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Melanie's POV.

2 anni prima...

L'ho definitivamente persa...
Matt mi tratta da schifo, mi tradisce e mi picchia. Vorrei tanto tornare da lei ma è impossibile che ci riesca. Da quello che mi ha detto Mathilda, non è uscita per un mese, ma quando ha iniziato ad uscire si scopa ogni ragazza che le dà attenzioni.

Oramai non sono più Melanie Bennetton. Sono Melanie Bakers ora, figlia di un uomo d'affari non molto bravo negli affari, e di una donna che non si fa rispettare dal marito.
Sono come lei ormai. Non riesco a difendermi e mi minaccia di uccidermi se dico qualcosa a qualcuno.
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Sono passate 3 settimane, ho provato a contattare Valentina, ma le lettere che le mando vanno sempre a vuoto.
Purtroppo non ha un telefono... sarebbe tutto più semplice se lo avesse.
Da Matt
Ehi piccolina... Dopo ti do la tua dose...
A Matt
No grazie... Per oggi sto a posto amo... Poi mi hanno messa in punizione per ieri... Sei un coglione
Da Matt
Cazzo ma io ho bisogno di scopare...
Vabbè, la tua dose me la farò io e mi scoperò qualcun'altra. Ciao

Lancio il telefono sul comodino. Vedendo il comodino, mi viene in mente la foto che io e lei ci scattammo allo skatepark. Quello che lei ha lanciato a terra l'ultima volta che abbiamo parlato. L'ultima volta che l'ho vista...
Sto per fare una cosa abbastanza stupida.

Mi trovo davanti alla casa famiglia, quella che lasciai 4 mesi fa.
Entro e c'è Sara ad accogliermi.
S:"Melanie?"
M:"Yep, io"
Ci abbracciamo e ci raccontiamo le novità. 
Dopo un po' scorgo una testa bionda, inconfondibilmente di Valentina.
M:"M-ma V-valentina... È... È ancora qua?"
Sara mi guarda molto attentamente.
S:"Sì... È appena passata con una ragazza... Sarà andata in camera... Vai a salutarla..."
Mi alzo velocemente e corro verso le scale, ma prima che potessi salire Sara mi urla una cosa.
S:"E NON PENSARE CHE NON ABBIA VISTO I LIVIDI!"
La ignoro e corro su per le scale.

Busso alla porta chiusa a chiave di quella che era la mia camera fino a pochi mesi fa.
Sento lo scricchiolio del letto...
Sento una persona correre da qualche parte.
Comincio a sentire ansia, paura...
Inizio a sudare freddo.
La porta si apre e...
V:"No..."
Chiude la porta e poi la riapre...
V:"Matt si è scopata un'altra? Si è stancato del suo giochino?"
La guardo ferita ma so di meritare quelle parole.
V:"Oh ma forse è morto di overdose... Mi meraviglio che non sia successo a te"
Cerco di non piangere vedendola così strafottente e... Fredda.
V:"Non provare a piangere. È tutta colpa tu-"
Le do uno schiaffo in faccia e lei si zittisce subito.
V:"Ah beh, sono io che ho sbagliato, giusto? Sono sempre io alla fine. 'Vale sei troppo appiccicosa! Vale stai attenta! Vale i tuoi si sono ammazzati per colpa tua!'... Le persone che mi danno la colpa mi hanno veramente rotto il cazzo..." Dice massaggiandosi la parte colpita dalla mia mano poco prima.
V:"Dimmi, mia cara vecchia cagna... Quale buon vento ti ha portato da queste parti? Chi-" Si blocca vedendo una parte che cercavo di coprire con il fondotinta.
V:"Chi... Chi ti ha colpita?"
Abbasso lo sguardo e mi rendo conto solo adesso che non ho spiaccicato parola.
M:"Sono caduta dalle scale qualche settimana fa" mezza verità.
V:"Farò finta di crederti... Anche se ho smesso di credere nelle tua puttanate parecchio tempo fa..."
Prendo tutto il mio coraggio in mano.
M:"Chi è quella che ti sei portata in camera?"
Sembra sul punto di scoppiare a ridere... Alla fine scoppia veramente a ridere.
V:"Oh nessuno... Solo una mia compagna di classe molto... Come dire... Melanie?"
Sto per andarmene quando sento la sua voce richiamarmi.
V:"Non pensare che io abbia dimenticato i miei sentimenti per te... Tu sai benissimo che ci sono ancora... Tu mi hai ferita lasciandomi in questa stanza con le mani sanguinanti"
Mi mostra le sue mani sulle quali si sono formate delle cicatrici abbastanza evidenti.
V:"Mi hai lasciata in questa stanza... In realtà ti ho cacciato io... Ma te ne stavi andando perché c'era Peter Bakers ad aspettarti. Il famoso imprenditore che non sa più concludere affari.
Dimmi... Cosa ti ha dato Matt? Soldi? Pugni? Droga? Cazzo, hai 14 anni e ti fai ridurre così... Sei debole. Fammelo dire. Sei debole. Ti ho sempre protetta dai bulli che ti infastidivano e ti pestavano... Ti ho sempre dato appoggio e ti ho consolata... A modo nostro... Ma ti ho sempre consolata..." Fa una breve risata mentre penso a tutto quello che lei ha fatto per me.
V:"E tu te ne sei andata per soldi? Quanto puoi essere cagna? Scusami eh"
Fa un breve pausa e vedo che mi guarda le labbra.
V:"Tu sai benissimo che tu sei ancora qua"
Mi prende la mano e se la appoggia sul busto, dove è situato il cuore.
V:"E ci sarai affinché non mi innamorerò di qualcun'altra... Perché siamo sincere... L'amore non dura per sempre..."
Mi prende dalle guance e mi dà un bacio sulle labbra, non spinto, non alla francese... Un casto bacio sulle labbra che dura alcuni secondi prima che lei si allontani e chiuda la porta.
Rimango là, imbambolata, mentre inizio a sentire i gemiti di quella ragazza.

Life Is full of pain, right?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora