30. La fine dell'inizio

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Hogwarts era ormai giusta al termine. Mancavano poche lezioni alla fine di quello che, per molti studenti, era l'ultimo anno. Quell'anno aveva portato molte cose, molti amori, molte amicizie e (in alcuni casi) delle tregue.
Serpeverde e Grifondoro non erano più in guerra come una volta, certo non lo erano più dalla fine della guerra. Ma dal progetto lo erano ancora meno. Molte coppie erano formate proprio tra grifondoro e serpeverde, come Seamus e Nott, Neville e Blaise e non dimentichiamoci di Harry Potter e Severus Piton.
Era anche arrivato il momento di riconsegnare tutti gli smartphone. Quel giorno a pranzo, il preside di Hogwarts dichiarò la fine del progetto, ogni studente o insegnante doveva riconsegnare lo smartphone. Una scatola adibita a raccogliere ogni smartphone era posta su uno sgabello, non molto lontano dal leggio del preside, dove tutti potevano vederla. Uno a uno, professori e studenti si fecero avanti e misero lo smartphone nella scatola. Il progetto era definitivamente concluso e ora sia studenti che insegnati avevano due giorni per scrivere e consegnare una relazione sullo svolgimento del progetto, sui lati positivi e negativi di esso.

Harry:" Ne sei sicuro? Non hai cambiato idea vero?"

Severus:" No Harry non ho cambiato idea. Ne sono sicuro e ho già dato un acconto per la casa. "

Dopo aver fatto pace con Ron, Harry e Severus erano andati a vedere qualche casa, qualcosa di adatto ad entrambi per quando la scuola sarebbe finita. Ne avevano vista una a Hogsmead che a Harry piaceva molto, posta su due piani. Al primo piano della casa si trovavano: Un salotto abbastanza grande, la cucina, uno studio che Severus avrebbe potuto utilizzare per le sue pozioni e un bagno per gli ospiti. Al secondo piano si trovavano: Una camera da letto per loro e una per gli ospiti, entrambe munite di bagno personale, una stanza enorme che di comune accordo avrebbero adibito a libreria e una stanza in più, che Harry avrebbe usato come studio o stanza hobby.
Quella casa era perfetta, e non era troppo lontana da Hogwarts, così Severus sarebbe potuto tornare a casa ogni sera; se ci fossero stati dei problemi a scuola, sarebbe potuto accorrere senza problemi.

La fine della scuola arrivò e così ogni studente e professore consegnò la propria relazione, direttamente al preside. L'ultimo a consegnare la relazione fu Severus, che con un ghigno consegnó ad Albus anche un piccolo pacchetto, il tutto sotto lo sguardo stranito e incuriosito di Harry.

Gli studenti si stavano riunendo in sala grande per il banchetto finale, ma da qualche parte nel castello....

"La scuola è finita! Non torneremo qui, non potremmo più vederci"

"Neville..." lo chiamò Blaise

Neville avevo uno sguardo triste, rivolto verso il basso.

Blaise:" Neville...non possiamo più vederci a scuola, ma possiamo vederci altrove."

Neville alzò la testa di scattò, ma ancora titubante chiese:" nel senso che...capiterà di incontrarci fuori da Hogwarts? In giro per il mondo magico? Per lavoro o per commisioni personali, e allora mi saluterai come un buon vecchio compagno di scuola e poi ognuno..."

"NEVILLE! Possiamo vederci fuori da Hogwarts, per un appuntamento...o per cento. Potresti farmi conoscere tua nonna, potremmo semplicemente stare insieme come due ragazzi che si amano e basta. Non credi?" Disse Blaise con tono deciso.

Neville:" Ma...questo significa che...tu...insomma..tu vuoi..."

Blaise non poteva fare a meno di sorridere al Neville dolce e impacciato che aveva di fronte. " Si. Voglio continuare a vederti fuori da Hogwarts, voglio che tu continui ad essere il mio ragazzo fuori di qui"

Neville chiese con stupore:" Perché?"

Blaise:" Perché ti amo."

Un sorriso. Una semplice promessa tra due ragazzi così diversi ma così simili era stata suggellata da un semplice ma dolce sorriso.

E mentre voci e festeggiamenti si alzavano dalla sala grande e due ragazzi si sorridevano dolcemente, altri due ragazzi nella stanza delle necessità si scambiavano, a modo loro, delle promesse. "Voglio fare sesso con te"

"Theo...lo abbiamo appena fatto, dove cavolo hai il cervello?" Seamus guardò il serpeverde disteso al suo fianco, con le braccia piegate dietro al collo mentre guardava il soffitto.

Theo:" Idiota. Intendo che voglio ancora farlo fuori da qui, da Hogwarts. Potrei...scriverti."

Seamus sorrise:" Si, potresti. Dovresti." Disse, sicuro che il serpeverde gli avrebbe scritto al più presto.

L'ultimo anno a Hogwarts si era davvero concluso, i festeggiamenti erano accompagnati da addii e da arrivederci pieni di lacrime. Molti studenti si sarebbero visti fuori da scuola, molte amicizie sarebbero andate avanti, come quella che legava Harry, Ron ed Hermione. La discussione su Harry e Severus aveva messo a dura prova l'amicizia del trio, ma se non li aveva divisi una guerra, come poteva farlo l'amore?
Ron stava, con il tempo, accettando quella improbabile coppia sempre di più.

Harry non sarebbe tornato nella Londra babbana, aveva chiesto a Dobby di recuperare tutte le sue cose e portarle ad Hogwarts. Lui e Severus sarebbero saliti su una carrozza diretta ad Hogsmead e alla loro nuova casa, una volta che gli altri studenti si fossero messi in viaggio. La convivenza sarebbe iniziata da subito, coscienti del fatto che sarebbero ben presto stati invasi da una mandria di Weasley, da una Granger e chissà forse anche da altre improbabili coppie come loro due.

Un momento, pensò Harry nell'esatto istante in cui la carrozza, su cui lui e Severus erano seduti, partì. "Sev? Che diavolo c'era nel pacchetto che hai consegnato a Silente?"
Severus fece un ghigno soddisfatto prima di rispondere:" Un modellino di cacca di drago che emana cattivo odore se infastidito. Dopo tutto...una veri non se la meritava."

Harry non poté che guardarlo interrogativo chiedendosi che centrava la cacca di drago.
Forse non lo avrebbe mai scoperto, ma noi tutti sappiamo esattamente perché l'ha ricevuto. E forse un pochino lo sapeva anche il preside, motivo per cui stava ridendo da solo nel suo ufficio, con un enorme modellino dal dubbio gusto di fronte.

Spazio autore:
Questo capitolo è stato tanto bello da scrivere quanto nostalgico. Circa due anni fa iniziai, per gioco, a scrivere una storia, una fanfiction nello specifico. E non avrei mai pensato di arrivare fin qui, con tante letture, voti e commenti. E soprattutto mai avrei immaginato di scrivere così tanti capitoli. Grazie a tutti per il sostegno.

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