Capitolo quattro

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-Kirishima's pov-

Non dormivo da una settimana. Me ne stavo lì, seduto sul letto, braccia conserte a guardare il soffitto. Il verdino non veniva a farmi visita da sette giorni. Ma cosa mi aspettavo? Sicuro si sarà stufato di un bamboccione come me, e avrà lasciato il lavoro per non avermi più tra le palle. E poi, perché mi importa così tanto di lui? A me non piacciono i ragazzi, giusto?

"Eijiro, puoi tornare nella tua stanza."

Sbuffai "evviva.."

Mi alzai, mi lasciai mettere le manette e con la testa china mi trascinai sui piedi fino alla mia meravigliosa suite.

"Fatti una doccia, a pranzo ti aspetta una sorpresa."

Immagino..sicuramente sarà la pasta al sugo.

Presi lo stretto necessario e mi buttai sotto la doccia. L'acqua calda scivolava così bene sul mio corpo. Mi rilassai qualche secondo, poi rimisi la divisa e andai in mensa, affiancato delle mie amiche guardie.

"Ehi, Eijiro. Ti va di giocare ad uno? Vorrei la rivincita."

Sgranai leggermente gli occhi "Midoriya?"

"Si, sono proprio io."

Mi liberai dalla presa della guardia e mi gettai tra le braccia del più piccolo. Socchiuse la bocca sorpreso.

"Hey! Distanza di sicurezza." Enji, una guardia mi strattonò indietro.

"Ti sono mancato?"

"Tantissimo. Perché non sei venuto questa settimana?"

"Mio padre ha detto che quando sei in isolamento non serve che io venga per le sedute."

"Pensavo ti fossi stufato di me.." storsi il naso.

"In effetti.."

Gli diedi un colpetto sulla spalla "ehi! Così mi fai piangere."

Rise. Cavolo, era davvero bello.
Scossi la testa, accorgendomi poi che il verde si era già seduto al nostro tavolo e mi stava aspettando. Lo affiancai senza aspettare un secondo di più.

"Cos'hai fatto in questa settimana?"

"Mah, nulla. Sono stato a casa a fissare il soffitto, aspettando con ansia di tornare qui."

Sorrisi, pensando che abbiamo inconsciamente fatto la stessa cosa.

"Mi hai pensato?"

"Tutti i giorni." ammiccò.

Sentivo le guance andarmi a fuoco.

Merda, com'era possibile che stavo arrossendo? Io non mi imbarazzo mai.

"Uno!" disse con tono fiero.

"Non vale, mi hai distratto."

"Te l'ho detto Kirishima. Mi sto riprendendo la mia rivincita." si bagnò leggermente le labbra con la punta della lingua. Deglutii.

"Ci stai provando con me, Midoriya?" alzai un sopracciglio.

"Non ci proverei con te neanche se mi puntassero una pistola in testa." i nostri volti erano vicini. Il suo respiro caldo si infrangeva sul mio viso.

"Mh, vedremo."

L'infermiere suonò la campanellina che segnava la fine del pranzo. Ci alzammo. Tutti gli altri andarono nella sala comune. Io seguii Izuku fino al suo ufficio.

"Izuku, dovrei parlarti un attimo."

"Certo direttrice. Kirishima, aspettami in ufficio." e andò via seguendo Crudelia de Stronz.

Take Me Home - kiridekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora