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Dopo che presentai Jorge a mia madre, iniziarono a chiacchierare su ogni cosa, dimenticandosi completamente della mia esistenza. Ero contento che Jorge si fosse trovato bene con mia madre, ma volevo passare un po' di tempo da solo con lui.
'Okay può bastareee' mi lamentai, prendendolo per il braccio, interrompendo qualunque conversazione stessero avendo. Giunti alle scale sentimmo mia madre raggiungerci. 'Jorge, mi piacerebbe se restassi per cena, per presentarti tutta la famiglia' propose mia madre. 'Certo, mi farebbe un sacco piacere' rispose Jorge con un sorriso sforzato e, come mi aspettavo, ripresero a chiacchierare e fui costretto a separarlo da mia madre, a forza.

Mi sedetti sul letto e vidi Jorge fare avanti e dietro per stanza.
'Tutto ok?'
'È se tutto andasse storto? È se non piacessi ai tuoi parenti?' chiese tutto ad un fiato. Ridacchiai, 'A me piaci molto', mi morsi il labbro. 'Non importa se piaccio a te..' sbuffò.
'Ouch' ansimai drammaticamente, 'Sai cosa intendo dire' disse alzando gli occhi al cielo. 'Jorge sei letteralmente perfetto, sono sicuro che piacerai a tutti, se no dovranno vedersela con me'
Sorrise e posò delicatamente le sue labbra sulle mie.
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'Jorge stai benissimo' sbuffai annoiato, era la terza volta che si era cambiato e non ne potevo più. 'Sicuro?' chiese passando una mano fra i suoi ricci. Annuii per credo la centesima volta. Jorge cominciò di nuovo a cambiarsi, quando sentimmo mia madre chiamarci dal salotto. 'È ora' dissi alzandomi dal letto, 'No,no,no' disse scuotendo la testa. 

Scendemmo le scale e vidimo i miei zii entrare.
'Benjii, come sei cresciutoo' disse mia zia correndomi in contro, riempiendo di baci la mia guancia. Sorrise quando notò Jorge, che mi strinse forte la mano. 'Zia, lui è il mio fidanzato, Jorge', dissi indicando il ragazzo che cercava di nascondersi dietro di me. 'È un piacere' disse mia zia abbracciandolo calorosamente e potetti dire che lo mise un po' a disagio, ma ricambio comunque l'abbraccio.
'Benji non fa altro che parlare di te' aggiunse, 'Ah davvero?' mi sorrise Jorge.
'Parla sempre di quanto sei gentile e divertente' apparve mio zio dalla cucina. Sentii le mie guance prendere fuoco e lo sguardo di Jorge addosso. 'E questo è mio zio' sospirai imbarazzato.
Beh, era vero che parlavo sempre di Jorge, forse talmente tanto da poter scocciare, ma come non potevi farlo? È semplicemente perfetto.

Ci sedemmo tutti insieme a tavola e iniziammo a cenare.
Mi accorsi che Jorge non era più nervoso, anzi aveva iniziato a prendere confidenza. Rispondeva senza problemi alle domande dei miei zii e ne faceva anche lui a sua volta. Jorge è sempre stato il tipo da poche parole quindi ero sorpreso ma allo stesso tempo felice.

'Benji, come va con il calcio?' chiese mio zio, cambiando argomento.
'Molto bene, la squadra è fra le migliori quest'anno' dissi fiero, appena finii di masticare.
'Benji perchè non dici a tutti la grande notizia' si aggiunse mio padre, 'Non so..' esitai.
Non ero ancora riuscito a parlare con Jorge riguardo il college e di certo non mi sembrava una buona idea farlo a tavola, davanti a tutti.
'Che notizia?' domandò Jorge, ignaro di ogni cosa. 'Davvero non è nie-'
'Questo Venerdì, un allenatore verrà a guardare la partita' mi interruppe mio padre e gli lanciai uno sguardo.
'È fantastico, perché non mi hai detto niente?' chiese Jorge abbassando la voce,
'Perché non è niente di che' dissi facendo un cenno a mio padre per farlo smettere, ma decise invece, di ignorarmi. 'Niente di che? Questo allenatore è in arrivo direttamente dall'America solo per Benji!' disse e guardai Jorge spalancare la bocca scioccato, 'Dall'America!? Intendi, gli Stati Uniti?'
'Benji è fantastico!' disse mia zia applaudendo. Mi voltai di nuovo verso Jorge, che mi stava già guardando ma con uno sguardo illeggibile nei suoi occhi.
'Perché non mi hai detto nulla?' sussurrò e la mia famiglia tacque, notando la tensione fra me e jorge.
'Possiamo parlarne dopo?' risposi, mordendomi il labbro.
Non è che non volevo dirglielo, era solo una conversazione difficile e non mi sembrava il caso di farla dopo tutta la faccenda di 'Mattia'.

è così che ci si sente? //benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora