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Per coloro che non hanno letto l'appunto precedente ricordo che :
- i personaggi vivi del mondo reale saranno scritti normalmente (es. Hermione Granger)
- i personaggi provenienti dal mondo parallelo saranno scritti in grassetto sottolineato e con # (es. Sirius Black#)
- i personaggi di ritorno dal mondo dei morti in corsivo sottolineato e * (es. Albus Silente*)
Ad ogni modo, riscriverò lo specchietto ad ogni capitolo per non fare pasticci.
Baci&abbracci
J

Revisionato il 16/03/2021

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Pov's Harry
Avere tra le braccia mia madre piangente mi scombussolava e mi trasmetteva una sensazione strana ma, allo stesso tempo, gradita. Avevo sognato per anni di poterla riavere con me o almeno abbracciarla una volta, ma sapevo che era impossibile. Così col tempo mi sono rassegnato a farmi bastare il ricordo di lei attraverso le parole e i ricordi dei suoi amici, ma anche quelli sparirono con la morte di Sirius, Remus e Silente. Così quando ne sentivo la mancanza o in grandi momenti di sconforto, dopo essermi accertato che la casa fosse vuota, mi rintanavo in soffitta con l'album fotografico dei miei genitori e i pochi averi lasciatimi di Sirius e Remus e mi lasciavo andare al dolore. Non sempre il lavoro e i bambini bastavano a togliermi dalle spalle i sensi di colpa che mi attribuivo per la loro morte e la morte di tante altre persone, neanche l'amore di Ginny.
Ginny. Quando la guardavo mi veniva in mente Fred e questo era anche peggio, perché quella era colpa mia. Tutta la guerra era colpa mia, anche se tutti dicevano di no, che io li avevo salvati dalla tirannia di Voldemort.
Sarà, ma ogni tanto dovevo sfogare il dolore e il senso di colpa e cosa c'è di meglio di un pianto liberatorio? Stringere tra le braccia la donna che si è sacrificata per salvarvi la vita. E adesso che ne avevo la possibilità non me la sarei lasciata sfuggire per nessuna ragione al mondo.
Rimanemmo abbracciati un paio di minuti, sospesi nel tempo, ad annusare ognuno il profumo dell'altro e a concretizzare il fatto che era tutto vero. I suoi lunghi capelli rossi profumavano di rosa e dolci, e la sua stretta era tremante ma non per questo meno forte. Mi sentivo racchiuso da una maglia di forza ma molto più piacevole. Il corpo di mia madre era piccolo e minuto tra le mie braccia forti e muscolose, e potevo sentire le ossa delle spalle e le vertebre della schiena. Il petto quassato dal pianto che cercava di trattenere con tutte le sue forze.
Però non era quello il momento di lasciarsi andare, lo sapevamo entrambi. Dovevo accertarmi della loro identità e per fare ciò dovevamo separarci.
Contrariamente da quel che mi aspettavo, il primo a interrompere l'abbraccio fu lei che, dopo essersi ripresa dal pianto con respiri profondi, essersi scostata leggermente da me e avermi lasciato un bacio umido sulla guancia, tornò accanto all'uomo cui era vicino prima, il quale l'abbracciò stretta guardandomi con un piccolo sorriso d'orgoglio e malinconia. L'uomo era molto più alto di lei, le spalle larghe, il corpo abbastanza muscoloso per l'addestramento da Auror e i capelli corvini sempre scompigliati e un po' brizzolati, a testimoniare gli anni passati. Anche se molto più vecchio rispetto alla foto che avevo di lui, sapevo chi era: James Potter, mio padre.

Ricambiai il sorriso con uno un po' incerto poi scrollai il capo per riprendermi. Non era il momento per farsi predere dai sentimenti. Passai lo sguardo da un Silente all'altro pensando a quale domanda potevo fargli. Merlino, che casino!

Moody#: - Ridicolo! Ci sta prendendo in giro e voi gli credete pure! State facendo il loro gioco! - intervenne in modo quasi rabbioso.

Prese la bacchetta e, anche se aveva una gamba di legno a limitare e rallentare i movimenti e una certa età, mi raggiunse incredibilmente velocemente, contando anche il fatto che era piuttosto robusto, e mi puntò la bacchetta contro, pronto a scagliare un incantesimo. Io d'altro canto avevo abbassato la mia, pronto a riceverlo. Tanto non si può scampare ad Alastor, né fargli cambiare idea facilmente. A quanto pare anche nell'altro mondo era il solito scorbutico e dispotico uomo che avevo conosciuto a scuola, anche se sotto le mentite spoglie di Barty Crunch Jr, e durante le poche riunioni dell'ordine alle quali partecipava prima di morire.
Ma qualcuno mi risparmiò dallo scoprire il tipo di maledizione mi avrebbe lanciato il buon vecchio Malocchio.
La ragazza che era giunta con Silente poco prima di tutto questo trambusto, Artemisia mi pare si chiami, mi si parò davanti pronta a difendermi.

HP ~ Nuovo nemico: Tutti allerta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora