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Jorge pov:

Chiusi la porta e sospirai. Aprii l'armadio e frugai dentro, cercando quel pezzo d'abbigliamento che nascondevo da me stesso.

La felpa di Benji.
Sorrisi quando la trovai. Dopo quella sera, gli ridiedi ogni cosa, ma più tardi, trovai una delle sue felpe nella cesta. Volevo ridargliela, ma non trovai più il coraggio per farlo quindi la tenni. Mi aiutava a dormire ma poi decisi di nasconderla.
Era patetico dover indossare i suoi vestiti per non sentirmi solo, tutto questo era patetico. Promisi a me stesso di non tirarla più fuori ma era diverso ora.

Erano passate 2 settimane e non avevo dormito una sola notte. Inizia a perdere anche peso.
Passavo intere giornate a letto, anche se era l'ultimo posto in cui volevo stare. I ricordi non facevano altro che farmi sentire in colpa.

Infilai la sua felpa, che aveva ancora il suo profumo. Mi mancava, mi mancava tutto lui. Mi mancavano le sue braccia, che in qualche modo riuscivano sempre a farmi sentire a casa. Mi mancava addormentarmi fra le sue braccia.

Era tardi e volevo dormire, ma non facevo altro che pensare a lui.
Anche lui a pensa a me?

Presi il telefono e lo accesi per la prima volta in settimane. Notifiche fecero vibrare il telefono, e la maggior parte di loro, erano da Benji.

11 chiamate perse da Benjii🤣🤣🤣🤣💕
: ti prego rispondimi.

Spensi il telefono e lo lanciai sul letto. Iniziai a riflettere, facendo avanti e indietro per la stanza. Mangiucchiandomi le unghie e scompigliandomi i capelli, per l'agitazione.
Lo chiamo o non lo chiamo..
Mi fermai e recuperai il telefono fra le lenzuola.

'Fanculo lo chiamo'

~~~~

'Jorge?' sentii dire la voce di Benji. 'H-hey'
'Ei, è tardi, tutto okay?' chiese, 'Ti ho svegliato?' domandai con tono agitato, non volevo disturbarlo.
'No, ero già sveglio. Stai bene?'
'Si.. ehm- possiamo parlare?' dissi ancora incerto sulle miei intenzioni. 'Certo, dove?',
'Va bene al lago?'.
Chiusi la chiamata e saltai giù dal letto.
Era tardi, quindi decisi di sgattaiolare fuori dalla finestra.

~~~~

Mi sedetti sul prato umido, vicino alla riva. Rimasi lì seduto a osservare il lago e il riflesso della luna su di esso, insieme al vento, che continuava a scompigliarmi i capelli.
'A che pensi?' chiese Benji, sedendosi accanto a me. 'A noi' risposi qualche minuto dopo.

Si alzò e senza dire una parola, iniziò a togliersi le scarpe, 'Cosa stai facendo?'.
Ignorò la mia domanda e continuò a spogliarsi davanti a me come niente fosse. 'Guarda, Benji non credo sia un..', cercai di dire ma rimasi a bocca aperta quando si tolse anche la maglietta.
Era in.. forma. I suoi addominali erano più segnati, le sue braccia.. Inghiottii.
'Hai intenzione di rimanere lì a fissarmi o..?'
Arrossii per l'imbarazzo e mi coprii gli occhi, volevo prendermi a schiaffi. 'Sto scherzando' ridacchiò lui e sospirai sollevato. Si incamminò verso l'acqua, 'Non vieni?'.
Sospirai e mi alzai.
Mi avvicinai all'acqua. Feci finta di tossire e incrociai le braccia. Alzò gli occhi al cielo e si voltò, in modo che potessi svestirmi.
Mi svestii ed entrai velocemente, ansimando al contatto con l'acqua gelata. 'Fatto?' chiese ancora girato e annuii.

'Giochiamo a un gioco' chiese sorridendo, 'Cosa, abbiamo 5 anni ora?' dissi e fece il broncio, 'Okayyy, spara' dissi roteando gli occhi. 'Okay, vince chi trattiene il respiro il più lungo possibile'.
Nuotare non è mai stato il mio forte, quindi non avevo alcuna possibilità di poter vincere.

