Why is life so unfair?

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LEGGETE L'ANGOLO AUTRICE, È IMPORTANTE!!:*

***
JENNIFER
Siamo tutti qua.
In questo schifoso ospedale.
Liam con una ragazza di nome Abby che non avevo mai visto, poi Zayn, Harry, Perrie e infine la povera Crystal.
Deve stare peggio di me quella ragazza... Ci tiene tantissimo a lui... Ed è seduta nella sala d'aspetto con le mani davanti alla faccia e gli occhi arrossati per il troppo pianto da tutto il tempo.
Il mio fratellino ha il 60% di sopravvivenza in quella stupida operazione, e io ho un terribile presentimento.
Se non ce la dovesse fare io... Io non so come reagirei... Non voglio neanche pensarci.
Odio gli ospedali.
Hanno odore di plastica, sangue e medicinali schifosi ma che potrebbero salvare la vita di mio fratello.
Niall è rinchiuso in quella sala operatoria da diciotto ore.
E io non lo vedo da ieri sera, da quando è uscito per andare a prendere Crystal e farle passare il miglior compleanno di tutta la sua vita.
Le sue parole appena è uscito sono state:"Dopo la giornata che passerà oggi mi amerà più di quanto già non faccia! E sono sicuro che questo giorno non se lo scorderà mai!"
Certo, non dimenticherà mai questo giorno, ma sicuramente non avrà un bel ricordo come sperava.

"Ehi..."
Harry mi si avvicina e mi cinge le spalle, attirandomi verso il suo petto.
Non sono più arrabbiata con lui, ma prima lo ero tantissimo.
Non ne capisce il motivo, ma è molto semplice.
Non voglio andare a letto con lui perchè non mi sento pronta, e ogni volta che prova a toccarmi più del dovuto quelle immaggini mi passano davanti agli occhi tutte in una volta.
Quelle grosse mani che mi toccano, il mio corpo che non riesce a reagire, i pianti di una bambina che ancora non sapeva cosa fosse il sesso e le parole di un'uomo che abusava di lei.
Non riesco a fare l'amore con Harry nonostante lo ami da impazzire, e forse dovrei dirgli il perchè.
Solo che non l'ho mai detto a nessuno e non voglio che qualcuno lo sappia, ormai è passato e quell'uomo non è più presente nella mia vita.
"Amore... Scusami per oggi, non volevo..."
Mi fa tenerezza pronunciando quelle parole, ma non sa che lui non c'entra niente in tutta questa storia.
In risposta poso le mie labbra sulle sue.
"Non importa, ti ho perdonato già da molto.
Ora però non preoccupiamoci di quello che è successo prima, voglio pensare solo a Niall".
Mi riabbraccia e io non posso fare a meno di piangere nuovamente e pensare che la vita di mio fratello sia appesa a un filo.

ABBY
Mi sento tremendamente in colpa e fuori luogo.
Non conosco nessuno oltre Liam, e non so neanche chi sia il ragazzo in sala operatoria.
Comunque sia sono rimasta lo stesso per Lee.
Sto malissimo, mi sto innamorando di lui e mi sento terribilmente in colpa.
L'angoscia mi perseguita, e anche il viso del mio ragazzo che chiede di essere sposato da me poche ore prima di morire.
Non dimenticherò mai quei lampioni che illuminavano quella calda notte d'estate in riva al mare.
Effettivamente era tutto perfetto, semplice ma perfetto per una proposta di matrimonio.
Eravamo stesi a guardare le stelle in spiaggia, con solo il rumore del mare che rieccheggiava nell'aria.
Avevamo passato la serata in un bellissimo ristornate con una cena a lume di candela, e a mezzanotte eravamo in quel luogo bellissimo con una pace semplicemente stupenda.
Quando l'ho visto alzarsi e andare verso la macchina l'ho seguito, e sono entrata dentro con lui. Ha aperto lentamente il cassetto prensente nel cruscotto e il mio cuore si è fermato.
Sapevo che era un'anello.
Sapevo che aveva intenzione di chiedermi di sposarlo.
Ma non sapevo che sarebbe stato il giorno in cui io avevo deciso di lasciarlo.
Avevo intenzione di rompere con lui perchè non provavo più quello che provavo tanto tempo fa.
Non era più lo stesso dopo che ho visto per la prima volta il ragazzo seduto a fianco a me in questo preciso momento.
Si, esatto.
La prima volta che ho visto Liam non è stata in quello stupido ponte, ma a scuola.
Il primo giorno.
Sono andata in quell'università perchè il mio sogno è sempre stato esprimere i miei sentimenti e far capire le mie emozioni alle altre persone attraverso il canto, il ballo e il pianoforte.
L'unico strumento che racconta la mia storia.
Ma dal giorno in cui Blake è morto non ho più avuto la forza di posare un dito su un tasto e nemmeno di aprirmi in un canto o un ballo liberatorio, così ho lasciato la scuola già dal secondo giorno.
Ho un terribile senso di colpa perchè è stata colpa mia se quella notte dopo quel no lui mi ha lasciata per strada e quel camion... I fari... Dio!
Lui è morto, l'ho ucciso io, e non mi perdonerò mai per aver fatto questo, non avrò mai pace.
Ci penso troppo, devo smetterla.
Sto per piangere anche adesso, e non mi sembra proprio il caso visto che quella che dovrebbe stare male ora non sono io.
Sono tutti disperati e non serve un'altro problema a complicare le cose.
Me ne sto tra le braccia di Lee mentre so che, nonostante sia sbagliato, sto benissimo ed è l'unico posto in cui voglio stare in questo momento e sempre.

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