Seventeen and nineteen
Suonò il campanello, Taehyung alzò la testa di scattò e guardò la porta.
Allungò una mano verso il telefono appoggiato sul marmo dell'isola della cucina e lo sbloccò. Si aprì la chat con Jungkook.
Kookie
Sì domani gioco, poi mangiamo una pizza tutti insieme
Non gli aveva scritto nient'altro, non era evidentemente lui.
Il biondo sospirò, probabilmente era Bogum.
Appoggiò il coltello con cui stava tagliando il cipollotto sul tagliere di legno.
Suonarono ancora.
"Arrivo!"
Guardo il coltello e pensò quasi di portarselo dietro. Come aveva detto Jungkook Bogum era già dietro la sua porta, sentiva lo stomaco stringersi per il nervoso, e forse per il senso di colpa.
Girò le chiavi nella toppa e aprì senza neanche guardare dallo spioncino.
"Piccolo."
Sì, era Bogum. Il nodo allo stomaco si strinse di più. "Non chiamarmi piccolo." il tono gli uscì più scoraggiato che arrabbiato.
Bogum fece un sorrisetto. "Eddai Tae, te la sei presa?"
Taehyung fece per chiudergli la porta in faccia ma il maggiore la bloccò immediatamente, spinse e la aprì, entrando in casa.
"Torna da dove sei venuto." sibilò Taehyung, gli occhi bassi. Non sapeva perché ma continuava a pensare a Jungkook.
"Se non mi avessi voluto non mi avresti aperto, piccolo."
"E piantala cazzo!" sbottò il biondo, spingendo indietro l'amante che gli si era avvicinato malizioso. "Ho sbagliato ad aprirti, esci e tornatene a casa."
"Neanche per idea, dai Taehyung, ti chiedo scusa."
"Che scuse sincere."
Il minore si voltò e tornò in cucina, Bogum lo seguì a ruota.
Taehyung afferrò il coltello e riprese a tagliare la cipolla con movimenti secchi della mano. Era arrabbiato, e non sapeva perché lo fosse così tanto. Due braccia gli avvolsero la vita e un corpo caldo si appoggiò alla sua schiena.
"Bog-"
"Piccolo, ti chiedo davvero scusa, non essere più arrabbiato con me."
Arrabbiato. Era così arrabbiato.
"Lasciami Bogum."
"Bogum?" il maggiore ridacchiò, dandogli un bacio sulla nuca. "Jeon è andato a casa?"
Taehyung si irrigidì leggermente e cercò di resistere all'istinto di girarsi e tirargli un pugno.
"Sì, come adesso farai anche tu."
"No, io rimarrò qui con te, non mi paragonare a lui." gli sussurrò Bogum sulla pelle della nuca, infilò una mano sotto il suo maglioncino e gli accarezzò lascivo il fianco.
"Non vi paragono o rischierei di sputarti in un occhio."
La sua mano era calda. Ripensò a quella di Jungkook quella mattina, le avrebbe scambiate volentieri.
Bogum si irrigidì leggermente. "Non fare lo stronzo con me."
"Vattene a casa Bogum." Taehyung si voltò, scivolando via dalla sua presa, e andò ad accendere il gas sotto l'acqua per il ramen.
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I was sixteen (and i was only your best friend) - vkook / taekook
RomanceJeon Jungkook e Kim Taehyung si conoscono da quando avevano rispettivamente dieci e dodici anni. Jungkook era un bambino entusiasta e pieno di vita che non stava fermo un istante; Taehyung era più tranquillo, più permaloso, più spigliato con le pers...