The Winter Is Coming || Bucky Barnes [SOSPESA]

Capitolo 34

POV'S BUCKY
Mi risveglio nel letto che condivido con Elizabeth, non trovandola con me.

Provo ad alzarmi ma un dolore al costato me lo impedisce, obbligandomi a rimettermi sdraiato.

"Avrei dovuto avvertirti prima" dice la voce di Sam, seduto alla mia destra su una piccola poltrona.

"Che diavolo è successo? Dov'è Elizabeth?" chiedo al mio amico cercando in qualche modo di mettermi seduto nonostante il dolore.

"Questo dovresti dirlo tu a me, visto che stava venendo ad aiutare te, Sophie e, presumibilmente, Alexander contro quelli dell'Hydra, che in qualche modo misterioso sono riusciti a oltrepassare la barriera" mi risponde lui.

In un attimo i ricordi delle ore precedenti si fanno spazio nella mia mente.

Sono nella palestra del palazzo ad allenarmi con Sam, Steve, Nat, Sophie e Wanda, per cercare di migliorare le nostre mosse.

Elizabeth ha detto che sarebbe andata al lago per cercare di avere qualche nuova visione ed io l'ho lasciata fare.

All'improvviso l'allarme risuona nel palazzo e la voce di Shuri insieme ad esso.

"C'è stata un'infiltrazione nella barriera, le telecamere sono tutte disattivate e non sappiamo chi sia l'intruso. Dagli scanner qualcosa sta atterrando sul tetto" ci informa la principessa Wakandana.

Noi tutti ci guardiamo, usciamo dalla palestra cercando di raggiungere il tetto per respingere l'intruso, quando un gruppo ben organizzato di persone ci attacca, concentrando la battaglia nella sala del trono.

"A chiunque riesca a sentirmi, servono rinforzi alla sala del trono" dice Steve, attraverso l'auricolare mentre combatte con un paio di agenti.

Più li combattiamo più sembrano aumentare, nel frattempo però quasi tutti sono venuti in nostro soccorso, tranne Elizabeth e Alexander.

"Braccio di ferro e Nightmare, voi dirigetevi al tetto, sembra che arrivino tutti da lì" dice Tony attraverso l'auricolare, presubilmente rivolgendosi a me e a Sophie.

"Va bene, ma chiamami ancora una volta così e sei morto Stark" dice Sophie guardandomi e annuendomi.

Io e la ragazza saliamo le scale correndo fino ad arrivare al punto prestabilito.

Davanti a noi Alexander sta combattendo contro un alto numero di agenti, cavandosela anche fin troppo bene, sembra quasi che gli agenti non si stiano veramente impegnando.

Anastasia fa per raggiungerlo ed aiutarlo ma io metto un braccio davanti al suo corpo fermandola.

Il mio istinto mi sta mettendo in guardia, ma da cosa?

"Volete aiutarmi, o no?" dice il maggiore dei fratelli guardandoci e aspettando un nostro intervento.

Durante il lasso di tempo che spreca a guardarci gli agenti non lo feriscono, fingendo però di continuare a combattere.

"Tu non sei davvero dalla nostra parte" affermo io, assottigliando gli occhi.

Lui mi guarda e sputa una risata senza alcuna traccia di divertimento.

"Ho sempre ammirato molto il tuo istinto, Soldato" dice, alzando la mano e fermando definitivamente gli agenti sotto il suo chiaro comando.

Gli occhi del ragazzo cambiano diventando cometamente bianchi, segno che sta usando tutti i suoi poteri, ma non contro di noi.

Fa cenno agli agenti di sorpassarci e di andare, probabilmente, insieme agli altri.