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Calò la sera.
Era la sera dell'appuntamento e mi ero già preparato 1 ora prima, ero nervoso.
E se andasse tutto storto?
Continuai a sistemarmi i capelli allo specchio finché non vidi mio padre entrare in camera,
'Nervoso?' disse sorridendo, 'Come sto?' chiesi con tono nervoso, 'Stai benissimo' disse spostandomi i capelli dagli occhi,
sospirai, 'Sento che tutto andrà storto..', Nell'ultimo periodo le cose mi erano andate sempre di male in peggio. 'Andrà tutto bene, te lo assicurò' disse accarezzandomi le spalle. Sorrisi, era riuscito un po' a calmarmi. Prima che uscisse dalla porta si voltò di nuovo verso di me,
'Ah e per sicurezza..' disse per poi tirare fuori un pacco di preservativi e lanciarlo sul letto, 'PAPÁ' gridai arrossendo e spingendolo fuori dalla stanza.

Dopo essermi circa reso presentabile, scesi in salotto per aspettare Benji. Facevo avanti e indietro per la stanza, 'Potresti stare fermo?? mi stai facendo venire la nausea' gridò Louis. Sentii bussare, corsi per aprire e appena aprii vidi Benji con un mazzo di fiori. Mi sentii mancare un battito, stava benissimo. Indossava una camicia a fiori blu con dei pantaloni neri.
'Stai benissimo' disse lui arrossendo. Subito dopo mi prese per mano e ci incamminammo verso la macchina.
Prima che potessi salire, mi cinse a sè con una mano mentre con l'altra tirò fuori una bandana. 'Che stai facendo?' chiesi ridendo mentre mi coprì gli occhi con il tessuto, 'Lo scopriraii', sussurrò.
Passammo tutto il tragitto a cantare a squarciagola. Adoravo il modo in cui Benji cantava, aveva una voce bellissima. Adoravo come riusciva sempre a tirarmi su di umore. Insomma, lo adoro
'Sei stonato' dissi scherzando, non potevo vederlo ma sapevo che in quel momento faceva gli occhi da cucciolo bastonato. 'Ah si?' chiese e fece finta di piangere. Scoppiai a ridere.
Mi prese la mano e ci lasciò una scia di baci sopra.

Arrivati al posto, scesi dalla macchina con l'aiuto di Benji, che iniziò a trascinarmi non so dove. 'Dove mi stai portando?' chiesi, 'Aspetta ancora..'.
Ci fermammo e mi abbracciò da dietro, dopodiché mi sfilò piano la bandana e l'istante dopo rimasi senza parole.
Aveva allestito una tenda e all'interno di essa c'erano coperte, candele e un tavolino con del cibo e un pc sopra.
Non lo merito, Non lo merito,
vero?
'Ti piace?', mi giró verso di lui. Sentii un nodo formarsi in gola, 'Benji, n-non ti merito' dissi sforzandomi di non piangere, non volevo rovinare il momento. Mi prese delicatamente il viso in mano, mi sorrise e mi asciugò con il pollice una lacrima. Mi baciò il naso, 'Jorge sono io che non ti merito, non hai idea di quanto mi rendi felice' disse tenendo lo sguardo su di me. 'Non so nemmeno come spiegarlo però sei tutto ciò di cui ho bisogno', non feci altro che sorridere.

Passammo circa 1 ora dentro la tenda e stavamo guardando un film horror, odio i film horror, non so perché l'avevo scelto. Mi feci più vicino a Benji, nascondendomi.
'Non fa nemmeno paura!' disse stoppando il film, 'Ma mi spaventa!' dissi con occhi impauriti, 'Ahah, ti avevo detto di non sceglierlo!', disse con una risata, 'Si ma..so che volevi vederlo' sussurrai,
'Awww, vieni qua' mi invitò a sedersi sulle sue coscie. Spense il pc e aprì piano la cerniera della tenda. Osservammo il cielo, era pieno di stelle. Iniziammo a contarle insieme ad alta voce ed ero ancora in grembo a Benji. Quando Benji smise di contarle, mi voltai per guardarlo e vidi che mi stava già fissando. Mi accarezzò la guancia.

'Perché mi guardi in quel modo?' domandai.

'Jorge... cred..t-ti amo' disse all'improvviso,

Mi si sciolse il cuore, non sapevo come reagire, nessuno me lo aveva mai detto prima d'ora.
'Ei, non devi rispondermi, volevo solo fartelo sapere' disse distogliendomi dai pensieri. Ci guardammo negli occhi in silenzio. Senza pensarci troppo, afferrai il colletto della sua maglia e lo baciai, forte. Non ero mai il primo a baciare Benji, per via delle mie insicurezze, era sempre lui a fare la prima mossa e a baciarmi per primo.
Frequentare Benji mi ha reso più sicuro di me stesso e più confidente, specialmente riguardo il mio corpo.
Gli leccai il labbro inferiore indicandogli di aprire la bocca. Le nostre lingue danzarono in sincronia. Sorrisi spezzando il bacio. Mi sfilai la maglia e lo spinsi facendolo coricare, questa volta volevo dominare io. Mi abbassai e Benji sussurrò,
'Fammi tuo'

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è così che ci si sente? //benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora