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LUKE
Sono passati tre giorni da Natale, quel 25 dicembre è stato il più strano di tutta la mia vita. Ma anche il più bello. Ero con i miei migliori amici, con la mia famiglia e ho conosciuto persone fantastiche.
In questi tre giorni sono riuscito a conoscere meglio tutti gli amici di Cry e il suo ragazzo. Mi piace, nonostante sia molto geloso di lui e protettivo nei confronti della mia cuginetta, quel ragazzo mi sembra a posto per lei.
Sono coricato in camera mia ad ascoltare della buona musica quando mi squilla il telefono.
"Pronto?"
Rispondo senza neanche guardare chi mi telefonava.
"Ehi, Luke!"
"Ash! Dimmi tutto, amico!"
"Mi ha chiamato Mike, mi ha detto se ci incontriamo al mio scantinato per provare la nuova canzone. Sei d'accordo?"
Oh, cazzo! Me ne ero completamente dimenticato!
"Emh..."
Non so cosa dire, sono nei guai fino al collo.
"Luke? L'hai dimenticato, vero?"
Oh, merda.
"Si... Scusa Ash! Scusate ragazzi, ma non ho scritto nemmeno una strofa!"
"Luke! Sei un cazzone. E adesso come facciamo? Ci serve per Capodanno, e sai, non manca molto!"
"Lo so, lo so... Dai adesso mi metto e vedo cosa riesco a fare".
"Ok, a dopo".
Riattacco e prendo immediatamente carta e penna.
Con i ragazzi abbiamo un gruppo, il nome ancora non sappiamo quale potrebbe essere, ma ce ne serve uno per il 31, oltre la canzone che devo scrivere. Dobbiamo suonare in un locale non molto lontano da casa, non ci pagano ma è un modo per farci conoscere.
Siamo bravi insieme, e anche se non passeremo un bellissimo Capodanno tra amici ma lo passeremo lavorando, a noi va bene così.
"Luke!"
Urla mia madre dal piano di sotto.
"Dimmi, mamma!"
"Scendi, ci sono ospiti!"
Ospiti? E chi poteva essere adesso se non i ragazzi o Cry?
Scendo le scale di corsa e mi ritrovo davanti la ragazza più bella che io abbia mai visto.
Gemma Styles.
Dal primo giorno che l'ho vista non sono riuscito a staccargli gli occhi di dosso.
L'ho incontrata due o tre mesi fa fuori da un bar. Non abbiamo parlato, non mi ha guardato nemmeno una volta ed era assorta nei suoi pensieri. Ogni tanto piangeva e sospiravo frustrata davanti alla sua cioccolata calda. Io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso, non sapevo neanche chi fosse e mi sentivo uno stolker.
Ma era di una bellezza indescrivibile.
Da quel giorno ero convinto che non l'avrei mai più rivista, ma poi improvvisamente è piombata nella mia vita il giorno di Natale.
Grazie Babbo Natale, non potevo ricevere regalo migliore.
Comunque non stiamo insieme, non sa cosa io provo per lei da molto tempo, quando neanche sapevo il suo nome, e, purtroppo, siamo semplicemente molto amici.
"Ehi, Gemma! Che ci fai qui?"
"Sono passata perchè non rispondevi al telefono..."
"Ash! Stavo parlando con lui. Beh perchè mi hai chiamato?"
Mia mamma si sta guardando intorno imbarazzata, Gemma è ancora fuori dalla porta e io nelle scale.
La faccio entrare e la porto in camera mia.
"Allora?"
"Beh volevo chiederti se Crystal ti ha avvisato".
"Per cosa?"
Domando stranito.
"Per Capodanno".
"No, non mi ha detto nulla che riguardi Capodanno. Perchè?"
"Oh, allora te lo dico io. Avete impegni tu e i ragazzi?"
Cazzo.
Come faccio adesso? Se le dico di si non passerò il Capodanno con lei, se le dico di no i ragazzi mi ammazzano.
