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Benji pov:

'Jey, è solo qualche graffio!' dissi cercando di fuggire dal bagno. 'Zitto e siediti' disse lui, facendomi sedere di nuovo sulla tavoletta. Subito dopo, aprì l'armadietto e tirò fuori del disinfettante insieme a del cotone. Bagnò il cotone con del liquido e con precisione, iniziò a pulire le ferite sul mio viso, provocate dalla rissa. 'Ah' ansimai per il bruciore, 'Scusami, scusami, scusa' disse preoccupato, 'Tranquillo deve bruciare' dissi calmandolo.

Jorge continuò a pulire le mie ferite e sfruttai il momento per osservare ogni particolare del suo viso. Le sue guance magre, il modo in cui arricciava il naso quando si concentrava, i suoi piccoli nei, sparsi ovunque sul suo collo e il leggero rossore che si formava ogni volta che coglieva il mio sguardo, ed era semplicemente adorabile.
'Non dovevi' disse voltandosi per aggiungere del prodotto, 'Stai scherzando spero',
'Avevo tutto sotto controllo!' disse tamponando il cotone sull'apertura del mio labbro, 'Certo' ridacchiai e si fermò, 'Benji, non voglio vederti così' disse puntando il mio viso, 'Sopratutto se è per colpa mia', mormorò a bassa voce e per poco non lo sentii. 'Ei, non è colpa tua, tutto questo non è colpa tua. Ok?' dissi accarezzando la sua guancia il pollice. Era incredibile come riusciva a pensare che fosse stata colpa sua.
Annuì e posò la testa contro il mio petto. Lasciai un piccolo bacio sui suoi capelli e sorrisi al il profumo del mio shampoo.
'È tutto finito'

Quando Jorge finii di mendicarmi, mi alzai e diedi un'occhiata veloce allo specchio, 'Quindi, quanto le devo dottor Garay?' dissi passando una mano fra i capelli. 'Zittoo' roteò gli occhi e mi diede una pacca sul braccio. 'Ti amo' dissi stampando un bacio veloce sulla sua guancia. 'Ho fame' si lamentò dopo, mentre buttò il cotone usato. 'Ci pensi tuuu' dissi correndo fuori dal bagno prima che ricominciasse a lamentarsi, come faceva sempre quando aveva fame.

Jorge pov:

Mi piegai per prendere il necessario per cucinare quando sentii qualcuno scendere le scale. 'Hey hey Jeyjey' mi salutò il fratello di Benji appena si sedette, guadagnandosi uno sguardo dal fratello maggiore.
Rowey era l'unico che ero riuscito a conoscere della famiglia e mi piacque da subito. 'Che fai?' chiese stranito, osservando gli utensili posizionati sul tavolo. 'Cucino' dissi, ancora incerto, per poi aprire un libro di ricette, 'Okay, Benji cosa ordiniamo?' disse allungando il braccio per afferrare il telefono. 'Posa' dissi minacciandolo con il mestolo. Alzò le mani al cielo e si risedette al suo posto, 'Spero che tu sappia quello che tu stai facendo perchè non voglio morire giovane, giusto Benji?' domandò ad alta voce, ma non ricevette nessuna risposta. 'Sono sicuro che la pensa come me' disse fiero di sè.
'Cristo Rowey sei inosopportabile' ridacchiai, 'Non hai di meglio da fare? Non so tipo cercarti una ragazza?' dissi tirando fuori altre ciotole. 'Approsito di quello..' sussurrò il ragazzo seduto accanto. Spalancai la bocca e lo guardai con espressione scioccata, 'Mister rompiscatole si è finalmente trovato una ragazza? Wow' dissi con tono sarcastico. 'No, non è la mia ragazza o almeno non so neanche se mi piace' disse frustrato, massaggiandosi le tempie nel mentre, 'Consigli?'

Sorrisi fra me e me. Ero contento di poter aiutare qualcuno in fatto di relazioni anche se mi sembrava strano che dovessi farlo io.
Io, che avevo sempre trovato l'amore così stupido, inutile. Io, che non mi sarei mai aspettato di innamorarmi o di certo avere una relazione con qualcuno. 'Come ti fa sentire?' chiese Rowey, facendo un cenno con la testa verso Benji. 'Come ci si sente quando si è innamorati?' domandò con occhi curiosi.

