire.

«Sono le 4 di mattina Aly, non c'era bisogno di tutto questo. Domani mattina abbiamo lezione.»

«Tu non ti preoccupare, e piuttosto raccontami di ieri sera! Daiii sono curiosa.»

«Niente, siamo andati in un locale in centro, abbiamo mangiato e parlato del più e del meno. Lo sapevi che è mezzo italiano e mezzo africano? Comunque poi mi ha accompagnata a casa e ha tentato di baciarmi!», spalanca gli occhi

«E tu?!»

«E io l'ho rifiutato!»

«Sei proprio scema.» ridiamo insieme. Beviamo la tisana e poi torniamo a dormire. 

Giorno 2. 

Toc toc ... toc toc ... «Mmmmm....Alyyy vai tuuu» sono troppo assonnata per alzarmi dal letto per vedere chi è, e poi probabilmente è il suo fidanzato. Si lamenta, ma poi si alza e va ad aprire

«Ciao, sono Dwayne. Roxane è in casa?» sussulto, cosa ci fa lui qui a quest'ora? Oh mamma mia sono in condizioni pessime. Nemmeno il tempo di ragionare e accendere un attimo il cervello che lui fa irruzione in camera mia.

«Buongiorno principessa.»

«Cosa ci fai qui Dwayne? »

«Sono venuto a portarti la colazione. Su alzati dormigliona.» si toglie il giubbotto di pelle che gli sta d'incanto e si sdraia di fianco a me.

«Ehi ma che fai?» rispondo io d'istinto, lui non mi ascolta nemmeno e mi bacia. Io spalanco gli occhi e lo respingo subito

«Ma cosa stai facendo!! Ti sembro una dai facili costumi? Smettila di fare il rimorchiatore con me, non funziona. Per cui adesso ti alzi, e se proprio vuoi aspettarmi esci da questa stanza, ti siedi sul divano in salotto e mi aspetti. Okay?» annuisce deluso e obbedisce. Io mi alzo dal letto iper agitata, mi reco in bagno mi faccio una bella doccia fredda per riprendermi e mi preparo alla velocità della luce. Non ci posso credere che sia venuto alle 7 del mattino per portarmi la colazione. Esco dalla mia stanza, vado in salotto e lo trovo seduto sul divano con in mano caffè e donnuts. Mi siedo di fianco a lui e iniziamo a mangiare.

«Grazie, non dovevi.»

«Senti sono venuto fin qua per proporti un cambiamento riguardo alla scommessa.» lo lascio continuare «Sono consapevole che 14 giorni sono pochi. E contando quello di ieri, ne sono rimasti solo 13. Vorrei chiederti se ti va se per questi giorni tu non andassi all'Università, ma venissi a stare da me. Non dormiamo insieme. Tu dormirai nella stanza degli ospiti. Ma almeno abbiamo più tempo per conoscerci.» lo guardo un po' confusa, non capisco dove voglia arrivare, ma accetto. Tanto che sarà mai? Quest'anno le lezioni non le ho seguite molto, Alysha è sempre a casa del suo fidanzato ed io sono praticamente sola in casa, a parte queste ultime notti. Vado in camera mia e preparo un borsone con tutte le mie cose. Una volta finito, usciamo di casa e saliamo in macchina. 

È la mia prima storia che scrivo. Presto arriverà il seguito. Spero che vi piaccia! Lasciate un commento se vi va o votate :) un abbraccioooo!!

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