"No!"
Ok, sono fottuto.
"Perfetto!- Esclama tutta sorridente.- Allora verrete a casa mia, di Zayn e di Harry perchè lo festeggeremo là! Comunque saremo solo io, quei due svitati e le loro ragazze, tua cugina e Niall, Louis ed Eleonor, voi quattro, altre tre ragazze che ancora non conoscete e gente della scuola!"
"Chi sono le ragazze?"
"Due sorelle di Louis e la cugina di El. Allora ci state?"
"Beh devo chiedere ai ragazzi, ma penso di si!"
Maledizione. Adesso mi ammazzano.
"Va bene, allora io vado. Ciao Luke!"
Non possa farla andare via così. Non le resisto più, e adesso che è in camera mia l'istinto di baciarla è assurdo.
"Aspetta! Mi aiuteresti con una cosa?"
Dai Luke, sul serio?
"Certo, tutto quello che vuoi".
"Beh...- E adesso che cazzo mi invento?- Io e i ragazzi abbiamo una band, potremmo suonare il giorno. D'accordo?"
"Si! Sarebbe fantastico! Magari, per non passare tutto il Capodanno sul palco, vi alternate con mio fratello e gli altri!"
"Certo!"
Come mi è venuto in mente? Sono un genio!
Adesso basta dire a Cal, Mike e Ash che mi hanno chiamato dal bar e che suoneremo lo stesso ma dove ci saranno anche gli altri.
Ma sopratutto ci sarà Gemma.
"Ti serve altro?"
Domanda con una voce incredibilmente dolce e calda.
"Ci sono! 'Summer'!"
"Cosa?"
Ho parlato a voce alta, che stupido.
"Emh... No, niente. Solo che mi serve un nome per la band e stavo pensando a 'Summer'. Secondo te potrebbe andare?"
Arriccia il naso in segno di negazione.
Beh in effetti chiamare una band 'estate' non è il massimo... Mi serve una cosa più ad effetto.
"Ho trovato! '5 seconds of summer'!"
"Wow! Questo si che è bello! Come ti è venuto in mente?"
Come posso dirgli che è stata lei a farmi pensare quel nome? Avanti Luke, ce la puoi fare. O adesso o mai più.
"Pensando a te. Sei qua, di fronte a me, radiosa come il sole d'estate, bella come il mare limpido di Agosto, calda come la sabbia estiva e a soli cinque secondi da me".
Non so come mi siano venute in mente queste cose, mi stupisco di me stesso. Le parole sono uscite senza che neanche me ne rendessi conto, ed è una liberazione.
"Cosa vuol dire Luke?"
"Vuol dire che mi piaci. Mi piaci da impazzire. Dal primo giorno che ti ho vista in quel bar due o tre mesi fa, con la tua cioccolata calda e qualche lacrima che scendeva dai tuoi occhi, non sei più uscita dalla mia testa. E quando ho scoperto che eri la sorella di un'amico di Cry... È stata la cosa più bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita".
"Oh mio... Dio... Scusa ma... Io... Non posso. Perdonami, ma non posso. Non adesso almeno".
Sembra terrorizzata. Lo sapevo che non avrei dovuto dirgli niente.
"Ti prego, proviamoci".
La mia voce suona supplichevole, e in effetti lo è.
"Non lo so... Cioè, anche tu mi piaci. Però ho avuto... Ho passato momenti orrendi a causa di un ragazzo... E non mi sento ancora pronta... Scusa, Luke".
Si agita nervosamente nella sedia quando nota che mi sto alzando e mi sto avvicinando di più a lei.
Abbassa gli occhi guardandosi la punta delle scarpe per evitare il mio sguardo, ma io le metto due dita sotto il mento e faccio scontrare i suoi occhi verdi come il prato con i miei, azzurri come il cielo.
In un'attimo avvicino le mie labbra alle sue.
Il bacio che aspettavo da tanto è arrivato.
Finalmente.

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