Una piccola vendetta

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(P.O.V. Callie)

Il nuovo ospedale in cui si stava ritrovando a lavorare non dava tutte le soddisfazioni che indubbiamente il Seattle Grace Hospital le donava ma quella giornata, che già si preannunciò positiva per quella spensierata intesa con la sconosciuta in stazione, si mostrò ancora piena di sorprese. Infatti fu richiamata al pronto soccorso per un incidente stradale e quando aprì le tendine del box dove il paziente era steso e si rese conto di chi fosse, per prima cosa un senso di preoccupazione attraversò la sua mente:

"Capo cosa ci fa qui? Ha avuto un incidente stradale?"

"Torres grazie a dio, è una slogatura non è niente, ho una riunione con il consiglio"

Resasi conto della situazione non grave del paziente, un sorriso soddisfatto si formò sul suo viso. Si trattava del dott. Webber, si era slogato una caviglia e necessitava di alcuni punti ma nulla di così preoccupante, così approfittò della situazione per una piccola vendetta personale. L'ospedale in cui ora stava lavorando era anch'esso un ospedale universitario, uno scarso programma universitario, così richiamando uno specializzando alle prime armi iniziò a parlare:

"Oh, non lo so signore la lacerazione è piuttosto profonda, ci vorranno senz'altro i punti. E la caviglia oh dio, potrebbe essere necessario l'intervento"

"E' una slogatura Torres, lasci stare" ribatté Webber.

"Voi due vi conoscete?" Intervenne lo specializzando.

"Io e il dott. Webber ci conosciamo da tanto, abbiamo lavorato insieme per quanto? 5 o 6 anni? Si. Senta mi dispiace dirlo ma la lacerazione va richiusa e dato che questo è un ospedale universitario e il dott. Mckee è al suo primo giorno, devo lasciare che si occupi di lei."

Poi si rivolse allo specializzando: "Sa come fare una sutura, vero?"

"Si eccome" rispose il ragazzo,

"Bene" enfatizzò Callie, poi si rivolse nuovamente al dott. Webber:

"Piacere di averla rivista"

E andò via.

Corse nella call room più vicina e si precipitò a chiamare Mark al cellulare:

"Non puoi capire cosa è appena successo, oggi è una giornata fantastica!"

"Hey frena, frena, non mi piace tutto questo entusiasmo, non puoi essere entusiasta del nuovo lavoro, muovi il culo e torna qui" rispose Mark

"Non pregherò mai il capo" Chiarì Callie poi continuò "Non è per il lavoro, è per quello che è appena successo a lavoro e per stamattina"

"Cosa è successo?

"Il dottor Webber è qui, ha avuto un incidente nulla di grave, ma aveva una lacerazione così l'ho fatta suturare ad uno specializzando"

"Grande Torres, ora così non ti riprenderà mai"

"Hey, quell'uomo non mi merita, sono una Dea dell'ortopedia e questo è il prezzo che deve pagare per non avermi assunta come strutturata"

"Va bene Torres, hai ragione" rispose Mark, poi continuò "e cosa è successo stamattina?"

Alla domanda appena ricevuta, Callie sorrise per il ricordo appena apparso nella sua testa, poi raccontò a Mark di questa ragazza un po' goffa ma altrettanto bella da toglierle il fiato, di come avesse sentito che tra di loro ci fosse un'intesa naturale e di come probabilmente non l'avrebbe più rivista.

"Non disperare, l'auto ancora non è pronta, dovrai prendere il treno comunque per tutta la prossima settimana, magari la incontrerai" Rispose Mark divertito.

"Non me lo ricordare" Enfatizzò Callie al pensiero di non poter guidare la sua auto per ancora una lunga settimana ma il pensiero che avrebbe potuto così rivedere la bionda sconosciuta, spazzò via il suo cattivo umore.

La coincidenza che aspettavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora