18. Grifondoro e Serpeverde

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Harry tornò molto tardi al dormitorio grifondoro e trovò tutti i suoi compagni già perfettamente addormentati. Dopo essersi fatto una veloce doccia si infilò a letto, ma non riuscì ad addormentarsi subito, era troppo preso a ripensare alla sua serata e a quel meraviglioso, dolce ma passionale bacio che si era scambiato con il professore.

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Quella mattina, tutti si erano alzati con il solito borbottio di chi non aveva assolutamente voglia di andare a lezione. Ron non faceva altro che lamentarsi e metteva fretta ai ragazzi per scendere a colazione. Quando furono tutti pronti scesero in sala comune e, con Hermione e Ginny, si diressero in sala grande per la colazione.

Al tavolo di grifondoro c'era, come ogni mattina, un gran brusio. Tutti chiacchieravano: chi di lezioni, chi di Quidditch e chi, come Hermione, parlava degli esami che avrebbe dovuto affrontare quell'anno. Harry seguiva un discorso, tra Ron e Dean, sull'ultima partita dei Cannoni di Chudley e ogni tanto dava la sua opinione, ma il suo sguarda era rivolto al tavolo dei professori, in cerca del suo burbero e acido professore di pozioni, che però pareva non essere ancora arrivato.

Non fece neanche in tempo a pensare a cose stesse facendo Piton invece di essere a colazione, che vide un familiare mantello nero svolazzare davanti ai suoi occhi. Gli occhi di Severus si incatenarono ai suoi mentre si sedeva al tavolo, Harry sorrise e per non dare troppo nell'occhio si rimise in fretta a fare colazione.

Le lezioni della mattina passarono noiose come sempre, le lezioni del pomeriggio invece erano state annullate per alcune riunioni dei professori. Così Harry, Ron, Hermione, Neville, Ginny, Luna, Seamus e Dean decisero di passare un po' di tempo in tranquillità, all'ombra della bellissima e grande quercia che si trovava davanti al lago nero. Hermione, Ginny e Luna parlavano degli esami, dopo la guerra tutti erano tornati a scuola, obbligati a prendere il diploma per poter andare avanti con le loro vite, così sia l'anno del Golden trio che quello dopo avrebbe dovuto affrontare gli esami e nessuno era meglio di Hermione per qualche aiuto extra. Neville era, come sempre, impegnato nella lettura del suo amato libro di erbologia, ma di tanto in tanto partecipava a qualche discorso con gli altri ragazzi.

Ron: "Dai Harry dicci che è successo, sei così di buon umore oggi."

Harry: "Chiunque lo sarebbe senza lezioni al pomeriggio. Herm a parte." Tutti scoppiarono a ridere all'affermazione di Harry, tranne Hermione che gli scoccò un'occhiata risentita. In realtà Harry era felice per gli eventi della sera prima, ma ancora non si sentiva di parlarne con i suoi amici, aveva detto solo a Neville chi era il serpeverde e sperava di poter avere successivamente un'altra chiacchierata con lui. Voleva bene ai suoi amici, ma Ron aveva reagito un po' male solo a sapere che si era preso una cotta per il serpeverde, quando ancora non ne conosceva l'identità. Che avrebbe fatto se gli avesse detto: -Hey amico ho scoperto chi è il serpeverde, è Piton e bacia da dio.- No, meglio di no, probabilmente gli avrebbe procurato un infarto. Neville al contrario aveva, come lui, una cotta per un serpeverde quindi poteva capire meglio il suo punto di vista, anche se Piton non gli stava proprio simpatico.

Ron: "Non sarai felice per quel serpeverde con cui parli, sul serio Harry basta Seamus che scappa la notte per fare le cosacce con un serpeverde." Ecco, appunto. Pensò Harry, meglio tenerselo per se al momento. E poi a quella battuta era stato vendicato da Seamus, che facendo l'offeso aveva attaccato Ron a colpi di solletico.

"Si chiama sesso Weasley e ti assicuro che a Seam non dispiace per niente." Disse Nott avvicinandosi al gruppo di grifondoro con il Silver trio, Malfoy, Zabini e Parkinson, alle spalle.

Come per confermare la frase di Nott, Seamus si avvicinò a lui dandogli un appassionato bacio in bocca.

Malfoy: "Ah è disgustoso, fate certe cose in privato. Vedervi compromette la mia salute mentale."

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