'Facile' dissi con tono confidente. 'Pronto?' dissi e annuì.
'3..2..1..'
Finì di contare e s'immerse sott'acqua, seguendolo anche io dopo.
Guardai Benji e mi sforzai a non ridere per poi perdere. Cercai di trattenere il respiro il più lungo possibile, ma Benji era fottutamente bravo in qualsiasi cosa quindi provai a facilitarmi il gioco.

Sorrisi e mi avvicinai verso di lui. Avvolsi un braccio attorno al suo collo e diedi un bacio sulla guancia, cosa che lo fece tornare subito in superficie. 'Non è valido!' gridò e scoppiai a ridere, 'Si invece', 'No! Okay, rifacciamo'.
Contò di nuovo a rovescia. Feci un grande respiro e tornammo sott'acqua.
Ma questo turno fu diverso dal primo. Ci guardammo intensamente negli occhi. Mi riavvicinai e posai una mano sulla sua guancia, accarezzandola con il pollice.
Mi erano mancate le emozioni che solo lui mi faceva sentire. Mi mancava la sensazione delle sue labbra  sulle mie. Le sue mani accarezzarmi ovunque. Mi mancava come mi faceva sentire sempre così vivo.

Sentii il cuore accelerare e mancarmi il respiro.
Avvolse le sue braccia attorno a me e mi portò su. Restammo in silenzio, insieme ai nostri fiati. Feci cadere lo sguardo sulle labbra e morsi le mie.
Non sapevo cosa volevo, entrambi non lo sapevamo e forse.. non avrei mai dovuto chiamarlo..

Benji si inclinò in avanti ma girai la testa, interrompendo ogni cosa. 'Benji..no' fu l'unica cosa che riuscii a dire. Mi voltai di nuovo e lo vidi a pezzi, come se gli avessi spezzato di nuovo il cuore. Lacrime iniziarono a marcare le sue guance, ma che asciugò prima ancora che me ne potessi accorgere. 'J-jorge non voglio perderti' singhiozzò tenendosi il viso in mano.
'Ti amo cazzo! Perché non riesci a ficcartelo in testa?!' gridò gesticolando, 'Non sono abbastanza per te?!'
Non lo avevo mai visto così, fragile, vulnerabile ed era colpa mia. Ero stato io a renderlo in quello stato, ero stato io a spezzarlo. Se solo lo avessi ascoltato, niente di questo sarebbe mai successo e questo mi distruggeva dentro.
Piansi insieme a lui. Anche lui mi rendeva felice, come non lo ero mai stato in vita mia.
'Ti amo anch-..'
'No, Jorge fammi finire' disse interrompendomi.

'Non sarò mai abbastanza per te, e lo odio. Odio il fatto che sei troppo per me e che non sono mai stato alla tua altezza e che non riuscirò mai a esserlo. Quindi non capisco perché dici che mi ami, o perché mi baci e mi fai sentire sempre così amato. E Jorge, sei l'unico in questo cazzo di mondo, che non mi usa solo per sesso, o come un trofeo o come un oggetto. Cazzo, sei così perfetto. E lo odio, odio non essere.. Abbastanza'

Non sapevo cosa dire. Non dovevo sapere cosa dire perché sapevo cosa fare.
Afferrai deciso il suo viso e spezzai quella distanza che ci separava l'uno dall'altro.

Lo volevo, lo volevamo entrambi.

Ci baciammo e non era uno stupido bacio, come quelli che dai al gioco della bottiglia o agli obblighi o verità.
Era vero, con passione ed emozione.
Strinsi forte Benji, impaurito che se lasciassi andare la presa, tutto sarebbe tornato come prima.

Ed eravamo lì, noi, respiri pesanti, vento e amore.

Ed è così che ci si sente.

È bello, speciale, euforico ed è reale.

non finzione.

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scusate per l'attesaAAA
ci ho messo un sacco a scrivere questo capitoloz😔✋💕

è così che ci si sente? //benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora