19. «Questa situazione ti pesa?»

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Jungkook.









Erano passati un paio di giorni e io non avevo ancora trovato il coraggio di parlane con mamma però mi decisi a farlo un tardo pomeriggio quando mi chiese aiuto per la cena dal momento che si era messa in testa di insegnarmi a cucinare meglio di lei.

Stavamo affettando e mescolando ingredienti con solo la televisione in sottofondo, era serena e pensai fosse il momento perfetto.

"Ehm, mamma?"

"Si, tesoro?" Rispose senza alzare lo sguardo da ciò che stava facendo.

"I-io...ho una cosa da dirti."

"Parla pure, lo sai che puoi dirmi tutto."

Presi un respiro profondo e pensai che se aveva accettato la mia omosessualità, avrebbe accettato anche Taehyung.

"Mi vedo con una persona..." Dissi piano e proprio in quel momento lei appoggiò il coltello e si girò a guardarmi.

"Un ragazzo?" Chiese e io annuii. "E come si chiama?"

"Taehyung."

"È un tuo compagno di scuola?"

Sorrisi pensando che Taehyung aveva finito la scuola da ben 8 anni e scossi la testa.

"N-no lui...è già diplomato, è più grande di me."

"Oh quindi è all'università? L'hai conosciuto lavorando in biblioteca?"

Non avevo pensato a quale scusa inventarmi per parlare di lui il meno possibile per non esporlo troppo, essendo che comunque era una persona importante e conosciuta e mia madre, inconsapevolmente, mi aveva appena dato l'idea perfetta.

"S-si." Mentii. "Già, proprio così."

Lei mi sorrise.

"E ti piace molto?"

"Mi piace da impazzire, mamma."

"E ti tratta bene?"

"Certo."

"Questo è l'importante. Sono felice che tu abbia trovato una persona che ti fa stare bene."

Sentii un grosso peso scendermi dal petto e fui immensamente grato del fatto che lei mi capisse e condividesse le mie scelte. Mi ritenevo fortunato ad avere una figura genitoriale come lei al mio fianco.

"E a proposito di lui, m-mi ha chiesto una cosa..."

"E sarebbe?"

"Mi ha chiesto s-se...per Pasqua mi va andare c-con lui...a Fukuoka, in Giappone."

Abbassai lo sguardo e cominciai a torturarmi le dita delle mani agitato.

"Jungkook..."

"Eh mamma lo so, non mi arrabbierò se mi dirai di no." Dissi senza alzare la testa.

"Non vorrei dirti di no però...non lo conosco neanche, devo fidarmi a mandarti all'estero con uno sconosciuto?"

Sapevo mi avrebbe risposto così. Sapevo mi avrebbe chiesto in modo velato di conoscerlo di persona solo che io semplicemente non potevo presentarglielo per ovvi motivi.

"Sarebbe solo per 4 giorni e ti chiamerei tutti i giorni, più volte al giorno..." Provai.

"Chi pagherebbe? Lo sai che io non posso darti molto e mi dispiace per questo."

"No mamma, non dispiacerti, non è un problema. Pagherei io la mia parte."

Si avvicinò e mi accarezzò i capelli, facendomi finalmente alzare la testa per incontrare i suoi occhi sereni e sinceri.

Be my rich bitch│taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora