-Scusatemi se mi sono assentata, ma ora a scrivere son ritornata UwU-
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Yumeko corse nuda per i corridoi, mentre dall'altra parte dell'accademia Kirari uscì rivestita e traumatizzata. Durante la corsa Midari riuscì ad inviare la foto al suo telefono vecchio, che si trovava a casa. Yumeko eliminò l'immagine solo dal cellulare nuovo di Ikishima. Le due si fermarono l'una davanti all'altra, immobili. Alla fine Yumeko chiese a Midari di cancellare la foto, furiosa. Così Ikishima disse ridendo istericamente:
-Beh, la cancellerò a una condizione.-
-Quale?-
-Sai, mi sei sempre piaciuta Jabami, sei sempre stata la mia dea...-
-A cosa vuoi mirare Ikishima?-
-Ti prometto che sarà eccitante...-
-COSA, COSA INTENDI?!-
-Vorrei, anzi voglio, fare l'amore con te, qui e ora...-
-E come faccio a sapere che cancellerai la foto, se accetto?!-
-Beh, non lo puoi sapere, ti devi fidare. L'unica cosa certa è che se non lo farai puoi stare certa che non eliminerò l'immagine, anzi, la manderò a tutta la scuola!-
Detto ciò Midari spalancò gli occhi in modo intimidatorio, con un inquietante sorriso che collaborava nel rendere la sua espressione incredibilmente traumatizzante. Yumeko strinse il pugno: sapeva che doveva accettare.Cos'altro poteva fare? Doveva fidarsi, poiché c'era una possibilità di salvezza se avesse accettato, inesistente se avesse rifiutato. Per un attimo un brivido di piacere percorse Jabami. Era il piacere della scommessa, della possibilità di vincere o perdere che dipende solo e soltanto dalla fortuna e dal caso. Non poteva sapere l'esito della sua azione come nel gioco d'azzardo, tutto dipendeva dai bluff di Ikishima e dal suo volere. Purtroppo un'ondata di disgusto perverse Jabami e il suo momento di piacere terminò. Le faceva schifo l'idea di toccare Midari, figuriamoci quanto gliene faceva quella di "fare cose" con lei. In quell'esatto momento, durante il quale Yumeko rimuginava, dall'altra parte dell'accademia uscì tremolante e speranzosa in Jabami Kirari, che si era appena rivestita, di modo che il presidente e Ikishima restassero sole all'interno delle mura scolastiche. Yumeko si fece coraggio e mormorò timorosa ed insicura, con gli occhi cupi: -Okay...-. Non fece in tempo a finire che Midari si avventò su di lei. Ikishima sbattè Jabami contro il muro e incominciò baciandole il collo con veemenza, facendole succhiotti e morsetti con violenza. Yumeko soffriva in silenzio: non si poteva tirare indietro, ma non voleva dimostrare di provare piacere emettendo gemiti e sospiri. Ikishima notò il contegno del suo presidente e ciò la infastidì alquanto. Midari prese a palpare il seno di Yumeko, che era rimasto nudo come tutto il corpo dal trascorso con Kirari. Lo faceva con forza e cattiveria, non con la piacevole delicatezza di Saotome e Momobami. Era maledettamente eccitante e Yumeko aveva gli ormoni a mille, ma doveva contenersi, malgrado il dolore nel farlo. Midari passò la sua mano sulle parti intime della compagna ed inserì all'interno di esse le sue dita, con forza e veemenza. Jabami si morse le labbra per non emettere suoni, ma ormai il sudore le stava colando sulla fronte. Ikishima era sempre più furiosa: voleva che Yumeko perdesse le staffe, gemendo a gran voce. Midari corse nel dormitorio e prese un utile oggetto: il solito membro finto. Lasciò in quella stanza i propri vestiti, piercing e accessori come la fascia, per poi ritornare dal suo presidente totalmente nuda. Giunta da Jabami prese il membro finto e con uno scatto lo infilò nelle parti intime Yumeko. Lo infilò sempre più in dentro, mentre Jabami cercava di agitarsi. Alla fine non riuscì più a contenersi e un urlo-gemito echeggiò per i corridoi. Non ragionava più e Midari era soddisfatta. Purtroppo Ikishima voleva di più e iniziò a pizzicare e tirare i capezzoli di Yumeko, ormai pervasa da sospiri. Midari proseguì afferrando la mano del presidente ed usandola per ripercorre le proprie parti intime, per poi penetrarle con le dita di Yumeko, mentre quest'ultima tentava senza successo di tirarsi indietro. Dopo poco Jabami iniziò a lacrimare, per il dolore, la delusione e il disgusto. Purtroppo per lei tutti gli spasmi nel tentativo di allontanarsi furono inutili e quella tortura proseguì. Dopo ben 2 ore di traumatizzante e orribile stupro esso terminò. Ikishima trascinò la dormiente Jabami nel solito dormitorio e la posò sul letto. Lasciò nella stanza un'uniforme ed un bicchiere d'acqua per Yumeko di modo che le fossero utili la mattina successiva al suo risveglio. Midari baciò la fronte del suo presidente e mormorò pentita: -Mi dispiace...-. Detto ciò uscì dal dormitorio e lo chiuse a chiave. Fece passare la chiave all'interno della stanza tramite la fessura sotto la porta: in questo modo il dormitorio era chiuso, apribile solo da Jabami con la chiave sul pavimento della stanza. Fatto ciò Ikishima, che intanto si era rivestita e sistemata, uscì da scuola e tornò verso casa. Chissà se una volta arrivata lì abbia eliminato le foto o le abbia usate per qualche altro ricatto malsano
Piaciuto questo capitolo? OwO
Spero di sì! Ecco come sempre la...#Domandina:
Vorreste che Ikishima facesse un altro ricatto (anche meno pervertito) o che il suo buon cuore le facesse cancellare le foto?
Comunque sia, ciau a tutti micetti!
(Scusate se non ho messo l'immagine finale, ma non ci sono stati dei problemi con Wattpad 😰)
♡♡♡
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『𝑅everse 𝑅oles 𝐼n 𝐾akegurui 』【ITA】
FanfictionCome sarebbe l'accademia di Kakegurui se Yumeko fosse la presidente del consiglio studentesco? E se la temuta Kirari fosse solo un'alunna? E se Mary Saotome fosse un membro del consiglio studentesco? E se aggiungessumo un pizzico di perversione e di...