Benji che ascoltò tutto, si voltò. Mi sorrise ed è come se ad un tratto il cuore cominciò a scaldarsi per poi infine sciogliersi, un po' come il burro che tenevo fra le mani. 'Bhe..' pensai per qualche secondo, 'Senti che solo con questa persona puoi essere te stesso e che senza di lei, ti sembra tutto diverso. Quando ti tocca o anche solo ti guarda, è come se sentissi scintille sulla tua pelle. Senti che potresti fare di tutto pur di stare con lei, perchè senza, è come se non riuscissi a vivere, a respirare'. Arrossii quando sentii delle braccia cingermi calorosamente da dietro. 'Ti fanno sentire strano nello stomaco e lo odierai, ma lo amerai allo stesso modo. L'amore è complicato da spiegare..'

'Wow' disse Rowey e per poco non mi dimenticai della sua presenza, 'Okay piccioncini, vi lascio..alle vostre cose' disse indicandoci con disgusto, per poi salire e chiudersi in camera. Abbassai lo sguardo e notai ancora tutte le cianfrusaglie sul tavolo, 'Mi sono fatto distrarre e non ho fatto niente' sbuffai rileggendo la ricetta per l'ennesima volta. 'Jorge, ci pensa mia madre quando arriva' disse Benji chiudendo il libro.

Non avevo ancora avuto modo di conoscere la madre di Benji, quindi volevo cucinare qualcosa per fare buona impressione, ma a quanto pare fu un impresa impossibile.

'No, c'è la posso fare, devo solo capire la ricetta, sono solo dei pancakes' dissi riaprendo il libro, 'Ma speravo di fare qualcos'altro adesso..' si lamentò Benji. Sentii le sue labbra sfiorarmi il collo, su quella zona sensibile al di sotto dell'orecchio, facendomi salire un brivido lungo per la schiena.
'Benji, fermati' dissi facendo dei respiri, 'Fermare cosa?' chiese con tono innocente, accarezzando dolcemente i miei fianchi. 'Sto cercando.. d-mh capirci qualcosa' dissi con voce supplicante.

Benji pov:

'Okay, ti mostro' dissi prendendo il suo braccio, 'Allora, prendi il mestolo e mescoli finché non si forma un impasto' sussurrai nel suo orecchio, muovendo il polso, che teneva in mano il mescolo. 'Poi prendiamo l'impasto e ne versiamo un po' nella padella e aspettiamo che cuoci' sussurai ancora e mi sporsi in avanti, strusciandomi accidentalmente contro Jorge, che sembrò impanicarsi.
'B-benji' bisbigliò, e lo feci girare verso di me, 'Piccolo perché sei agitato?' chiesi, nonostante sapessi già il motivo. 'Rowey' disse distogliendo lo sguardo.
Mi guardai intorno, 'Non vedo nessun Rowey qui' dissi suscitando a entrambi una piccola risata. Dopodiché mi avvicinai e posai di nuovo le labbra sopra il suo collo, marcandolo.
'Che dici se mettiamo il cibo in frigo?' proposi dopo che sentii un piccolo gemito scappare dalle sue labbra, annuì scuotendo la testa.

Erano passati mesi dall'ultima volta, mi era mancato, 'averlo' tutto per me.
Esclamai trionfante e sistemai i pancakes in frigo.

'Salta' dissi e fece un piccolo salto, cingendo le gambe intorno alla mia vita. Unii le nostre labbra in un bacio lento e desiderioso e ci lasciammo cadere sul divano, ridendo come due bambini.  Jorge afferrò il bordo della sua felpa, ma lo fermai prima che se la sfilasse. 'Tienila, voglio che la tieni' sussurrai e si morse il labbro. Slacciai la sua cintura e sfilai i suoi pantaloni lanciandoli successivamente per la stanza. Scivolai verso il basso, lasciando baci qua e là ed iniziai pian piano a sfilare i suoi boxer quando sentii la porta dell'entrata aprirsi di scatto. Alzai la testa e sbuffai,

'Ciao Mamma'

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🤧✌️

è così che ci si sente? //benjeyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora