Capitolo 3.

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Annaliese's pov.
Sono passati due giorni dall'incontro con Bryson.
La mattina, prima di andarmene, mi ha lasciato il suo numero di cellulare, e non ho ancora avuto il coraggio di salvarlo in memoria.

Cosa mi sta succedendo? Ma qual è il mio sentimento attuale?
Sento che Jordan è l'amore della mia vita, ma con Bryson è presente una passione mia provata prima.
Mentre penso a questo una leggera pioggia batte contro il finestrone che scopre tutta la mia stanza.
Il cielo è grigio, ed anche io.

*campanello.*

Chi sarà a quest'ora? Probabilmente Jordan.
Mi ha detto che sarebbe passato.
Scendo le scale scalza e senza vestaglia, fa un freddo assurdo.
*campanello*
"Arrivo!" Urlo infastidita dalle scale.
Apro la porta.
"Che diavolo ci fai qui?"
"Che bella casa Anna." Dice Bryson con sguardo innocente.
"Bryson non puoi stare qui, a momenti potrebbe arrivare Jordan, per favore vattene." Dico impanicata.
"Ecco perché sei così sexy!" Mi dice squadrandomi.
"Ma che ti passa per la testa? Venire qui senza avvisarmi? Vattene subito." Dico arrabbiandomi.
È strano, non era così diabolico la sera dell'incontro.
Ma quei complimenti mi provocavano.
"Bryson devi andartene subito, per favore." Gli chiedo ancora una volta.
"Ma che c.."
*campanello*
Oh cazzo.
"Bryson vai nel patio cazzo, ti aprirò il cancello da qui." Dico spaventata.
"Ma non ti libererai così facilmente di me." Mi dice con sguardo tentatore.
Apro il finestrone.
"Rimani qui, non parlare, non fare rumore, e aspetta che io ti apra il cancello, poi esci immediatamente."
Dico con affanno.
Lo sbatto fuori.
*campanello.*
"Arrivo."
Corro ad aprire.
"Buongiorno amore."
Mi saluta con un sorriso splendente.
"Buongiorno amore!" Ricambio il saluto.
Con un colpo secco prendo il pulsante del citofono per aprire il cancello.

Stavo per avere un infarto.

Perché Bryson si era presentato a casa mia?
Avevamo detto che le cose sarebbero dovuto rimanere al chiuso. Senza impegni.
Una parte di me era agitata, ma dall'altra ero contentissima, avevo fermato un penso nel mio cuore dopo aver rivisto i suoi occhi.

Ma provavo le stesse identiche sensazioni con Jo.
"Come sei sexy." Mi dice interrompendo i miei pensieri.

"Andiamo in camera."
Gli dico provocandolo.
Lui mi guarda e mi fa cenno di sì con la testa.

Ho intenzione di provare una cosa.
Saliamo le scale velocemente ed arriviamo nel corridoio. Mi prende in braccio ed io mi lego al suo corpo intrecciando le gambe. Ci baciamo fino a aggiungere la porta della mia camera e ci buttiamo sul letto.
Mi porta sotto di lui e mi bacia, mi bacia e mi bacia.
Mi bacia il collo ed inizia a togliermi la sottoveste di seta azzurra.

"Non hai nulla sotto!"
Dice compiaciuto.
Lo guardo soddisfatta e lo bacio.
Inizia a baciarmi il collo ed io inizio a togliergli la tuta grigia.

Rimane solamente con la T-shirt, ma io subito gliela rimedio e la lancio, facendola finire sul televisore.

Mi bacia il collo e comincia a scendere.
Inizia a stuzzicarmi il seno, ed io inizio ad eccitarmi.

"Facciamolo!"

Mi guarda sorridendo e procede.
Ha un modo di fare così delicato che mi fa sciogliere.

Inizia molto lentamente e mantiene questa velocità per quasi tutta la durata.
Utilizza le sue mani per stuzzicarmi ancora il seno,  e mi bacia la pancia.

Inizia ad accelerare, ma non eccessivamente.

Gemiamo entrambi, lui molto di più.

Stop.
Si butta sull'altro alto del letto.

Mi dispiace anche solo pensarlo, ma quando con lui faccio l'amore, non provo le stesse sensazioni che provo con Bryson.
"Ti amo." Dico guardandolo.
E questa cosa è vera, lo amo davvero tanto.

