Importante: questo capitolo non ha niente di esagerato. Di pervertito ci sarà solo un riferimento. Potete leggerlo anche se in generale queste cose vi infastidiscono senza problemi!
Il giorno dopo Saotome arrivò a scuola e trovò sopra il suo banco una lettera. Quest'ultima diceva:
"Incontriamoci dopo scuola nella sala dove ieri avete fatto "cose". Vi ho visto e la mia parola potrebbe distruggere la reputazione di voi tre. Vieni e patteggiamo. Non portare nessuno."
Queste parole turbarono Meari. Non aveva altra scelta se non quella di obbedire. Doveva placare le volontà dello scrittore o della scrittrice della lettera. Sarebbe potuto divenire un grande problema se non lo avesse estirpato sul nascere. Si sarebbe tenuta la lettera per sé: non voleva angustiare la sua amata Yumeko, anche se non le sarebbe dispiaciuto vedere Kirari spaventata. Saotome doveva agire in segreto...
Intanto Kirari stava passeggiando per i corridoi, finchè non giunse davanti a una certa classe. Non era la sua, né di un suo amico, né di uno dei membri del consiglio studentesco. Entrò e saluto una ragazza chiamata Ririka. Aveva i capelli bianco-argento lunghi e lisci, uguali a quelli di Kirari. Ririka portava una maschera che le copriva il volto: una maschera piatta e totalmente bianca, con incisi solo dei fori per gli occhi e uno per la bocca, a forma di sorriso. Nascosti da quella maschera c'erano due occhi celesti come quelli di Kirari, ma i suoi erano più aperti, innocenti e dolci. Le due si guardavano. Anche Ririka era nuova. Kirari interruppe il silenzio pronunciando le seguenti parole: -Ciao cara Momobami.-
- Ciao gemella.- rispose l'altra fanciulla.Momento immagini non mie di Ririka:
Fine momento immagini non mie di Ririka.
(Non riuscivo a contenermi)
Ormai il giorno di scuola era terminato e tutto era filato liscio. Meari aspettò che tutti fossero usciti e poi si diresse verso la sala da poker. Si immaginava qualche individuo losco, ma quando aprì ebbe una grande sorpresa. I suoi occhi si posarono sull'innocua espressione di Yumeko. -Oh, finalmente sei arrivata! Se te lo stavi chiedendo sono stata io a mandarti quella lettera!- disse con tenerezza Jabami, in modo adorabile. Era davvero impossibile arrabbiarsi con lei. Meari maledisse il momento in cui decise di venire in quella stanza. Saotome era molto imbarazzata dal giorno prima nel parlare col presidente. Alla fine si fece coraggio e chiese con un fil di voce: -E quindi? Quella lettera è stata la scusa per invitarmi qui, ma perchè?-. Jabami ridacchiò e rispose come se ciò fosse la cosa più ovvia del mondo: -Per scommettere, no? Ho pensato a un premio straordinario per la vincitrice! Ma prima di scoprirlo devi promettere che giocherai...-. Meari si sentì sollevata e accettò senza pensarci troppo. Jabami annunciò gioisa: -Fantastico! Beh, il premio è... il controllo a letto, non lo abbiamo mai fatto per bene. Poi, anche se di norma non si dorme qui all'accademia, ci sono comunque degli ottimi letti a 2 piazze nei dormitori di sopra...-. Saotome rimase spiazzata. Provava un connubio di emozioni: da un lato voleva gridare a Yumeko - Ma sei pazza?!- e fuggire, da un altro voleva, ma non si sentiva pronta, dall'altro lato ancora desiderava di provare con Jabami. Il presidente mormorò all'orecchio si Meari: -Non ti preoccupare, sarà eccitante in entrambi i casi, sia che vinca tu, sia che vinca io.-. Detto ciò Saotome era ancora scossa ed incredula, ma si impegnò al massimo. Sudava freddo. Era pronta. -Quindi? A che giochiamo, Yumeko?- riuscì a chiedere Meari. Jabami rispose: -Sasso, carta, forbice! Come quando ci siamo incontrate. Tu a quel tempo eri il presidente e ci sfidammo al sasso, carta, forbice modificato da te. Avevi provato ad ingannarmi utilizzando gli altri studenti per aiutarti. Avevo smascherato il tuo trucco e vinto, diventando io il presidente. Invece di eliminarti dal consiglio ti ho tenuto come membro, ricordi? (A/N= sto facendo riferimento alla sfida del primo episodio di kakegurui 1) Ora ti vorrei sfidare al sasso, carta, forbice tradizionale, senza modifiche. Facciamo 5 partite e chi ne vince 3 ha vinto tutto. Se una partita finisce in pareggio si rigioca finchè una delle due non la vince. Semplice, no?-. Detto ciò Meari deglutì. Lasciare tutto alla sorte era l'unica opzione.
Iniziarono a canticchiare sasso, carta, forbice ed il primo risultato fu un pareggio.
Rigiocarono: Yumeko fece forbice e Meari carta. Il primo punto andò a Jabami.
Secondo turno: Saotome fece sasso e Yumeko carta. Il secondo punto andò a Jabami.
Meari si agitò: mancava un punto al presidente per vincere. Gli occhi illuminati di una luce dorata di Saotome incontrano quelli fiammeggianti di Jabami.
Terzo turno: Meari fece sasso e Yumeko forbici. Il terzo punto andò a Saotome.
Quarto turno: Meari fece forbici e Jabami carta. Il quarto punto andò a Saotome.
Dipendeva tutto da quest'ultimo punto, il quinto. Le due agitarono le mani, contarono e mostrarono i risultati. Era un pareggio anche questo. Lo furono anche quello dopo e quello ancora dopo. Finalmente arrivò lo spareggio: Meari fece carta e Yumeko sasso. Aveva vinto Meari. Jabami rise, poi prese un lembo della manica di Saotome, ancora imbambolata, e la trascinò su per le scale. Si fermò davanti a un dormitorio. Meari era tornata in sè e mormorò: - ~Mmh, pronta per la mia prevalenza selvaggia?~ -.Il prossimo capitolo chissà come sarà...
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『𝑅everse 𝑅oles 𝐼n 𝐾akegurui 』【ITA】
FanfictionCome sarebbe l'accademia di Kakegurui se Yumeko fosse la presidente del consiglio studentesco? E se la temuta Kirari fosse solo un'alunna? E se Mary Saotome fosse un membro del consiglio studentesco? E se aggiungessumo un pizzico di perversione e di...