Capitolo 13.

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La musica sta rallentando, la gente balla a

rallentatore, io parlo a rallentatore...vedo la gente agitarsi, poi vedo dei puffi in mezzo alla pista, mi avvicino

«Ooooh i puffi, che belli» inizio ad accarezzarli

«Ehi ma che cazzo fai?» sento delle mani che mi spingono via, sono proprio antipatici sti puffi

«Fanculo» dico io, questo si alza ma arriva Curtis a prendere le mie difese

«Ehi amico lasciala stare. È fatta. Vieni piccola, andiamo di là», mi prende la mano e mi porta via.

Entriamo in una stanza ed è tutto colorato

«Curtis ma che volevano quei puffi?»

«Niente piccola, erano ubriachi» si avvicina a me e mi bacia. Non è un brutto ragazzo, anzi. È alto almeno 1 metro e 90, ha un fisico scolpito, si vede che si ammazza di palestra, ha i capelli e gli occhi neri. Porta uno snapback al contrario, è pieno di tatuaggi e ha gli orecchini con diamanti - spero non siano veri -.

Iniziamo a baciarci, poi mi spoglia, io lo spoglio e iniziamo a fare sesso. Nelle condizioni in cui sono ora non mi rendo conto di come stia andando, per cui me lo faccio andare bene lo stesso.

Un mese dopo

È passato un mese da quando sono qui ad Harlem. Sento quasi ogni giorno mia madre che è sempre preoccupata per me e mi ripete sempre che vuole venirmi a trovare. Secondo me non vuole venire a trovare me, ma vuole avere una scusa per venire a New York, e come biasimarla, è fantastica! Sono stata in centro solo due volte da quando sono qui, sto sempre in strada con Curtis e la sua gang a spacciare e a farci. Non ho mai guadagnato così tanti soldi, ma d'altronde devo mantenermi in qualche modo. Curtis cerca comunque di proteggermi dalla gente di strada, ma io poi alla fine faccio di testa mia, anche perché da quando sono qui riesco a passare solo mezza giornata lucida..anzi, forse neanche quella visto che quando mi sveglio sento ancora i residui della sera prima.

Mi faccio una doccia, mi preparo e vado in studio dagli altri. Ah sì, hanno uno studio di registrazione e Curtis è il capo di tutto. Fa da manager ad un sacco di artisti, e con tutti i soldi che già guadagna non so perché si debba mettere a spacciare.

«Ciao sorella!» dicono in coro

«Hola!! Come va?»

«Tutto bene, te?» non riesco a rispondere che Curtis mi abbraccia

«Vieni qui. Mi sei mancata» lo bacio e lo abbraccio anch'io. Ma a me non frega niente né di lui né di tutti i suoi amici, voglio solo avere droga gratis e guadagnare qualche soldo. E finché mi promettono tutto ciò, sto al gioco di Curtis.

Suonano il campanello. Marcus va ad aprire la porta,

«Cazzo fratello quanto tempo!! Sei sparito» sento che ridono. Marcus entra nella sala dove siamo noi insieme a......occazzo, no non può essere.

Dwayne's pov

Era da tanto che non tornavo in studio dai miei fratelli, dopo che sono tornato da Las Vegas mi sono chiuso in casa a scrivere, anche perché non avevo voglia di sopportare paparazzi, giornalisti e cos' altro.

Mi viene ad aprire Marcus alla porta, entriamo in sala e......ma quella è Roxane!!!! Ed è seduta sulle gambe di Curtis! Ma cosa cazzo....

«Dwayne! Fratello mio, vieni qui fatti abbracciare! Lei è la mia donna Roxane»

«No brutto figlio di puttana quella è la mia donna!» vedo Roxy che sbianca ma non bado a lei, sono impegnato a saltare addosso a Curtis e prenderlo a pugni. Gli tiro un destro dritto sul naso, poi un altro sulla guancia. Inizia a sanguinare ma io continuo, si mettono in mezzo gli altri e dalla rabbia che ho prendo a pugni anche loro. Vedo Rox che si mette in mezzo ma qualcuno la spinge e la fa cadere a terra.

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