VILLA KRUG

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Daniel e Katerina sono arrivati dove un tempo sorgeva Villa Krug e dove ora restano solo macerie.
-Trapp: "Sei pronta?"
-Katerina: "È come un tuffo nel passato. È l'ultimo posto di cui ho un ricordo felice con la mia famiglia, è l'ultimo ricordo che ho di mia madre."
-Trapp: "Conosco questa sensazione..."

Non c'è nessuno finché una vecchia Rolls Royce arriva fermandosi proprio vicino i due.
-Autista: "Signori, potete salire."
Daniel si volta verso Katerina ma sanno entrambi che non ci sono scelte e così, salgono per arrivare ad una grande villa non troppo distante dalle rovine di Villa Krug. Entrati in villa, notano entrambi quanto il nero delle pareti renda cupo l'ambiente, specie se con poche luci, per di più leggere. Improvvisamente arriva un uomo dal corridoio principale, ha una vestito grigio ed una camicia coreana, camminando si illumina anche il corridoio ma solo fino al suo petto arriva la luce.
-?: "Benvenuti... ma che bella riunione di famiglia.
-Katerina: "Vincent..."
-Vincent: "Pensavi fossi morto? Invece... sono ancora qui. Lo stesso devi pensare anche tu... Daniel."
-Trapp: "Vincent Krug, figlio di Markus..."
-Vincent: "E fratello di Katerina Krug, la donna di cui sei innamorato, che strana la vita."
Vincent Krug esce dall'ombra, il suo volto è sfregiato ma le sue cicatrici sono coperte da una maschera a metà volto di colore bianco che ne copre quelle più evidenti.
-Trapp: "Quell'esplosione deve averti fatto parecchio male."
-Vincent: "Non nascondo di si, tutta chirurgia, ho parte della mia coscia in viso. Copro quel che posso coprire, ma alcune cicatrici non possono essere sanate, dico bene Daniel? Oh ma certo, non ti avrà detto nulla conoscendolo, perdonalo Katerina, perdonalo da parte mia. Mi dispiace ma non sei la prima e forse neanche l'ultima... Tarpeia Dumont, per esempio... lei era la sua preferita, la numero uno, venite con me. Da qui posso ancora vedere i resti della villa, dove ho perso la vista dell'occhio destro ma dove qualcuno ha perso la donna della propria vita, ammesso fosse sempre lei."
-Trapp: "Ti sei divertito tanto in tutto questo tempo. Me lo auguro."
-Vincent: "Certo! Ho visto crollarti il mondo addosso, ho visto perderti Leindfield, Morte, Tarpeia Dumont. Sono io la Conclave, sono io la causa della tua sofferenza presente, passata e futura."
-Trapp: "Resterai sempre l'ombra di tuo padre."
-Vincent: "L'avrei ucciso prima o poi. Leindfield mi fece un favore... dopotutto."
-Trapp: "Sai Vincent... ho visto anche io le tue perdite. Tuo padre, Cabasso, Tuulia Hernandez e pensa un po'... il prossimo sarai tu."
-Vincent: "Una cosa è certa, qualcuno dovrà allungare la lista delle persone perse. A differenza tua, io non porto rancore."
-Trapp: "Allora, perché hai valuto che venissi?"
-Vincent: "Per ucciderti, Daniel! È chiaro, ogni gioco ha la sua fine e con te mi sono divertito abbastanza. Hai 48 anni, dannazione, sei invecchiato, è il momento di chiudere la partita."
-Trapp: "Bene, vorrà dire che giocheremo a casa mia!"
47 prende il fucile di uno dei suoi agenti mentre Vincent fugge via, entrambi riescono a fuggire facendo strada tra gli agenti che Daniel uccide.
-Katerina: "Dove andiamo adesso?"
-Trapp: "Andiamo a casa"

47 - Merces LetiferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora