Capitolo 2.

163 14 6
                                    

21.30
*chiamata iPhone*
*hunter.*
Mi sveglio di soprassalto.
Stavo sognando davvero il professor Payton che mi offriva una ciambella? Avrò davvero mangiato pesante ieri sera.
"Pronto?" Rispondo senza leggere il nome della chiamata.
"Ciao Anna, ti passerò a prendere tra mezz'ora, sei pronta?"
Mi stropiccio gli occhi ancora assonnati e mi guardo intorno.
"Non sono pronta ma quasi." Rispondo mentendo con una voce incomprensibile.
"Va bene, io ti verrò a prendere alle 22.00."
Attacca.

Velocemente do un'occhiata ai messaggi. Ho ricevuto circa 30 messaggi da Jordan, mi sembra un po' strano.

*"Amore, io stasera andrò ad una festa con Cooper, tu proprio non riesci a venire? Carla approfitta dell'assenza dei genitori per fare questa festa al suo locale, se riesci a finire in tempo sai l'indirizzo, ti amo."*

         18.07

Magari potessi, ma questa sera ho un appuntamento con questo nuovo ragazzo. Vorrei non aver mai iniziato tutto ciò.
Si sta facendo davvero tardi, è meglio che mi precipiti in doccia.

Infilo le ciabatte e corro in bagno. Indosso ancora i vestiti di questa mattina. Togliendomi i jeans mi compare il segno di quest'ultimo, odio quando accade.
Ripongo tutto nel cubo dei vestiti da lavare ed entro velocemente in doccia.
Diciamo che questa serata mi spaventa abbastanza, chissà come sarà. Soliti ragazzi figli di papà quasi sempre noiosi e antiestetici.

Decido di non bagnare i capelli.

Faccio due passate veloci di bagnoschiuma al cocco sul mio corpo e altrettante di latte doccia con la stessa fragranza.
Sciacquo i residui con acqua calda e chiudo. Per me è una vera tortura uscire dalla doccia.

Esco e infilo il mio accappatoio.
Lavo i denti e sciacquo la bocca con un collutorio.

Corro in camera e vado verso la cabina armadio.
Solitamente indosso un vestito elegante con dei tacchi, e stasera farò lo stesso.
Opto per un vestito rosso, corto e stretto a bretelline, e come scarpe delle louboutin nere.
Aggiunto una Saint Laurant nera a tracolla ed una collana con stelline pendenti color oro che completerà l'outfit.
Decido di esagerare con il trucco. Fondotinta, correttore, eye-liner ben fatto, blush per arrossire le mie guance, ed immancabile rossetto rosso fuoco.

Uno chignon basso con un fermaglio oro dovrebbe completare il tutto.
21.57
In perfetto orario.
Nemmeno il tempo di dirlo che sento il campanello suonare.
Scendo velocemente le scale, prendo le chiavi di casa e mi lascio il portone alle spalle.
Percorro il lungo giardino illuminato e chiudo anche il cancello alle mie spalle.
Entro nella limousine.
"Ciao Anna, sei bellissima stasera, mi servivi proprio così!" Mi dice con voce soddisfatta.
"Ciao zio, come si chiamerà stasera?"
Chiedo infastidita.
"Anna, questa sera sei davvero fortunata, si chiama Bryson, ha 22 anni ed è il figlio del mio prossimo socio. È un ragazzo molto carino, dovrai solo anche con lui a cena e mettere buona parola sulla mia compagnia, nulla di più."
Non è molto distante il luogo dell'incontro, ci impieghiamo circa 10 minuti.

La limousine si ferma. L'autista mi apre la portiera.
Scendo dall'auto e mi guardo intorno, ci sono tanti grattacieli con cartelli luminosi.

"Da questa parte Anna."
Mi dice mentre mi indica la direzione.
Lo seguo ed entriamo in questo enorme hotel super lussuoso.

Ci incamminiamo verso delle persone sedute di spalle.
Chissà chi mi capiterà questa volta.
Si gira un ragazzo.
Rimango stranita.
Wow è davvero affascinante.
"Anna, ti presento Bryson. Bryson ti presento Anna, la mia adorata nipote."
Sono senza parole. Mai capitato un ragazzo così attraente.
"Piacere, sono Byron, sei davvero bellissima."
Rimango per un attimo incantata.
"Ciao, sono Annaliese, per gli amici Anna. Ti ringrazio."

𝑻𝒉𝒆 𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒔𝒊𝒅𝒆.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora