Surprises (parte 1.)

360 17 4
                                    

ELEONOR
Venticinque Dicembre.
Finalmente il giorno di Natale è arrivato.
Dopo la terribile cena di ieri sera non ho potuto fare altro che aspettare oggi con tantissima pazienza. Non sopportavo più l'idea di stare nello stesso tavolo con quell'idiota di Thomas. L'inutile e stupido, fidanzato di mia cugina. Non so cos'ha in testa quella ragazza, criceti in prognosi riservata, forse? Probabilmente, visto che sta con quel... Oddio, lo odio.
Non capisco nemmeno perchè lo odio così tanto, è proprio il suo essere così... Così stupido, a farmelo odiare.
Ci ha provato con me. Sta con Emily e dal primo giorno che l'ho conosciuto, maledico quel giorno, non ha smesso di provarci con me. Persino ieri, davanti alla sua ragazza lui che faceva? Ci provava spudoratamente con me.
Ma non si vergogna? Non voglio immagniare cosa possa fare Lou se lo viene a scoprire, probabilmente mia cugina tornerebbe finalmente single.
"El! Vieni un secondo dentro? Ti ricordo che abbiamo un pranzo da organizzare!"
Un pranzo? Cosa sta dicendo quella donna che, con tanto amore, chiamo mamma?
"No, non avevo idea che avessimo un pranzo in programma. Chi sarebbero gli ospiti?"
Domando incuriosita ma altrettanto annoiata.
Non avevo proprio voglia di fare un pranzo di quelli esagerati e di vestirmi, truccarmi e acconciarmi per 'parenti' che probabilmente non avrei mai più rivisto.
Sto così comoda nel mio pigiamone con l'orso e la vestaglia di mia nonna, che non mi muoverei dal divano neanche sotto tortura. Si, metto la vestaglia di mia nonna, è più calda e più comoda della mia.
"Con gli stessi di ieri sera, ma in più ci sono degli amici di famiglia di zia Jenna che non conosco. So che c'è un ragazzo molto carino e che dovrebbe essere pochi anni più grande di te, e delle dolcissime fanciulle con cui potresti fare amicizia molto facilmente. Sei contenta, tesoro?"
Oh mio Dio, ancora peggio! Stare di nuovo nello stesso tavolo di quell'imbecille mi fa venire una strana sensazione allo stomaco.
Nausea.
Se solo avessi qualcosa nella pancia, probabilmente adesso starei vomitando.
E poi no, mamma, non sono affatto contenta. Non m'importa di quel ragazzo o delle 'dolcissime fanciulle' con cui potrei fare amicizia. Adesso ho il mio Louis. Ho delle splendide amiche e, non ci crederai mai, ho anche amici maschi.
Che poi, dolcissime fanciulle... Sul serio?
Ok, non avevo detto a mia mamma che stavo con un ragazzo, ma solo per il semplice fatto che avrebbe voluto conoscerlo, e io non ero pronta a presentarglielo.
Lei non ha mai avuto molta stima di me, anzi praticamente mi ha sempre considerato un'associale con problemi di adattamento.
"Si, sono contentissima". Mento.
Sono brava a mentirle, non si accorge di niente per il semplice fatto che mi ascolta a stento.
"Meglio così, tesoro. Adesso dai, mi aiuti ad apparecchiare?"
Oh, certo. Agli ordini signora! Sua figlia 'Eleonorfaiquestofail'altro' è al suo servizio.
Dannazione.
Perchè queste cose le penso soltanto e non gliele dico mai in faccia?
"Si, mamma. Però...- Sto pensando alle parole adatte da trovare senza essere volgare.- Perchè il pranzo è di nuovo a casa nostra se c'è anche gente che non conosciamo?"
Se avessi potuto, avrei detto: 'Perchè cazzo persone mai viste e mai sentite devono appropriarsi del mio cibo e della mia casa? Perchè devo conciarmi decentemente per loro al posto di stare comoda nel mio pigiamone e nella vecchia vestaglia della nonna?'.
Ma purtroppo, non posso.
"Perchè mi sono offerta io. Non essere scortese tesoro. Sono già le undici, aiutami un po' qua e poi vai a prepararti. Non metterci molto, mi raccomando".
Stavo per controbattere quando...
"E non farmi fare figuracce, comportati bene e fai amicizia una volta tanto".
Ecco, come non detto.
Annuisco annoiata e mi avvio verso la tavola da pranzo.
Sarà una bellissima giornata. Si, come no...

PERRIE
Mi manca. Zayn mi manca da impazzire. Quel deficiente ieri mi ha dovuto scrivere dal telefono di Harry perchè il suo era scarico, ed è da quel momento che non lo sento.
Ho passato una vigilia di Natale meravigliosa, e adesso sono felicemente seduta sulle gambe del mio cuginetto Irlandese mentre proviamo il suo, come dice lui, 'esplosivo' regalo.
Che poi esplosivo, cosa c'è di tanto esplosivo in una chitarra? Secondo me proprio niente.
Però contento lui, contenti tutti!
La sua espressione appena l'ha vista è indescrivibile, era talmente emozionato che si è messo a saltare ed è andato a baciare chiunque.
"Beh? Non cantate tutti insieme?"
Mia madre è da ieri notte che ci chiede di cantargli una canzone, ma noi non ogni volta ci rifiutiamo. Non so bene il perchè, ma è divertente vedere che ci prova ogni dieci minuti.
Questa volta decido di accontentarla, ma appena faccio per parlare Jennifer mi precede.
"E a chi la dedichiamo?"
Che stupida, anche a lei vedo che piace infastidire le persone. È tremenda, ma questo è nel suo DNA, proprio come nel mio!
"A noi, bambina!"
Bambina, si vede che i genitori non capiscono proprio quando i loro figli stanno crescendo.
"A mamma biologica o a mamma non biologica?"
Dice trattenendo una risata. Ma non si è accorta delle parole che ha appena detto, o meglio non ha pensato alle conseguenze.
Vedo mia mamma accennare un sorriso finto, più finto dei miei capelli quando li ho tinti di verde acqua e di fucsia.
Invece, mia zia, inizia a piangere, e quando Jennifer se ne accorge il suo sorriso scompare facendo spazio al senso di colpa.
"Non dovevo tirare fuori questa storia, scusa... Mamma e... Beh zia?"
"Si! Quante volte te lo devo ripetere prima che tu lo accetti Jennifer? Io sono tua madre, ma non la tua mamma. Quella che è sempre stata con te, che ti ha accudito, cresciuto, che ti ha fatto realizzare i tuoi sogni e ti ha amato più della sua stessa vita. Chiamami sempre zia, piccola. La tua mamma non sono io".
Le parole di mia mamma colpiscono Jennifer dritta al cuore, lo vedo dai suoi occhi. Si è resa conto di come stanno veramente le cose, e mia mamma ha perfettamente ragione.
Quello stronzo di mio padre non si meritava una donna come lei, perfetta e con un cuore d'oro.
"Hai ragione zia, infatti voglio dedicare questa canzone alla mia mamma. Scusa, scusa di tutto, spero che con questa canzone potrai perdonarmi".
E prima che mia zia possa risponderle Jenny fa un cenno della testa a Niall, che inizia a muovere le dita nella chitarra e a provocare una melodia stupenda.
Cantano insieme, i due fratelli cantano una delle canzoni più belle che io abbia mai sentito.

Cursed LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora