Capitolo 15

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POV'S LIZZIE

Mi risveglio in una stanza che non riconosco e per un attimo temo che la mia visione si sia avverata, ma la mia tesi viene distrutta quando noto di non essere legata e che l'arredamento è ben diverso da quello presente all'Hydra.

Mi alzo e per poco tempo mi colpisce un forte giramento di testa dal quale mi riprendo subito.

L'incontro ravvicinato con il paparino mi ha fatto decisamente male, ma ora so cosa ci attenderà.

A destra del letto, e quindi difronte a quella che penso sia la porta d'entrata, si trova un'immensa vetrata dalla quale posso vedere un'enorme distesa di erba.

"Ti sei svegliata" dice una melodiosa voce che riconosco subito.

Mi giro e lo guardo: è appena uscito da quello che identifico come il bagno dato il suo 'abbigliamento' poiché indossa solo un asciugamano in vita.

Arrossisco subito e distolgo lo sguardo.

"Scusa, ho usufruito del tuo bagno dato che era da più di due ore che non ti svegliavi" mi informa lui.

"Sei stato con me per più di due ore?" mi volto verso di lui, ignorando la situazione imbarazzante in cui ci troviamo.

"Non potevo lasciarti da sola non sapendo a che ora ti saresti svegliata" mi dice lui.

Mi avvicino a lui tanto che posso vedere le goccioline d'acqua sul suo petto.

Appoggio la mia mano sulla sua spalla sinistra contornata da cicatrici e gli lascio un dolce bacio sulla guancia.

"Ti ringrazio James" gli dico ancora vicina a lui.

"Non devi ringraziarmi, è un piacere madame" mi risponde con un sorriso lui, anche se lo vedo ancora molto a disagio.

"Dovresti smetterla di sentirti a disagio con il tuo braccio, è parte di te ma questo braccio non sei tu. Sei tu a controllarlo, non è il contrario" gli dico capendo la sua situazione.

"Lo so, ma non riesco a pensare che questo braccio abbia ferito, abbia ucciso, miriadi di persone" mi risponde abbassando lo sguardo.

"Non sei stato tu, James, è stato l'Hydra. Tu non hai colpe" gli rispondo guardando quegli occhi azzurri come il ghiaccio.

Faccio scorrere la mano dalla sua spalla per tutto il braccio per poi prendere la sua mano estremamente fredda.

La alzo e metto i nostri palmi l'uno contro l'altro.

I nostri sguardi sono sulle nostre mani, siamo talmente concentrati che non sentiamo i passi che si dirigono verso la porta.

La porta viene spalancata e Tony Stark nel suo completo elegante continua a spostare lo sguardo da me a James.

"Non vorrei aver interrotto questo bel momento, ma dato che tu, Elizabeth, sei sveglia potreste raggiungerci, magari con addosso dei vestiti" dice Iron Man, evidenziando la situazione del Soldato d'Inverno.

Io arrossisco e abbasso la mano per poi rispondere al genio.

"Arriviamo subito" dico per entrambi.

Stark ci guarda ancora per poi lasciarci nuovamente soli.

"Forse è il caso di fare come ci dice" dico non muovendomi minimamente.

"Sì, forse sì" dice James con un sorriso senza allontanarsi da me.

Anzi, si avvicina ancora di più fino a far scontrare le nostre bocche in un dolce e delicato bacio.

Lui mi prende per la vita con il braccio in vibranio e con l'altro mi accarezza la guancia, per poi approfondire il bacio infilando la sua lingua nella mia.

Io ricambio con la stessa passione tenendomi a lui e alzandomi sulle punte per raggiungerlo meglio.

Ad un certo punto sento qualcosa di duro premere sulla mia coscia.

Mi stacco, sorridendogli.

"Forse dovresti risolvere un problemino, non trovi?" dico ridacchiando.

"Hai ragione" mi risponde per poi stamparmi un bacio sulle labbra e girarsi per andare in bagno.

Finalmente ho capito cos'è quel calore al petto quando sto vicino a lui, quella sensazione di essere a casa quando mi ritrovo tra le sue braccia, quella voglia di perdermi nei suoi occhi: è amore.

SPAZIO AUTRICE:
Hello people, ecco qui il quindicesimo capitolo. Forse è un po' spinto ma ammettetelo che volevate il loro bacio. Spero vi stia piacendo, al prossimo capitolo.
Mi scuso per eventuali errori di battitura.
-Kia🌹

The Winter Is Coming || Bucky Barnes [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora