Capitolo cinque

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Erano passati due mesi da che ero diventato lo psicologo di Kirishima. Ogni giorno scoprivo cose nuove su di lui, e giorno dopo giorno mi rendevo conto di che persona stupenda fosse.
Shoto ogni sera, da quando ci siamo lasciati, prova sempre a chiamarmi, era mio compito ignorare le chiamate. Non volevo più avere niente a che fare con lui. Cinque anni di relazione buttati nel cesso in soli 6 minuti di chiamata. Inizio a chiedermi se ne fosse valsa la pena portare avanti la nostra relazione per tutto quel tempo.

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"Una volta, durante palestra non volevo mettere la tuta perché faceva caldo. Allora sono uscito dallo spogliatoio in boxer e metà lezione l'ho fatta così. Il prof era gay quindi, non gli dispiaceva più di tanto." io e Kirishima eravamo nel mio ufficio, seduti sul pavimento a parlare del più e del meno.

Scoppiammo entrambi a ridere "tu sei pazzo."

"Secondo me se fossi stato lì ti saresti goduto lo spettacolo, piccolino."

"Ah, questo è poco ma sicuro." finii di ridere, asciugandomi alcune lacrime "perché mi guardi così?"

"Perché mi piace guardare le cose belle.."

Un sorriso nacque spontaneo sul mio volto.

"Mi trovo davvero bene con te, Midoriya. Perché quando siamo insieme, non sento il bisogno di mentire."

"Ricordi quando mi hai detto di non affezionarmi troppo a te?" annuì "l'ho fatto.."

"Ti capisco Izuku, anche io per te provo..un affetto che avevo provato solo una volta nella vita ma..caspita, in teoria io fra 3 mesi sarò già morto.."

"Troveremo una soluzione, promesso."

Sospirò rumorosamente "ti avevo detto di non promettere cose che non puoi mantenere."

"Ma..io vorrei solo che tu fossi felice."

"Sai cosa mi renderebbe felice in questo momento?" aggrottai la fronte "un bacio."

Arrossii lievemente, gattonai fino a lui, avvicinandomi al suo volto. I nostri nasi si sfiorarono. In quel momento la porta si aprì con un tonfo. Mi allontanai immediatamente da lui alzandomi in piedi.

"Ehi! Ti ho detto che non puoi entrare qui senza permesso." era Taishiro, una delle guardie.

"Non mi importa è urgente." la causa di questo caos mi si piazzò davanti.

"T-Todoroki-kun..c-cosa ci fai qui?"

"Mi hai chiuso il telefono in faccia senza darmi il tempo di spiegare."

"Non c'è nulla da spiegare, Shōto. Sappiamo entrambi come sono andate le cose."

"È vero, ci sono andato a letto insieme ma, è stato solo sesso. Io sono innamorato di te Midoriya."

"Ah! Bella battuta." intervenne una terza voce "se davvero fossi stato innamorato di lui, non saresti andanto a letto con la prima squinzia che ti è capitata a tiro."

"E tu saresti..?"

"Ma come? Credevo di essere famoso." mise un broncio fintissimo.

Shoto riprese a guardarmi "è il maniaco che ha ucciso la tua amica?"

"I-in teoria.."

"Te la fai con lui ora?!" alzò la voce.

"N-no, ciò che faccio è il mio lavoro."

"Torna in Italia con me."

"Non posso e non voglio.." abbassai la testa.

Si avvicinò a me, la sua mano calda si poggiò sulla mia guancia, costringendomi ad alzare lo sguardo "va via Todoroki.."

Take Me Home - kiridekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora