Percorsi la navata centrale della mia nuova scuola guardandomi attorno. Era ben diversa dalla mia vecchia scuola, sopratutto per il fatto che fosse una scuola privata. Ero così felice di aver cambiato scuola, quella vecchia era un inferno vero e proprio.
Per prima cosa dovevo andare in segreteria, per farmi dare l'orario e il numero del mio armadietto; il problema era trovare la segreteria. Fermai il primo ragazzo che mi capitò a tiro per chiedergli dove si trova quest'ultima, e gentilmente mi ci accompagnò. Lo ringraziai, per poi bussare alla porta. Entrai subito dopo aver ricevuto il permesso e mi avvicinai al bancone, dietro al quale si trovò una ragazza minuta con gli occhiali, che stava armeggiando con il computer.«Devi essere il ragazzo nuovo» disse senza staccare gli occhi dallo schermo del computer. Io annuii sistemando lo zaino.
«Ecco qui il tuo orario e il numero dell'armadietto» mi disse passandomi due fogli appena stampati. Li afferrai e mi inchinai un paio di volte per ringraziarla.
«La tua classe è al secondo piano, durante la pausa vieni qui, ci sarà qualcuno che ti farà fare il giro della scuola» continuò balbettando qualche parola, le guance si colorarono di un rosso tenue, mettendosi nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio, un classico. La ringraziai nuovamente e velocemente uscii dalla stanzetta, avviandomi verso le scale. Non appena misi piede sull'ultimo scalino una voce ruppe il silenzio tombale del corridoio. Mi guardai attorno per cercare di capire da dove provenisse quella voce, ma attorno a me tutto era libero.
«Dai Jeonginie, non voglio litigare» scossi la testa incamminandomi verso la mia classe. Di certo era qualcosa che non mi interessava, e avrei volentieri evitato di passare da lì, ma dovevo, la mia classe era in quel corridoio. Camminai a testa bassa e con il passo più leggero che potessi fare, il tutto per non farmi notare da quei due ragazzi, che, notai con la coda dell'occhio, erano appoggiati ad alcuni armadietti. La voce che sentii qualche minuto prima sicuramente proveniva da uno di loro.
«Smettila Chan» sentii sbuffare. Mi strinsi nelle spalle ed accelerai appena il passo, sollevando di tanto in tanto la testa per guardare il numero della classe, inciso su una targhetta, attaccato sulla porta. Quando vidi il numero 20 quasi sospirai sollevato. Sollevai la mano e bussai alla porta, aspettando il permesso per entrare. Quando l'ottenni, abbassai la maniglia ed entrai, chiudendomi poi la porta alle spalle.
«Ah, finalmente sei arrivato» disse la professoressa, di non so quale materia, sorridendomi. Io le sorrisi di rimando e mi avvicinai a lei, per poi girarmi verso i miei nuovi compagni.
«Ragazzi vi prego di fare il benvenuto al vostro nuovo compagno» disse attirando l'attenzione su di lei. Io sorrisi appena, guardandomi attorno. Avevo tutti gli occhi puntati addosso, ma cercai di ignorarlo e di non sentirmi a disagio. Presi un respiro profondo e mi inchinai.
«Sono Hwang Hyunjin, ho 17 anni, e spero che potremo andare d'accordo» dissi mantenendo il mio sorriso. Gli occhi si muovevano per tutta la stanza, osservando uno ad uno i miei compagni, che anche loro mi guardavano incuriositi, sentii anche qualche commento di apprezzamento nei miei confronti.
«Puoi andare a sederti accanto a Yongbok» disse indicando un ragazzo dai capelli rossi accesso. Annuii e andai a sedermi accanto a quel Yongbok. Lascia cadere lo zaino per terra e mi sedetti al banco, per poi incrociarci le braccia sopra. Sperai con tutto me stesso che quel ragazzo mi lasciasse in pace e non mi parlasse, ma tutte le mie preghiere furono vane.
«Ciao» mi sussurrò avvicinandosi appena. Strinsi le mani in due pugni e mi girai a guardalo. Non gli risposi, ma gli mostrai un sorriso, lontano dall'essere un sorriso gentile, e poi girai nuovamente la testa in avanti. Non avevo intenzione di parlare e tanto meno di fare amicizia in quel momento, per il semplice fatto che non mi andava e perché non ero davvero il tipo. Mi è sempre piaciuto stare da solo; certo, ovviamente qualche conoscente lo avevo, e ci uscivo anche insieme, ma veri e propri amici non ne avevo. Sono sempre stato un tipo che se ne sta sulle sue e che si fa sempre gli affari suoi e forse, agli occhi degli altri, potevo apparire arrogante, ma sinceramente non mi importava più di tanto. Ho sempre pensato che la gente parla tanto per dare fiato alla bocca, ed è per questo che non ho mai dato retta alle cose che dicevano.
Per fortuna per tutto il resto della lezione, e delle successive due, quel tipo non mi ha rivolto la parola, e non ne potevo essere più felice. Non appena suonò la campanella della pausa pranzo, mi alzai dalla sedia e mi stiracchiai.
«Scusami» una piccola voce mi arrivò alle orecchie, facendomi voltare a sinistra. Di fianco a me c'erano tre ragazze che mi fissavano con uno strano sorriso, inquietante.
«Qualche problema?» chiesi sedendomi sul mio banco. Incrociai le braccia al petto e aspettai che una di loro parlasse.
«No, assolutamente no. Volevamo chiederti se volevi pranzare con noi» disse una ragazzina con capelli biondi. Mi guardò con occhi speranzosi di una risposati positiva, così come le sue amichette, ma purtroppo, per loro, rifiutai.
«Mi dispiace ragazze, sarà per la prossima» dissi alzandomi dal banco e uscendo dalla stanza.
«Che peccato, è così carino» sentii dire da una di loro. Classico. Era buffo come la gente si avvicinasse a me solo perché ero "carino", nessuno che apprezzasse mai quello che avevo dentro, il vero me. Non che lo lasciassi vedere, ma comunque era sempre la stessa storia.
Scossi la testa e mi incamminai nel cortile della scuola, cercando un posto isolato dove sedermi e non essere disturbato. Non appena trovai un albero appartato, andai a sedermi ai piedi di esso. Poggiai la schiena contro il tronco e misi le cuffiette, facendo partire un canzone a caso.
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Lo so che questa nuova storia è un po' random, ma volevi provare a scrivere qualcosa su questa favolosa, e poco apprezzare, ship 😠
Ho intenzione, non me ne vogliate, di fare Hyunjin un po' cattivo e la sua "vittima" sarà Felix, un po' per un motivo, un po' per altro.
Spero con tutto il cuore che vi piaccia 😤
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e-boy || changjin
FanfictionDalle medie al liceo Hyunjin è cambiato, diventando quasi irriconoscibile agli occhi dei suoi conoscenti, soprattutto agli occhi di Changbin, che ci metterà un po' a capire di chi si tratti. || boy x boy || mostly changjin || accenni ad altre ship |...