Ma perché allora provo piacere con altri uomini?
Perché provo più piacere con un altro che con lui?

"A che pensi?" Chiede rompendo il silenzio.
"A nulla amore." Gli dico accarezzando i suoi ricci.
Amo i suoi capelli.

Appoggio la mia testa sul suo petto.
Sento il suo cuore.
Il suo cuore che potrebbe spezzarsi se solo sapesse ciò che ho fatto. Non voglio farlo soffrire.
Ma io ho un'esigenza fisica di Bryson. Non riesco a farne a meno.

Non avrei mai immaginato che sarebbe successa una cosa simile.
Io che ho sempre odiato e criticato i tradimenti e i traditori, mi sono trasformata in uno di questi.
Ho tradito Jordan, si, ma con il corpo, non con il cuore.
Perché quando ero in questa stanza d'albergo, il mio cuore era nelle mani di Jo.

"Vieni con me." Dico a Jo prendendolo per mano.
Lo porto in bagno.

Chiudo la porta, apro la doccia e lo porto con me dentro.
Apro l'acqua calda.
Iniziamo a baciarci sotto l'acqua che scorre.
Ho capito questa differenza.
La differenza è che ho bisogno di Bryson per il sesso eccitante, il sesso frenetico che Jo non riesce a darmi poiché per lui è giusto fare l'amore, non il sesso.

Inizio ad insaponarlo, e lui fa lo stesso con me, insistendo sulle mie zone intime.
"Ti amo da morire." Mi dice guardandomi con occhi palesemente sinceri.
"Anche io."
E lo ripeto, era vero, perché io lo amavo davvero, come non avevo mai fatto prima.
Ci baciamo.
L'acqua cade sui nostri corpi innamorati, sulle nostre spalle spoglie, sui nostri cuori colmi d'amore.

Ma io avevo un peso, che purtroppo mi trascinava giù, come l'acqua.
Come l'acqua che cade giù su di un corpo e cade nello scarico.
Io mi sentivo proprio così.
Mi sentivo cadere nello scarico insieme all'acqua.
Mi sentivo tirare per i piedi dai sensi di colpa.

Usciamo dalla doccia e ci asciughiamo con due grandi asciugamani.

Ci buttiamo sul letto, nudi e infatuati.
"Questa sera c'è una festa, non vorrei che mancassi anche a questa."
Mi dice quasi infastidito.
"Si amore, verrò.
Passa a casa, prendi il necessario e torna da me, così rimaniamo insieme per tutta la giornata."

Così fa e torna da me dopo circa un'ora.

Per tutto il pomeriggio cuciniamo biscotti e guardiamo film, proprio come nei film tanto amati da me e da tutti.

Ci iniziamo a preparare per bene.
Indosso un vestito nero lounguette scollato e attillato con un paio di tacchi rossi, mentre lui un jeans nero con una camicia di sera color panna e scarpe eleganti coordinate al pantalone.

Usciamo subito di fretta pronti per la serata e Julio ci accompagna a destinazione.
La festa su svolge il un locale al centro di Manhattan, una festa abbastanza schiva.
Entriamo all'intento del locale e c'è un fottio di persone.

"Prendiamo da bere."
Dico a Jo.
Ci dirigiamo subito al bancone ed ordiscono dei drink.
Iniziamo a ballare e a bere più che mai.
"Cherry!!!"
Urlo in mezzo alla pista, come se mi sentisse.
Mi precipito da lei.
"Ciao Cooper, come va?"
Gli batto il 5
Tenta di dirmi qualcosa ma io non capisco.
"Meglio ballare, non si può parlare qui." Urla Cherry ridendo.
Balliamo e beviamo continuamente.

Non andavo da una festa così da più di una settimana, mi mancava un sacco.
Beviamo e beviamo ed io dopo un tot di drink inizio a delirare.
Porto Jo al tavolo con i divenetti e iniziò a baciarlo.
Inizio a sbottonargli la camicia.
"Che diavolo fai Anna, davanti a tutti?"
Mi dice stupito.
"Che c'è di male Bryson?"
Rispondo io.

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XOXO.

𝑻𝒉𝒆 𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒔𝒊𝒅𝒆.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora