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Dopo aver chiarito con Syd, si era fatto sera e stava calando il buio. Lo salutai e mi incamminai verso casa.
Arrivato nel cortile di casa era già buio pesto. Mi fermai davanti al cancello, per cercare le chiavi nello zaino, quando sentii dei passi arrivare da dietro di me.
Mi girai di scatto e gridai per lo spavento.

'Scemoo, non gridare, è tardi' disse Benji tappandomi subito la bocca.
'Che cosa ci fai qui?!' bisbigliai irritato,
'Sono qui per parlarti'  si spiegò,
'Okay, ma non puoi presentarti così..avrei potuto ucciderti!' dissi scherzando,
'Con delle chiavi?', chiese indicando il mazzo di chiavi che avevo in mano.  Mi sorrise e si avvicinò. Tornai subito serio, ero ancora arrabbiato con lui per prima.
'Di cosa devi parlarmi?' chiesi tenendo lo sguardo basso, 'Ah giusto ehm..' iniziò a dire,
Alzai gli occhi e ci guardammo in silenzio per qualche minuto.  'Mi dispiace di averti ignorato', fece un grande sospiro. Nonostante fosse buio potevo vedere i suoi occhi diventare lucidi.  'Avevo appena rotto con la mia ex e volevo stare un po'.. da solo' aggiunse. Mi sentii in colpa, 'Non serve che ti scusi', distolsi lo sguardo.
'Si invece, sono stato uno stronzo..', prese il mio mento in mano, in modo che lo guardassi di nuovo negli occhi. Mi sorrise e ricambiai con un mezzo sorriso.
'Mi perdoni?' chiese con tono supplicante,
'Uhm, No' risposi scherzando.
Benji si avvicinò ancora di più e inizio a farmi il solletico. Scoppiai in risate, iniziai a piegarmi in avanti e indietro, finché non mi accasciai completamente a terra, implorandogli di smettere.
'Ahah..ti prego.. HAHA.. smettila!' cercai di dire, 'Se la smetto mi perdoni?' chiese fermandosi.  'Okaaay' alzai gli occhi al cielo.

Mi coricai insieme a Benji sul prato e iniziai ad osservare il cielo. Iniziai ad aprirmi con lui, gli raccontai di come mi aveva fatto sentire quel giorno in pasticceria, come mi fece realizzare che in realtà mi piacevano più i ragazzi che le ragazze.
'La tua ex, è la ragazza che era con te in pasticceria?' chiesi qualche minuto dopo, si voltò e annuì.
Parlammo per ore e ore del più e del meno, era la prima volta da settimane che non mi sentivo
così leggero, mi trovavo bene insieme a lui. Riusciva a farmi sorridere come nessun'altro mi aveva mai fatto fare. Mi raccontò tutto su di lui,  dei suoi hobby, delle sue figure imbarazzanti e dei suoi amori passati.

'Perché non ci siamo conosciuti prima?' chiese Benji ridendo, sentii una fitta allo stomaco e il cuore accelerare.
'È così che ci si sente?'
pensai voltandomi verso di lui.
Mi sorrise e ricambiai anche io con un grande sorriso, ero felice.
'Dovresti sorridere più spesso' disse accarezzandomi delicatamente la guancia.

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🥺🥺🥺

è così che ci si sente? //benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora