warning: presenza di una scena delicata.
Jungkook.
Avevo passato il Natale a Daegu con i nonni e gli zii materni. Solitamente passavamo sempre le feste a casa ed erano i parenti paterni a farci visita ma da quando lui se n'era andato, nessuno di loro si era fatto né vedere né sentire. Padre di merda, parenti di merda, rimaneva tutto in famiglia. Quest'anno avevamo optato per spostarci noi siccome i miei nonni erano anziani e non sarebbero riusciti a guidare fino a Busan e in ogni caso mi aveva fatto bene cambiare aria per un paio di giorni.
Il giorno di Natale Taehyung mi aveva chiamato per farmi gli auguri e mi aveva chiesto di fargli compagnia mentre preparava la valigia. Mi confessò che aveva completamente perso lo spirito natalizio perché da piccolo suo padre organizzava sempre dei pranzi o delle cene di lavoro e lui era costretto a starsene seduto e in silenzio, con una fastidiosa cravatta stretta sul collo ad ascoltare uomini parlare di argomenti che non poteva comprendere. Mi immaginai un bambino di 7-8 anni triste e solo mentre io a quell'età giocavo con i miei cugini, aprivamo i regali, mio zio si fingeva Babbo Natale. Smorzai la tensione dicendogli che anche per me quest'anno era un Natale diverso dal solito per colpa di mio padre e aggiunsi che avremmo dovuto cercare di essere meglio io del mio e lui del suo. Fu pienamente d'accordo con me.
Poi non lo sentii fino al 30 dicembre quando fui io a scrivergli gli auguri di buon compleanno. Fu sorpreso perché non si aspettava che me ne ricordassi e io risposi che era la prima informazione che avevo saputo di lui, non avrei mai potuto dimenticarmene.
Ci sentimmo poco anche perché non volevo disturbarlo nei pochi giorni di vacanza che si era preso perciò dopo appena un paio di messaggi smisi di rispondere. Mi mancava e non vedevo l'ora che tornasse a casa per vederlo. Non ero riuscito a passare del tempo consistente con lui se non sul posto di lavoro ma in ogni caso non si era fatto né toccare né avvicinare in nessun modo e io morivo dalla voglia di sentire le sue mani addosso. Non sapevo che cosa provasse per me ed ero intenzionato a capirlo solo che ancora non avevo pensato a come muovermi, non sapevo se dirgli la verità in modo diretto ma avrebbe potuto reagire male. Forse avrei potuto continuare con tattiche velate, prima o poi sarebbe crollato ma sapevo quanto fosse testardo e soprattutto non sapevo che cosa fosse successo in quelle tre settimane di silenzio. Avevo come la sensazione che mi nascondesse qualcosa e non riuscivo a capire cosa e perché.
Arrivò il 31 di dicembre e io e Jimin eravamo stati invitati ad una festa a casa di un compagno di classe. Verso le 23 Yoongi lo chiamò e lui si allontanò lasciandomi solo. Era spaventato e felice allo stesso tempo. Felice perché le cose col suo ragazzo andavano bene, si vedevano spesso e la tecnica di limitare le prestazioni a contatti non fisici stava funzionando in quanto Jin non si era ancora accorto o faceva finta di non accorgersene finchè riceveva la sua parte di guadagno in tempo. Dall'altro lato era spaventato perché sapeva che quella situazione non sarebbe potuto durare a lungo, prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con il Master e con la sua famiglia ma per ora cercava di non pensarci troppo.
Avevo conosciuto Yoongi di persona quando un giorno dopo scuola io e Jimin ci eravamo fermati a pranzare alla nostra solita piadineria e lui si era presentato li, facendo una sorpresa al mio migliore amico. Avevo letteralmente visto il suo viso illuminarsi e riservargli un sorriso che mai avevo visto prima d'ora e fui immensamente felice che avesse trovato qualcuno da amare e che lo amasse di rimando con la stessa intensità.
Estrassi il telefono dalla tasca per controllare se Taehyung mi avesse scritto come mi aveva promesso ma ancora niente, silenzio stampa. Poi una voce e soprattutto un nome pronunciato attirò la mia attenzione.
"Geikei?"
Alzai lo sguardo e riconobbi un ragazzo che era a scuola con me solo che non capii come facesse a conoscere il mio nome d'arte. Mi prese il panico e non risposi.
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Be my rich bitch│taekook
Hayran KurguJungkook è un normale ragazzo di diciott'anni, educato, timido e generoso. Ad un certo punto della sua adolescenza dovrà fare i conti con il suo orientamento sessuale che sarà causa dell'abbandono del padre. Nel giro di poco tempo inoltre si ritrove...