Due mesi, sono passati due fottutissimi mesi.
Questo periodo di tempo dovrebbe essere positivo dato che l'Hydra non mi ha ancora rintracciata ma è anche da due mesi che non vedo James.
Non capisco perché io continua a pensare a lui, insomma mi ha solo aiutato a non farmi uccidere da quella associazione che una volta definivo casa.
Eppure per qualche strano motivo non riesco a non concentrarmi su qualcosa che non sia lui.
Anche le mie visioni hanno deciso di concentrarsi solo su di lui.
"Mi potrebbe passare la palla?" mi chiede un giovane ragazzino francese. Io gliela passo e torno a disegnare il mio soggetto preferito, ovviamente lui.
Devo ammettere però che sono stata molto fortunata a trovare un appartamento in affitto in questa cittadina, né troppo piccola e né troppo grande a sud della Francia.
Sfortunatamente non ho ancora trovato un lavoro, ma grazie al mio conto bancario in Svizzera riesco a pagare l'affitto.
Noto che il sole sta già scomparendo e guardando l'ora, cioè le sei di sera, capisco il perché.
Mi conviene quindi tornare a casa.
Il tragitto dal parco al condominio è abbastanza lungo da fare a piedi ma, non trovando taxi in giro, dovrò arrangiarmi.
Durante la mia camminata rimango nel mio mondo composto ormai interamente dal Soldato d'Inverno.
Passo vicino ad un vicolo buio e senza neanche prevederlo una mano guantata mi prende per il braccio e mi porta nel vicolo.
La persona sconosciuta mi blocca al muro con tale forza che io rimango un attimo scombussolata.
Quando mi riprendo noto che la persona che mi blocca è una donna alta quasi quanto me e probabilmente anche della stessa età.
I suoi capelli sono neri mentre i suoi occhi, per quel che posso vedere sono o marroni o verdi.
La tuta che indossa conferma i miei sospetti, è un'agente dell'Hydra.
Prima che possa impugnare il suo pugnale, prendo il mio ma lei mi disarma.
Non avendo più armi con me inizio a combattere a mani nude cosa che fa anche lei, ma poi prende il suo pugnale e cerca di ferirmi alla gola o alle braccia.
Non avendo più altre soluzioni e neanche tempo per prevedere le sue mosse, faccio l'unica cosa che posso fare: corro fuori dal vicolo.
La ragazza mi insegue ma non conosce la città come me, quindi decido di sfruttare le mie conoscenze a mio favore.
Svolto in un altro vicolo vicino al mio condominio, mi arrampico sulla scala antincendio, ma prima che possa salire lei mi prende la caviglia e mi butta giù.
Sbatto la testa e quando tasto la ferita noto che sanguina.
Lei con ancora il pugnale in mano si avvicina a me ma qualcuno le spara prendendo di striscio il suo braccio.
All'inizio del vicolo, illuminato da due lampioni, c'è James con in mano un fucile d'assalto, il mio fucile d'assalto.
La ragazza si avventa contro di lui e riesce a disarmarlo, però lui le tira un pugno con il braccio in vibranio che la fa rimanere incosciente.
James si dirige quindi verso di me e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"Grazie" gli dico riconoscente anche se non so ancora come abbia fatto a trovarmi.
"Non ringraziarmi, forse un giorno ricambierai il favore" dice, copiando la frase che gli ho rivolto io più di due mesi fa.
Mi lascio sfuggire una risatina.
"Immagino che adesso siamo pari" gli dico con ancora il sorriso sulle labbra.
"Immagino di sì, ma ora è meglio andare prima che si riprendi" dice indicando la ragazza ancora svenuta.
Nascondiamo il fucile e usciamo dal vicolo disinvolti per evitare gli sguardi curiosi dai passanti.
Ci dirigiamo al mio appartamento, di nuovo, e riprendo il mio zaino che in due mesi non ho ancora svuotato.
"Come hai fatto a trovarmi?" gli domando finalmente.
"Immagino tu sappia chi sia Tony Stark" mi risponde.
"Capisco. E sentiamo, perché invece mi stavi cercando?" gli domando ancora. Non capisco come un individuo come il Soldato d'Inverno possa interessarsi a una come me, a una che gli ha fatto patire le pene dell'inferno.
"I-io, i-in realtà, e-ero preoccupato per te Lizzie" mi dice imbarazzato con la testa china mentre si gratta la nuca.
Come fa a far sembrare il mio nome tremendamente sexy anche quando lo dice con quel tono?
Cosa ho appena pensato? Mio Dio, riprenditi Elizabeth.
"Ti ringrazio James ma so benissimo cavarmela da sola" gli rispondo.
Lui alza lo sguardo e mi risponde a tono "Ah sì?! E poco fa immagino te la stessi cavando benissimo!"
Lo guardo sbigottita, non lo avevo ancora sentito alzare la voce in quel modo con me, ma in fondo cosa mi stupisco, non lo conosco neanche.
"Scusami. Ma te l'ho detto: io mi preoccupo per te, Elizabeth." mi dice lui con tono più calmo.
Mi avvicino, gli prendo la mano e gli sorrido.
"Grazie mille, James" dico per poi dargli un bacio sulla guancia.
Ma che diavolo mi succede?!
Mi stacco e gli sorrido "Ora concentriamoci perché non è ancora finita"
SPAZIO AUTRICE:
Hello people, ecco qui l'ottavo capitolo, lo so è un po' lungo ma ci ho preso la mano. Preparatevi che nel prossimo capitolo ci sarà una scena shock.
Mi scuso per eventuali errori di battitura.
-Kia🌹
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The Winter Is Coming || Bucky Barnes [SOSPESA]
RandomElizabeth Arina Volkov vive a New York come una normale ragazza ma in realtà c'è ben poco di normale in lei, con un oscuro passato e un'identità da tenere segreta. La sua vita, già abbastanza complicata, diventerà ancora più confusa a causa del suo...