CAPITOLO 39 - Il prezzo della curiosità

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= Altovento / Monte Bianco, Valle D'Aosta (Italia). 24 agosto 1962 =

= Quattro anni dopo =

Quando Abraxas aprì gli occhi, non riuscì a capire dove si trovasse.

La stanza era in penombra, e l'unica finestra era quasi del tutto nascosta da una pesante tenda nera, dai cui vetri aperti entrava una brezza fredda. Sensibile di olfatto come tutti i Malfoy, non riconobbe il profumo delle lenzuola del Maniero, né attorno a sè colse l'arredamento al quale era sempre stato abituato.

Si alzò con fatica, e si dovette tenere prima al letto e poi alle pareti: la testa gli girava al punto da sentirsi svenire di nuovo, tuttavia intendeva scoprire dove si trovasse, e chi l'avesse portato lì. Aveva fatto un sogno assurdo riguardante suo padre, al Mausoleo di Famiglia, e chissà, forse stava ancora sognando?

[Abraxas] < Questo luogo non è reale>, ipotizzò.

Eppure sembrava tutto fastidiosamente concreto... .

Arrivando con difficoltà fino alla porta tentò di aprirla, ma - con sorpresa - la trovò chiusa. Provò a girare più volte la maniglia, ma non si era sbagliato: era davvero chiusa a chiave. Si tastò le tasche, ma qualcuno gli aveva preso la Bacchetta; trovò solo la fialetta di Pax Aeterna, e ricordare quel dettaglio lo disturbò abbastanza.

[Abraxas] < Dannazione...> - borbottò mentalmente; per un Mago la privazione della propria Bacchetta era una violenza psicologica, poiché lo si lasciava disarmato e inetto, dipendendo da essa spesso più del necessario. Non poteva Lanciare né un Alohomora né un Bombarda, pertanto fece il possibile per non farsi cogliere dal panico. Tentò di bussare, come la gente civile, ma nessuno gli rispose. Sentendo l'ansia crescere, tentò di chiamare qualcuno - « Ehi! C'è nessuno?! Mi sentite?! », esclamò... Ma ottenne solo altro silenzio. Tutto attorno a lui era infatti strano, immobile, assurdo, come se il tempo si fosse fermato.

Tentò allora di prendere a spallate il legno, prendendo via via un po' di rincorsa, ma non ottenne altro che un dolore al fianco contuso, perchè quella porta era dura come una lastra di pietra! Forse neanche un Centauro l'avrebbe scardinata a zoccolate.

La testa gli girò da impazzire.

Decise allora di andare a prendere una boccata d'aria per schiarirsi le idee, forse nell'azzardo ottimista di calarsi al di fuori di essa. Non che i Malfoy fossero avvezzi all'azione, tuttavia piuttosto che restare chiuso lì dentro come uno stupido, o come prigioniero, avrebbe fatto un'eccezione.

Ma quando scostò la tenda nera si accorse - con una sorpresa ancora più grande! - di essere in cima a un monte, talmente alto che le nuvole coprivano la maggior parte della visuale: bianche come panna, dense come cotone, oltre a esse una Foresta rigogliosa e sconfinata si estendeva a perdita d'occhio, fino agli altri monti, le cui vette erano coperte da altrettante nuvole, tanto erano imponenti.

Si sporse appena, ma fu una pessima idea: nel notare lo strapiombo di centinaia di metri, le vertigini e l'ossigeno rarefatto gli diedero il colpo di grazia! Aggrappandosi inutilmente alla tenda, finì per ricadere all'indietro, rovesciandosi sul pavimento in pietra della camera.

La vista gli si oscurò, e svenne per la seconda volta in poche ore.

°

Sentendo una voce lontana, il giovane Malfoy riacquistò lentamente conoscenza.

Poteva essere passato un minuto, un giorno o una settimana: non ne aveva idea. Quando riaprì gli occhi, notò di essere nuovamente sdraiato sul letto della stanza che non aveva riconosciuto.

Antica Notte 🌙 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora