(P.O.V. Arizona)
Passarono due giorni da quell'inaspettato e strano incontro fatto solo di sguardi, Arizona continuò indisturbata la sua vita, si recò a lavoro come aveva sempre fatto ogni giorno. L'immagine della bella latina sconosciuta però era ancora chiara nella sua mente, spostò addirittura l'appuntamento serale che avrebbe dovuto avere quello stesso giorno, pensò che se fosse uscita con il suo appuntamento non avrebbe fatto altro che immaginare la sua bella latina bruna per tutta la durata della serata.
Dopo aver appena terminato l'ennesimo consulto in terapia, voleva solo raggiungere la caffetteria e bersi un meritato caffè, quando un'infermiera infranse i suoi piani:
"Dottoressa Robbins!" si affrettò ad urlare la giovane infermiera mentre cercava di raggiungerla.
Arizona si fermò e si voltò nell'attesa di ricevere le nuove parole che l'infermiera le avrebbe rivolto:
"Dottoressa Robbins, mi scusi ma il capo la sta cercando"
"Va bene, grazie mille Lauren" Disse Arizona rivolgendole un sorriso, poi si congedò.
Così si recò verso l'ufficio del suo superiore, ogni volta prima di entrare in quella stanza doveva respirare profondamente almeno un paio di volte per poter mantenere la calma, aveva da sempre un problema con l'autorità, soprattutto quando era incazzata con essa infatti in quei casi si ritrovava addirittura a piangere; il fatto è che le ricordava il suo rapporto con il padre, colonnello dei Marines sempre stato autoritario con lei.
Bussò alla porta.
"Avanti" una voce risuonò dall'interno.
"Ok Arizona ce la puoi fare" si disse, afferrò la maniglia ed aprì la porta.
"Mi cercava capo? C'è qualche documento che non le ho consegnato?" Disse pensando all'ultimo viaggio di lavoro che proprio non voleva andare via dalla sua testa.
"No tutto perfetto Robbins, accomodati pure" disse l'uomo e Arizona dopo un ulteriore ispirazione così fece. Poi l'uomo continuò:
"Tranquilla, volevo solo congratularmi per il lavoro svolto e dirti che a Seattle farebbe piacere riaverti lì per una nuova consulenza"
Arizona rimase senza fiato, non per le congratulazioni del suo superiore e l'apprezzamento da parte di Seattle, o meglio non principalmente per quello (perché comunque doveva ammettere che fu bello lavorare con loro), magari in un'altra situazione la scoccerebbe l'idea di dover viaggiare nuovamente in treno, ma rimase senza fiato perché quel ritorno in treno, in quella città così umida e piovosa, poteva significare incontrare nuovamente la sua latina sconosciuta, forse un'utopia ma pur sempre una possibilità.
"Mi farebbe piacere ritornarci" si affrettò a dire.
"Perfetto allora li chiamo e organizzo un nuovo incontro, vuoi sempre pernottare per una notte?" Disse l'uomo.
"Certo" rispose Arizona.
'Porterò sicuramente l'ombrello questa volta' pensò sorridendo.
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La coincidenza che aspettavo
FanfictionCallie si stava recando a lavoro preparandosi ad un'altra giornata abitudinaria, non sapeva che proprio quel giorno una strana coincidenza le avrebbe fatte incontrare. Fanfiction su Grey's anatomy, in particolare sulle Calzona. (ovviamente i person...