Quando sentirono la porta di casa sbattere, un silenzio tombale calò nella stanza. Nessuno osava parlare e l'aria era piena di tensione. Bangchan sospirò, gettando all'indietro la testa. Jeongin posò una mano su quella del suo ragazzo, stringendola.
"Perché Changbin se ne è andato?" chiese confuso Felix, dopo alcuni secondi. Tutti si voltarono verso di lui, in effetti lui era l'unico a non conoscere la storia, probabilmente per il fatto che Changbin fosse quasi uno dei protagonisti di quella. Ma comunque sia, forse era arrivato il momento di raccontare tutto anche a lui."Qualcuno mi vuole spiegare" continuò il ragazzo dai capelli rossi alzandosi in piedi. Era nervoso e il suo piede non smetteva di muoversi.
"D'accordo, Lix siediti per favore" disse Bangchan avvicinandosi lentante al ragazzo dai capelli rossi e mettendogli una mano sul braccio. La testa di Felix si inclinò verso il basso e il ragazzo andò a sedersi nuovamente sul divano. Non capiva, non capiva perché al nome di quello che considerava il suo acerrimo nemico, il suo ragazzo avesse reagito in quel modo. Nella sua testa c'erano tanti pensieri, confusi, e ancora non capiva. Ci aveva messo molto tempo a capire Changbin. All'inizio il più grande era stato molto schivo, ed era sempre rimasto sulle sue. Changbin non dava mai a vedere i suoi sentimenti, era raro che esprimesse esplicitamente le sue emozioni, Felix non l'aveva mai capito il perché. Ma aveva iniziato ad innamorarsi di lui nonostante Changbin non lo vedesse più di un'amico. Il più grande era gentile e premuroso con Felix, ed era sempre sincero, almeno credeva lo fosse. Non aveva mai dubitato di Changbin, si era sempre fidato di lui, e il più grande non si era mai smentito. C'era una parte di Changbin che Felix non conosceva, ne era consapevole, e non aveva mai fatto pressioni sul più grande. Avrebbe aspettato il momento giusto, il momento in qui Changbin sarebbe stato pronto per parlargliene.
Alla fine, anche Changbin finì per innamorarsi di Felix, o almeno così credeva. L'amore per il più grande era sempre stato un enigma, non lo capiva. Ne era anche spaventato, da quello che aveva sentito, amare portava al dolore, e Changbin era sicuro che aveva provato quel dolore. Il suo cuore era in frantumi dopo quello che successe, e si era ripromesso di non provare mai più quelle emozioni che provò per la prima volta con lui.
"Ti spiegherò tutto Lix, ma devi lasciarmi parlare, va bene?" parlò Chan con un tono di voce basso a calmo, in modo tale da non far agitare ancora di più Felix. Al più grande non serviva un accenno di consenso fa parte degli altri, perché sapeva che erano d'accordo con lui nel dire la verità a Felix. Il rosso annuì e quello fu il segnale che Chan stava aspettando, prima di iniziare a spiegare.
Era un venerdì pomeriggio di una giornata primaverile, un Hyunjin di 13 anni e un Jeongin di 12, erano al parco a godersi quella giornata soleggiata. I due ragazzi erano seduti su una panchina e stavano ridendo per qualcosa di stupido che uno di loro aveva detto. Le loro spalle tremavano e le guance facevano male per le troppe risate, si stavano davvero divertendo. Entrambi erano molto contenti di aver dovuto il permesso dai propri genitori di fare una breve passeggiata fino al parco, il quale non era molto lontano dalle loro abitazioni. Hyunjin e Jeongin si conoscevano da molto tempo, da quando avevamo rispettivamente 6 e 5 anni, e da quel giorno non si erano mai separati. Passarono tutte le loro giornate insieme, verrebbe da dire che si separavano solo per dormire, ma non era così. 4 giorni su 7 dormivano insieme, a settimane alterne.
Un paio di anni dopo, arrivarono Changbin e Seungmin, con i quali legarono subito (Hyunjin aveva 8 anni, come Seungmin, e Jeongin 7, mentre Changbin ne aveva 9). Changbin era quello più ribelle tra i quattro, ma andava bene così, era divertente e spensierato e si prendeva cura degli altri tre, essendo più piccoli di lui. A Hyunjin questo suo lato piaceva, davvero tanto. Da lì a poco Changbin e Hyunjin diventarono inseparabili, dove andava uno andava anche l'altro, se a uno non piaceva una cosa, allora non piaceva neanche all'altro. I loro amici li prendevano in giro per quel loro strano comportamento, ma ai due non importava, a loro stava bene così. Comunque sia, questa vicinanza tra Hyunjin e Changbin non ruppe quel legame speciale tra il primo e Jeongin. Continuavano a volersi un bene immenso e lo si poteva capire benissimo. Jeongin era felice che Hyunjin avesse trovato uno come Changbin, anche se erano molto piccoli.
"Credo che mi piacciano i maschi" confessò un giorno Hyunjin a Jeongin. Avevano uno 11 e l'altro 10 anni. Hyunjin era sempre stato sincero con Jeongin. Gli aveva sempre raccontato tutto, per questo rivelare quel segreto era stato semplice per lui.
"Non importa hyung, ti voglio bene lo stesso" rispose il più piccolo, sfoggiando un grande sorriso, i suoi denti abbracciati da un apparecchio fisso. Hyunjin sorrise a sua volta e abbracciò Jeongin.
"Spero che ti piaccia Changbin-hyung" mormorò poi il più piccolo, facendo arrossire e ridacchiare il più grande. Non rispose mai a Jeongin, ma la risposta era evidente.
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e-boy || changjin
FanfictionDalle medie al liceo Hyunjin è cambiato, diventando quasi irriconoscibile agli occhi dei suoi conoscenti, soprattutto agli occhi di Changbin, che ci metterà un po' a capire di chi si tratti. || boy x boy || mostly changjin || accenni ad altre ship |...