29.

64 1 2
                                    

Melanie's POV.

V:"Io vorrei tanto dirti che ti..."
La porta della stanza si spalanca e una Mathilda incazzata entra.
V:"Che ci fai qui, troietta?"
Ma:"MI RIPRENDERÒ MELANIE, LEI MI AMA ED IO LA AMO"
Scoppio a ridere a quella affermazione.
M:"Non ho mai detto di amarti"
Dico spostandomi i capelli da un lato.
Mi guarda ferita, ma io non provo compassione, provo soltanto disgusto, perché? Semplice, lei ama Erika. Che triangolo amoroso.

V:"Potresti uscire? Solo le persone strettamente legate a me possono entrare, quindi evapora"
Lei nega con la testa ed esce sbattendo la porta.
M:"COSA... Cosa mi volevi dire amore?"
Lei fa una faccia confusa e poi spalanca gli occhi.
V:"MI RICORDO..."
M:"COSA? COSA RICORDI?"
V:"Mi ricordo che ti ho vista a scuola e che in un'ora buca mi hai fatto vedere dei tagli, sul braccio sinistro"
Velocemente alza entrambe le braccia.
Guarda il suo braccio sinistro meravigliata ed inizia a piangere dalla gioia.

Ora, alza attentamente la manica sinistra della maglietta, e nota dei tagli.
V:"Mi ricordo che dopo che abbiamo scopato, ci siamo rimesse insieme... Che ti ho presentata alla mia famiglia e che Erika ti ha fatto quasi cadere spingendoti sulle scale... Mi ricordo che al giorno del mio compleanno, siamo andati in un acquapark, che Peter e Jenna ti hanno buttata fuori perché sei incinta e che hai vissuto un mese da me... Poi... Poi mi ricordo l'incidente... Ma non mi ricordo chi era coinvolto..."
La guardo tristemente e comincio a spiegarle che Julia Veronica Gold fosse morta.
Lei comincia a piangere ed a urlare.
V:"È colpa mia... È... È colpa mia..."
Continuava ad urlare e ad agitarsi.
V:"È tutta colpa mia..."
Continua a dondolarsi sul letto ed a asciugarsi le lacrime.
V:"NOOOOO"
Continua a piangere ed a grattarsi il braccio che fino a qualche momento fa era paralizzato.
V:"Melanie Esci..."
M:"No Vale-"
V:"Ce la posso fare da sola..."
Esco taciturna e comincio a piangere anche io...

Valentina's POV.

Prendo un foglio ed una penna.

Hey Julia...
Eccoci qua, tu lassù ed io quaggiù.
Mi dispiace così tanto...
Ti ho... Letteralmente rovinato la vita.
Cazzo. Se non ti avessi chiesto di uscire quella sera allo skatepark, magari ora saresti viva, da tua figlia e dal tuo fidanzato. Magari se io non avessi assecondato Melanie, non avremmo fatto quell'incidente e non sarebbe successo tutto quel casino.
Mi incolpo di tutto, perché è tutta colpa mia.
Se non avessi alzato quella fottuta mano per precisare una cazzo di cosa inutile, magari non sarebbe successo ciò che sarebbe successo.
Tutti questi se e ma... Ma è tutto destino.
Julia io... Io ti adoravo cazzo, tu eri sempre disponibile ed hai dovuto sopportare così tanto, per una fottuta egoista che non pensa agli altri.
Adoravo le tue spiegazioni, adoravo tutto di te.
Avrei voluto leggere la tua lettera, avrei voluto essere presente al tuo funerale, ma io ero in questo fottuto ospedale.
Tu eri la persona più bella che io conoscessi, quella più carismatica e quella che riusciva a nascondere le emozioni, nonostante io riuscissi a leggere nei tuoi occhi e notare che avevi demoni che combattevano dentro di te.

Julia, ti vorrei dedicare una canzone... All of me, ma non in senso amoroso, in senso amichevole, perché io ti stimo, ti stimavo e ti stimerò per sempre.
Per essere stata una persona così forte, per essere stata una persona che non si abbatteva, che era sempre sorridente nonostante tutto.
Porca puttana, vorrei tanto raggiungerti soltanto per darti questa lettera per poi ritornare sulla terra per occuparmi del mio bambino.
Io vorrei dirti tante cose, ma non so proprio da dove iniziare, perché ci sono così tante parole nella mia testa, così tante supposizioni e "ma", che non saprei proprio cosa dire.
Tu mi hai aiutata in tutti i modi possibili, mentre io ti ho dato solo problemi e... La morte.
Sei la migliore.
La tua peggior alunna
Valentina

Life Is full of pain, right?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora