Tell me that is not true

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CRYSTAL
Niall.
L'unico pensiero che mi perseguita da mesi.
Tra me e lui le cose vanno splendidamente!
Oggi è un gran giorno.
Oggi è il mio compleanno e lui mi ha promesso un regalo che sicuramente sarà il più bello di tutti.
Sono già vestita e pronta, esco per andare verso la mia Honda e raggiungere il mio ragazzo a casa sua ma con grande sorpresa mi trovo davanti Eleonor.
"Ehi El!"
Le dico andandole in contro e abbracciandola come faccio sempre.
Lei l'ho conosciuta a scuola, è stata la prima con cui ho stretto amicizia, è davvero una ragazza fantastica.
"Ciao..."
Noto la tristezza nella sua voce, e quando mi parla abbassa gli occhi guardandosi le punte delle scarpe. Segno che qualcosa la turba.
"Che ti prende?"
All'improvviso alza gli occhi e noto che sono rossi e irritati da un pianto fatto poche ore fa.
"Oh mio Dio... Dimmi che cos'hai El..."
In men che non si dica riprende a piangere e istinitivamente la riabbraccio cercando di calmarla. Ci riesco e decido che è meglio passare un po' di tempo con la mia amica e poi andare dal mio ragazzo, Niall capirà se arrivo un po' in ritardo.

"Grazie di tutto, davvero!"
Ora siamo sedute al tavolino della nostra gelateria preferita a gustarci un buonissimo gelato nonostante il freddo. Si, a noi piace mangiare il gelato anche quando è Dicembre e Natale si avvicina.
"Non devi ringraziarmi, solo che se mi dicessi quello che hai magari potrei aiutarti di più..."
Rispondo ad Eleonor un po' titubante. In un primo momento riabbassa gli occhi, ma poi li solleva e mi sorride dolcemente senza dire una parola.
Non mi dice cosa la fa stare così tanto male e sinceramente la cosa mi da un po' fastidio. Pensavo fossimo diventate ottime amiche, ma evidentemente non fino al punto di confessarci tutto. Vorrei aiutarla e sapere, ma, per ora, decido di non farle pressione.
Rientriamo a casa e dopo questa stupenda serata sono stanca ma felice.
Un momento... Sto dimenticando qualcosa... Ma cosa?
Oddio! Oggi Niall!
Sono già le 20:00 e noi dovevamo incontrarci due ore fa, proprio quando sono uscita di casa.
Estraggo il telefono dalla tasca e noto che ci sono dodici chiamate perse.
Tutte di Niall.
Sarà furibondo, e non gli do torto, non l'ho neanche avvisato! Non pensavo di trattenermi tanto. Solo che vedendo El così mi sono dimenticata di tutto, persino del mio compleanno!
Immediatamente premo sul tasto della chiamata e avvio.
Nessuna risposta.
Corro verso casa e prendo le chiavi della mia Honda.
Metto in moto e vado verso l'appartamento di Niall.
Mentre corro all'impazzata vedo una macchina conosciuta... Ma non ricordo bene di chi sia.
Ha la parte di dietro completamente distrutta e c'è la polizia ovunque che blocca il traffico. Dev'esserci stato un brutto incidente.
Mentre passo là a fianco vedo un corpo steso a terra e i ragazzi dell'ambulanza che lo portano nella barella. Appena lo vedo il mio cuore si ferma.
O mio Dio... Non riesco nemmeno a parlare o a pensare.
Ha avuto un'incidente orrendo, non può essere vero...

LIAM
"Sono passate settimane e tu sei stato al mio fianco per tutto il tempo. In questo merdosissimo ospedale. Non capisco neanche perchè siamo ancora qui. Io ora sto bene... Credo... Sono pazza secondo te? Oh Liam... Quanto vorrei che tu mi capissi. Sei un'angelo anche quando dormi..."
La voce di Abby mi sveglia dolcemente, ma non apro gli occhi. Voglio sentire se mi dice qualcos'altro.
Dopo svariati minuti che non sta parlando decido che è il momento di risponderle.
"Tu non sei pazza. Sei perfetta. Quello che è successo al tuo... Ragazzo?... Beh non è stata colpa tua. Devi capirlo".
Inizia a piangere disperatamente e ad urlare, così io corro ad abbracciarla e la stringo mentre mi tira pugni sul petto per allontanarmi da lei senza riuscirci.
"No! Tu non capisci! Io l'ho ucciso dicendogli di no. Ma adesso ho capito che se gli avrei detto di si non sarei stata comunque felice. Quando mi ha chiesto di sposarlo io stavo pensando di lasciarlo perchè non lo amavo più... Questa è una cosa orrende, e la cosa ancora più brutta è che tu sei un'idiota perchè stai in questo stupido ospedale con una stupida pazza che stupidamente si sta innamorando di te!"
Rimango senza parole... Lei si sta innamorando di me.
Questa è l'unica cosa che ho capito davvero.
Non sa che io lo sono di lei dalla prima volta che l'ho vista in quel maledettissimo ponte e che ogni giorno che passa lo sono sempre di più.
Mi ha completamente stregato questa ragazza...
E la cosa che mi fa male è che pensa di essere pazza quando è semplicemente perfetta.
"Non voglio più stare qui Liam... Non voglio neanche andare a casa mia... Ti prego portami da qualunque altra parte. Basta che tu stai con me".
Sento che sto per svenire.
I miei sensi si stanno amplificando e la mia eccitazione si fa sentire sempre di più ad ogni suo piccolo tocco. Decido che è il momento di farla vivere davvero.
Con me.
"Andiamo".
Semplicemente la prendo per mano e mi dirigo verso la doccia della sua camera.
"Ehi, me la so fare da sola la doccia. E anche se tu sei l'idiota più carino che abbia mai visto devi uscire dal bagno".
Non faccio a meno di ridere e mentre chiude la porta le dico di non muoversi che sto tornando a prenderla.
Mi dirigo al piano di sotto dove c'è la segreteria.
Informo la segretaria che Abby si sente molto meglio e possiamo andarcene dall'ospedale.
Sono stato io a dire di trattenerla di più, e forse ho esagerato...
In fondo doveva uscire già il terzo giorno ed è rimasta due settimane in più.
L'ho fatto anche perchè non sapevo dove portarla, ma adesso lo so.
La potranno conoscere tutti, e anche se ha questi problemi sono sicuro che con l'aiuto di me, Niall, Jennifer, Perrie e un terapista si riprenderà e starà meglio di prima.
Non lo sa ancora dell'idea della terapista, ma sono sicuro che anche se non le andrà subito a genio io riuscirò a convincerla.
Ogni volta che le sto vicino il mio desiderio di poggiare le mie labbra alle sue, di toccarla, di far avvicinare i nostri corpi... E sempre più intenso! Ed è un'impresa molto ardua non poter fare tutte queste cose.
Mi manca l'aria quando non c'è, e quando invece è con me è la sensazione più bella di tutte.
Sto risalendo verso la sua camera quando sento delle urla di una ragazza che corre a fianco al corpo di un ragazzo nella barella.
Non riesco a capire bene chi sia il ragazzo perchè è coperto dai medici e dai macchinari. La ragazza urla, piange, e urla ancora. Urla il nome di quel ragazzo e...
Oh mio Dio.
So perfettamente chi è.
Non voglio credere che...

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