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Dopo la "chiacchierata" con Jungkook, la mia paura per il giorno in cui ci sarà la luna piena, è aumentata.

I giorni passano, e lei è sempre più vicina.

Jungkook si sta allenando duramente, qualche volta anche con me, anche se il mio allenamento è diverso.

Con me non usa gli stessi metodi, la stessa forza, gli stessi esercizi.
Mi rende tutto molto più facile, e questo non mi piace.

Voglio impegnarmi al massimo, ma lui non me lo permette.

Jungkook mi sta "preparando psicologicamente" a quello che dovrò affrontare tra qualche sera.

Ha detto di concentrarmi su qualcosa che mi faccia stare bene, qualcosa che mi rilassa e mi da serenità.

Ma non riesco a trovare niente del genere.

Quando gli ho chiesto a cosa pensasse lui, non mi ha risposto. La sua espressione si è fatta più cupa, e ho preferito lasciar stare.

Non volevo che si sentisse costretto a dirmelo o che fosse a disagio.

Quindi ora sono nella mia camera, da solo, steso a pancia in su sul letto, che fisso il soffitto.

Ho troppi pensieri per la mente.
In questo momento vorrei solo avere un po' di svago.

Jungkook è uscito a comprare i croccantini per Yeontan.

Gli avevo detto che non ce n'era bisogno, sarei potuto andare io a comprarli, ma no.

Mi ha praticamente proibito di uscire di casa, se non per andare a scuola, accompagnato ovviamente da lui.

Gli ho detto che non sono un bambino di tre anni che ha bisogno della mamma per fare tutto, ma lui ha detto "tu sei un bimbo di tre anni, ed io sono il tuo papà".

Sono rimasto a bocca aperta, letteralmente.
E lui se n'è andato come se niente fosse.
A distrarmi dai miei pensieri è il rumore della porta che si apre.

‹‹Sono tornato!›› lo sento gridare dal piano di sotto.

Mi alzo dal letto e vado in cucina.
Jungkook sta dando i croccantini a Yeontan, che è felice e scodinzola.

‹‹Il mio bambino si è svegliato.›› dice, non appena mi vede.
Indossa un giubbotto pesante, jeans e Timberland...

‹‹Non stavo dormendo.›› sbuffo e metto il broncio.

Lui si alza e cammina verso di me, fermandosi a poca distanza.
Siamo uno di fronte all'altro e ci guardiamo negli occhi.

‹‹Sono congelato, fuori faceva freddo.›› dice lui, ed io lo guardo un po' confuso.

‹‹Okay...?››

‹‹Sciogli il tuo papi ghiacciato!›› alza le braccia e si avvicina ancora di più, abbracciandomi.

‹‹SEI FREDDO VAI VIA!!!›› cerco di spingerlo via, ma lui si è attaccato come un koala.

Poi mi prende in braccio e mi porta sul divano, mentre io sono ancora più confuso e mi dimeno cercando di liberarmi dalla sua presa.

‹‹Che fai?!››

‹‹Niente, volevo solo infastidirti.›› mi sorride innocentemente.

‹‹Tu hai qualche problema!››

‹‹E tu molti più di me.›› faccio di nuovo il broncio, fingendomi offeso.

‹‹Come hai detto prima? Papi?›› chiedo con un sorrisetto sul volto, voglio provocarlo.

‹‹Mmh sì...›› l'ho messo a disagio, perfetto.

‹‹Va bene, papi...›› faccio un sorriso strano, che spaventerebbe anche me, e poi salgo in camera mia, come se nulla fosse.

Poco dopo lo sento salire le scale, per poi vedere sbucare la sua testa di cocco dalla porta.

‹‹Ti va di giocare ad Overwatch?››

‹‹Sì, sì, sì! Adoro quel gioco!›› salto di gioia e lui, guardandomi, sorride.

‹‹Vieni allora.›› lo seguo in salone e mentre lui prepara tutto per giocare, io mi accomodo sul divano, di fronte alla televisione.

‹‹Okay...pronto?›› annuisco e lui mi lancia uno sguardo di sfida.

‹‹Facciamo più round, chi perde il maggior numero di volte offre la pizza all'altro, ci stai?››

‹‹Okay.›› e diamo inizio ad una serie di partite che ci rubano due ore...

Sì, esatto, siamo stati due ore incollati alla tv come due bambini, giocando ad Overwatch.

Siamo entrambi molto competitivi, e io di sicuro non volevo perdere questa sfida.
Cioè...posso avere pizza gratis...

‹‹HO VINTO IO!!! HO VINTO!!!›› mi alzo in piedi subito dopo aver finito l'ultima partita.

Salto e faccio il mio balletto della vittoria.

‹‹Posso chiedere la rivincita?›› chiede Jungkook, ma io voglio essere crudele e gliela nego.

‹‹Non se ne parla. Gusterò il mio premio stasera! Mi offri la pizza!››

Continuo a prenderlo in giro e infastidirlo per aver perso 17 a 20.

‹‹Va bene, va bene, però finiscila adesso!›› si alza anche lui e prende il telefono.

Ordina due pizze che dovrebbero arrivare tra mezz'ora.

Sono già le 20:15...

Non pensavo fosse passato così tanto tempo.

Nel frattempo che arrivino le pizze iniziamo ad apparecchiare la tavola.
Poi suona il campanello e Jungkook va ad aprire.

Mangiamo con calma, ridendo e scherzando.

‹‹A pensarci bene...é buono il sapore della sconfitta.›› dice, mordendo un trancio di pizza.

‹‹Fidati, è molto meglio quello della vincita.›› sorrido, provocandolo e lui mette il broncio.

Scoppiamo di nuovo a ridere, l'unica cosa che abbiamo fatto questa sera.

Mi dimentico di tutti i miei problemi, delle mie paure...

Quando sto con Jungkook succede questo.

Infatti, non ho più pensato alla luna piena per tutta la serata, e mi sono lasciato andare.

Anche quando siamo andati a dormire non mi ha dato tregua.

Siamo rimasti sul letto a guardare la tv e a farci dispetti.

Senza neanche accorgermene mi sono addormentato sopra la sua spalla.
Abbiamo dormito un po' scomodi, ma...non importa.

My Moon~TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora