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Jorge pov: 

Spensi la sveglia e sbadigliai.
Il weekend era passato in fretta e non ero ancora pronto per iniziare un'altra settimana, non ero pronto soprattutto per scuola.
Mi strofinai gli occhi e mi guardai allo specchio, avevo un aspetto orribile, sbuffai. Come fanno tutti essere così perfetti la mattina?
Mi vestii velocemente e scesi giù in cucina. 'Jorge, non ti fermi a fare colazione?' chiese mio padre appena scesi. 'No' risposi e afferrai una banana dalla cesta della frutta, 'Tesoro, non passi più tempo con noi' si lamentò mia madre. Alzai le spalle, 'Uhm, scuola' mentii.
Non mi ero reso conto di aver trascurato i miei genitori, negli ultimi giorni. Passavo molto tempo insieme alla mia famiglia quindi mi sentii un po' in colpa.

Salutai mio fratello e mi precipitai fuori. Sorrisi quando vidi Benji parcheggiare, in qualche modo riusciva sempre a rallegrarmi. 'Buongiorno' disse appena mi sedetti sul sedile, mi inclinai e posai un bacio veloce sulla sua guancia, arrossì. 'Pronto per scuola?' chiese prima di mettere in moto. Inghiottii, ero pronto per scuola?
Per niente. 'Prontissimo'
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Suonò la campanella e attraversammo il corridoio, per mano. Ero felice e forse ero mi sbagliato, forse tutto era davvero tornato normale.

Finché non vidi
lui,
sorridermi con un sorriso malato.
Il mio cuore cominciò ad accelerare e lasciai subito andare la mano di Benji. Mi sentii pietrificare, in mezzo al corridoio.
Ogni cosa sembrò fermarsi, non avere più vita, più un colore. I ricordi dentro quell'aula di storia, che da settimane avevo cercato di seppellire sembrarono tornare. Tutto tornò come prima. Volevo gridare, gridare finché la mia gola non era così secca da non poter più parlare. Fuggire da quelle parole che non facevo altro che sentire ripetersi nei miei incubi,

Tesoro, non piangere stiamo per divertirci

Fuggire da quelle mani che mi toccarono in zone in cui non avrei mai voluto essere toccato. 'LASCIAMI ANDARE'
Riuscii finalmente a gridare quando mi sentii trascinare da qualcosa, da qualcuno.

'Jorge, guardami, guardami!', disse la voce di Benji, sentii le sue braccia, avvolgermi e confortarmi. Fui travolto dal suo profumo, un profumo che potevo riconoscere anche lontano kilometri. 'Va tutto bene, sei al sicuro' riuscì a calmarmi e finalmente ricominciai a tornare in me, a tornare vivo.
Quando inizia a respirare normalmente, spezzai l'abbraccio e mi strofinai il viso. 'Mattia' dissi col filo di voce che mi rimaneva.
'È stato mattia'

Benji pov:

'Mattia dove cazzo sei?!' gridai, uscendo dal bagno e cercandolo per la scuola. Chi altro poteva essere stato se non lui? Come avevo fatto a non arrivarci?

Mi indirizzai verso la classe di storia e appena aprii la porta, lo trovai seduto, davanti alla cattedra.
'Krol, come posso aiutarla?' chiese ma invece di rispondere, mi avvicinai e lo afferrai per il colletto per poi sbatterlo dietro, contro la lavagna. 'Prova solo a toccarlo ancora una volta e giuro che ti uccido' dissi a denti stretti e lo scaraventai a terra. Fatto ciò, mi voltai per uscire, quando lo sentii ridacchiare.
'Era così bravo, Krol'
'C-cosa?'
Non sapevo esattamente cosa fosse successo e la verità mi terrorizzava.
'Non te l'ha detto? Dovevi vedere com'era! Così fragile, debole, Benji ora capisco perché hai scelto proprio lui'
  Mi si gelò il sangue. Feci grandi sospiri, cercando di controllarmi. Non poteva essere quello pensavo.. non poteva averlo fatto.
'Cos'è che hai fatto' dissi a tono basso.
Mattia si alzò in piedi e ricominciò a sghignazzare, 'Sai che gridava per te? Gridava che lo aiutassi'
Sentii la rabbia crescere sempre di più e la pazienza diminuire, volevo trattenermi ma non ci riuscivo.
'Peccato che non c'eri' disse infine e fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Aprì la bocca ma prima che potesse dire altro mi avvicinai e lo colpii, forte, facendolo inciampare all'indietro. Tirai un altro pugno ma sorprendentemente lo schivò e ricambio anche lui con un altro, facendomi sanguinare il naso. Mi pulii con il palmo. 'Polibio, molto furbo da te mettersi contro il capitano eh?'
Avevo molta più esperienza di Mattia, per via delle numerose risse in cui fui coinvolto, quindi non fu difficile, fu solo questione di tempo.

Lo spinsi per terra e mi sedetti sopra le sue gambe colpendolo successivamente.
'Dovevi sentire come gemeva il mio nome, Benji' disse Mattia continuando a ridere e tossire sangue.
'NON È VERO' scossi il capo e gridai continuando a tirare pugni. Sentii sangue formarsi sulle mie nocche, ma non ci feci caso. Il dolore che avevo nel petto era peggiore. 'NON È VERO CAZZO'
Continuai a colpirlo finché non perse i sensi, ma non mi fermai, neanche quando mi sentii chiamare dalla sicurezza.
Ero intrappolato nella mia testa. Parole che si ripetevano una dopo l'altra e se solo ci fossi stato.. se solo ci fossi stato non avrei mai lasciato che ferisse Jorge e non avrei mai spezzato la mia promessa. Era colpa mia.
Mi sentii tirare per le spalle. Mi dimenai cercando di liberarmi, per finire quello che avevo iniziato.

Ma era tutto finito.
Era tutto finito.

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😔✋
okkay cercherò di mettere più fluff o smut non so ahah

è così che ci si sente? //benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora